Crisi prima di andare a scuola

Roberta

Buongiorno, sono una mamma preoccupata. La mia seconda bimba di 3 anni e mezzo, carattere un po' particolare, spesso fa capricci, agitata anche di notte delle volte. Da sempre non ama andare a scuola, ha iniziato a 10 mesi col nido, il nido ha fatto due anni sempre a piangere al mattino al momento del distacco. Stava andando meglio quest' anno al primo di materna, verbalizza che non vorrebbe andare anche se poi li sta bene, ma da 2 settimane al mattino va avanti senza fermarsi con urla si dimena tanto che devo portarla urlando e costringendola a scuola. mi chiedo ma è normale un atteggiamento così? Nonostante le spieghiamo in tutti i modi dei benefici, al pomeriggio le stiamo dietro la seguiamo, la notte chiede di dormire nel lettone e la assecondiamo...

5 risposte degli esperti per questa domanda

Buongiorno. Mi dispiace sentire che stai passando un periodo così difficile con la tua bambina. È comprensibile che tu sia preoccupata. È normale per i bambini piccoli attraversare fasi di ansia da separazione e difficoltà nell'adattarsi a nuovi ambienti, specialmente se hanno un temperamento sensibile.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero aiutarti:
1. Routine stabile: Mantenere una routine regolare può dare a tua figlia un senso di sicurezza e prevedibilità.
2. Preparazione al distacco: Prova a rendere il momento del distacco più breve e positivo. Puoi utilizzare un oggetto di conforto che le ricordi casa.
3. Comunicazione aperta: Ascolta le sue preoccupazioni e validale. Fai sapere che capisci i suoi sentimenti.
4. Coinvolgimento scolastico: Parla con le insegnanti per capire come stanno gestendo la situazione e collaborare su strategie efficaci.
5. Supporto professionale: Se le difficoltà persistono, considerare di consultare uno psicologo infantile potrebbe essere utile.

Se hai bisogno di ulteriori consigli o di parlare con qualcuno di queste preoccupazioni, non esitare a cercare supporto. Sei una mamma premurosa e stai facendo del tuo meglio. Coraggio!

Dott.ssa Ambra Bottari

Dott.ssa Ambra Bottari

Milano

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Roberta, capisco perfettamente la tua preoccupazione, e la cosa più importante è che sei una mamma attenta e premurosa. Quello che descrivi non è così raro nei bambini piccoli, soprattutto in quelli con un carattere più sensibile o che faticano a gestire il distacco e i cambiamenti. È ansia da separazione, comune nei bambini piccoli, soprattutto se sono particolarmente legati ai genitori. Anche se ha già frequentato il nido, il passaggio alla scuola materna è un cambiamento significativo. Se la situazione è peggiorata da due settimane, può essere scatenata da qualcosa di specifico (un episodio a scuola, un cambiamento a casa, o semplicemente una fase di maggiore sensibilità). Il fatto che voglia dormire nel lettone indica un bisogno di rassicurazione. Urlare e dimenarsi è il suo modo di esprimere il disagio e cercare di riprendere il controllo su una situazione che la spaventa. È bello che tu la rassicuri permettendole di dormire nel lettone, ma al tempo stesso, prova a trasmetterle l’idea che lei è capace di affrontare la scuola e che tu sarai sempre lì per lei al ritorno. Se il comportamento continua e diventa ingestibile, potresti valutare di parlarne con un pediatra o uno psicologo infantile per capire meglio cosa la turba e come aiutarla nel modo più adatto.

Dott.ssa Antonella Bellanzon

 

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon

Massa-Carrara

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Carissima mamma preoccupata,

le suggerirei di riflettere su come vanno le cose in famiglia, se ci sono problematiche di qualunque genere di cui la piccola può risentire.

Ancora, potrebbe parlare con le altre mamme e le maestre per verificare che alla materna vada tutto bene.

A tre anni e mezzo la sua bimba non è in grado di capire i benefici dell'andare a scuola, soprattutto se qualcosa la disturba così tanto, al punto di crearle agitazione anche di notte.

La gravidanza e il parto come sono andati? Com'è cambiata la vostra routine dopo la nascita? Lei dice "la mia seconda bimba": ha un altro figlio? Di quanti anni?

Proverei a fare qualche colloquio con un professionista per fare luce sulla questione, anche perché, molto probabilmente, la bimba percepisce l'ansia che questi suoi comportamente provocano nei genitori.

Certamente capisco che la situazione sia difficile da gestire, non solo praticamente, ma soprattutto emotivamente, e che lasciare ogni mattina una bambina che piange disperata non è così facile.

Vanno approfondite le motivazioni ed eventualmente può essere necessario modificare qualche elemento familiare disturbante.

Tutto questo dando per scontato che sua figlia abbia fatto delle visite pediatriche per escludere eventuali problematiche organiche.

La saluto caramente e rimango disponibile per qualunque approfondimento.

Dr.ssa Maria Laura Laurenti

Dott.ssa Maria Laura Laurenti

Dott.ssa Maria Laura Laurenti

Padova

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Buongiorno Roberta, la sua domanda mi pare legata alla capacità di separarsi: quando si deve andare a scuola, quando ci si deve abbandonare al sonno,… In questi momenti la sua bimba, insieme a voi genitori, deve imparare a gestire il distacco e costruire una fiducia nel fatto che ci si ritroverà presto. A tre anni e mezzo il suo sviluppo è ancora in pieno divenire, quindi le crisi nel distacco a scuola e la difficoltà a dormire non sono assolutamente eccezionali. Il fatto che merita più attenzione, però, è che ci sia stata una regressione nello sviluppo di questa capacità: come lei ha notato, la sua bimba è “tornata indietro“ rispetto a qualcosa che stava iniziando ad acquisire, manifestando un forte disagio. Oltre a cercare di contenerlo, con le parole e con le azioni, è necessario però capire a cosa sia legato: c’è stato qualche cambiamento, prima di questo periodo, a detta sua o delle insegnanti, che può aver fatto sentire la sua bimba più bisognosa di protezione, di conferme di sicurezza? È necessario contestualizzare queste crisi per capirne il significato, e monitorarle nel tempo: se si dovessero prolungare, alterando in modo importante la sua e vostra qualità della vita, mi attiverei per chiedere una consulenza.

È molto difficile rispondere ad una situazione così delicata. I bambini hanno bisogno di molto contenimento e vicinanza. Proverei sicuramente a provare a capire come si sente sua figlia e cosa è che le manca tanto da urlare. Magari vorrebbe solo stare con lei e la tranquillizzerei su questo.

Però sottolineo di nuovo che sono ipotesi senza fondamento.

Rimango a disposizione se volesse approfondire,

Dott.ssa Casumaro Giada 

Dott.ssa Giada Casumaro

Dott.ssa Giada Casumaro

Modena

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