Come mi devo comportare con mio figlio?

Iolanda

Salve. Siamo un bella famiglia, abbiamo due figli di 7 e 4 anni. Mamma e papà ci amiamo, fra di noi va bene. Il grande non ha mai avuto gelosia verso il fratellino, anzi, lo ha sempre amato e sono complici. Dormono nella loro stanza insieme e sono sempre stati tranquilli. Da un mese circa, senza motivo apparente, il grande ha iniziato a cambiare. La notte spesso non riesce ad addormentarsi, chiedo il motivo e di cos'ha paura e non sa rispondere. Se io esco, chiede costantemente alla persona con cui è rimasto dove sono e perché sto ritardando. Abbiamo due piani a casa e ha smesso di salire su perché ha paura, se chiedo di cosa non sa rispondere. Se li metto a letto e do la buonanotte e invece di dormire, scendo al piano di sotto a guardare un film, diventa un problema perché non posso, devo andare a letto anche io, insieme a papà. Addirittura è diventato geloso se parlo con gli uomini con cui usciamo, tral'altro papà dei suoi compagnetti e amici di marito. Mio marito è un esempio, non ha mai avuto gelosie e nemmeno io. Non capiamo da dove gli sia venuta questa gelosia e non sappiamo come gestirla perché sta diventando davvero pesante. Ho chiesto più volte perché fa così, cos'è successo ma non mi sa dire nulla. Per lui dovrei stare sempre a casa, non posso fare nulla senza suo padre. I bambini sono cresciuti sempre con me, non avendo tanti aiuti non ho potuto lavorare. Ora che sono grandi e vanno a scuola, ritornerò a lavoro. Ma con lui che fa così, devo capire come gestirlo! Da dove può venire questa paura/gelosia così? Ha paura che quando lavorerò cambia qualcosa? Eppure ho chiesto, ma continua a dire bu. Che possiamo fare? Il piccolo in tutto ciò è molto tranquillo, spesso è lui a tranquillizzare il grande, gli dà la manina se non riesce a dormire, lo guarda e lo rassicura se io sto ritardando. Grazie in anticipo

1 risposta degli esperti per questa domanda

Gentile Iolanda,

all'età del suo bambino, è frequente l'insorgere di nuove paure o ritrovare quelle di quando era più piccolo, poiché la consapevolezza sul mondo, per così dire, e sulle cose della vita, aumenta, ma il suo controllo su di esse no, per cui il bambino potrebbe sentirsi schiacciato da "pericoli" che non può gestire.

Tuttavia, il presentarsi così repentino di questa paura di perderla mi fa venire in mente che suo figlio possa esser stato esposto a notizie, scene, immagini, racconti espliciti e troppo cruenti per lui che abbiano a che fare con la perdita. Per esempio telegiornali che riportino notizie di violenza di uomini sulle donne, video sul cellulare, racconti di coetanei. Non per forza esperienze dirette, ma scene realistiche. Parlare con un professionista, prima come famiglia e poi il bimbo, individualmente, potrebbe aiutare a sciogliere dei nodi e ad elaborare vissuti spiacevoli, ma soprattutto, a ridare a voi tutti serenità.

Le auguro tutto il meglio,

Lucia Basile