Buongiorno, Non ho dato alla luce questo bambino, che oggi ha 8 anni, perchè la sua mamma biologica è mancata alla sua nascita, quindi non l'ha mai conosciuta. Sono tre anni che vivo con lui e suo papà (mio compagno) e siamo felici insieme e il bimbo mi chiama mamma, considerandomi come tale. Siamo una famiglia, e io considero il bimbo come se fosse il mio, lui conosce la sua storia dolorosa, ma mi domando però sempre se il bimbo possa in futuro soffrire per questa figura, che non ha mai conosciuto (per forturna, nella disgrazia) e se l'amore che riceve da parte mia potrà compensare questa perdita. Grazie mille
Gentile Francesca,
e' comprensibile la sua preoccupazione. Il bambino potrebbe confrontarsi, anche inconsapevolmente, col tema della perdita e con fantasie sulla madre biologica, e cio' sarebbe del tutto naturale. I sentimendi di colpa possono svilupparsi in assenza di informazioni congruenti e corrette. La differenza sta nell'atteggiamento che si puo' assumere, mostrando una tollerabilita' ad un ipotetico dolore ma anche curiosita' del bambino, accettandolo nelle sue paure ed accompagnandolo con l'esperienza quotidiana della presenza amorevole che non si nasconde alle difficolta'. Potrebbe essere utile che lei possa verificare piu' profondamente (se cio' non e' avvenuto) i suoi sentimenti rispetto un figlio non biologico, che, deduco dal contenuto, sia figlio del suo compagno e della madre biologica deceduta. E poiche' lei vive con il bambino da tre anni, sarebbe interessante capire come il bambino ha vissuto o elaborato l'assenza della madre naturale dalla sua nascita.
Cordialmente
Roma
La Dott.ssa Paola Poeta offre supporto psicologico anche online
Gentile Francesca,
sarebbe interessante comprendere come questo bambino abbia vissuto da un punto di vista emotivo i primi cinque anni della sua vita e come veda la sua presenza nella sua vita. Ad ogni modo, la perdita della madre biologica rappresenta per il bambino una ferita che può portare con sé delle fatiche e delle domande. È importante dare risposte chiare e sincere ma allo stesso tempo caratterizzate da calore empatia.
Quali sono le sue paure e le sue difficoltà legate a questa situazione? Qual è la responsabilità che sente nei confronti di questo bambino? Capisco che sia faticoso per lei pensare che il bambino possa stare male e soffrire, ma è necessario attraversare il dolore e vivere le emozioni, anche quelle negative, per riuscire a dare significato a ciò che è accaduto.
Intraprendere un suo percorso psicologico potrebbe consentirle di fare chiarezza rispetto alle sue emozioni, permettendole di riuscire a trovare un maggiore equilibrio per riuscire ad affrontare al meglio questa situazione.
Qualora lo desiderasse, resto a disposizione sia in presenza presso lo studio dove ricevo a Milano, che per una consulenza online.
Un caro saluto.
Dott.ssa Jlenia Silvia Cortese
Milano
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