Deluso da mia moglie

Giovanni

Salve sono Giovanni ho 42 anni sposato da 7 anni mia moglie ha 39 anni abbiamo una bimba di 6 anni e già da 3/4 anni che chiedo a mia moglie il secondo figlio/a sua madre e sua sorella consigliarono a mia moglie di aspettare perché la bimba era piccola aveva 2/3 anni, purtroppo mia moglie sono circa due anni che non sta bene ha sempre dolori in varie zone del corpo infatti è in cura tra palestra correttiva e vari medici, od oggi non non ho resistito e son scoppiato a piangere ed ho capito che mia moglie non vuole il secondo figlio/a sinceramente mi sento molto ferito e deluso da mia moglie per non averlo fatto prima e per questo la testa mi dice di lasciarla ma il cuore no non so che fare.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Giovanni, la situazione è delicata. Converrebbe che affrontiate la situazione insieme con l'aiuto di un professionista. 
sarei disponibile eventualmente.

Buona giornata 

Mio caro, non sia precipitoso. In questioni come la decisione di procreare è anche importante confrontarsi. Bisogna trovare un equilibrio tra desideri  ed aspirazioni dell’ uno ed esigenze e paure dell’ altra.

Fateci aiutare da un specialista, se da soli vi rendete conto di non riuscirci

In bocca al lupo

Ciao Giovanni, capisco quanto possa essere doloroso e confuso affrontare una situazione così delicata. La tua voglia di avere un secondo figlio è un desiderio comprensibile, ma allo stesso tempo riconosco che la salute di tua moglie e i suoi sentimenti sono un aspetto molto importante da considerare. È naturale sentirsi ferito quando i desideri di coppia non si allineano, ma è altrettanto importante cercare di comunicare apertamente con tua moglie, capire le sue difficoltà e i suoi sentimenti, e cercare un modo per affrontare insieme la situazione. A volte il cuore e la mente sembrano andare in direzioni diverse, ma il dialogo e la comprensione reciproca potrebbero aiutarvi a trovare un punto di incontro. Non è facile, ma affrontare tutto questo insieme potrebbe rafforzare ancora di più il vostro legame.

Caro Giovanni,
grazie per aver condiviso una situazione così personale e delicata. È evidente che per te il desiderio di un secondo figlio rappresenti un valore importante, non solo per il futuro della famiglia ma anche per il legame di coppia. Al tempo stesso, comprendo quanto possa essere doloroso sentirti ferito e deluso dal rifiuto di tua moglie di avere un secondo figlio.Vorrei proporti alcune riflessioni e strategie che potrebbero aiutarti:

Dai spazio ai tuoi sentimenti e prova a comprendere i suoi: hai già provato a parlare con tua moglie in un momento di tranquillità, non per convincerla, ma per ascoltarla senza giudizi? Spesso un “no” può nascondere insicurezze, paure o preoccupazioni di cui magari lei stessa fatica a parlare. Anche il suo malessere fisico potrebbe essere una barriera non solo pratica, ma emotiva. Prova ad aprire il dialogo esprimendo come ti senti, senza accusarla, ad esempio: “Mi sento molto triste perché immaginavo di condividere con te un progetto così importante. Vorrei capire meglio cosa provi tu in questo momento”.
Concentrati su ciò che è sotto il tuo controllo: è naturale sentirsi sopraffatti quando il desiderio di qualcosa di così importante sembra irrealizzabile. Tuttavia, il punto di partenza per superare questa difficoltà è identificare cosa puoi fare. Che significato ha per te il secondo figlio? Rappresenta un sogno per il futuro della famiglia, un bisogno personale o qualcosa di diverso? Trovare maggiore chiarezza su questo potrebbe permetterti di comprendere anche se ci sono altre vie per ritrovare equilibrio e realizzazione.

Riporta attenzione al legame di coppia: a volte, quando ci si concentra su un obiettivo che sembra irraggiungibile, si rischia di trascurare ciò che già esiste. Se il tuo cuore ti dice di restare accanto a tua moglie, potrebbe essere utile ritrovare momenti di complicità e dialogo su ciò che ancora vi lega, senza che la questione del secondo figlio diventi una pressione costante. Questo potrebbe aprire spazi di maggiore connessione e comprensione reciproca.

Infine, se senti che il dialogo da soli è troppo complesso, un supporto esterno, come un percorso di coppia, potrebbe aiutarvi a chiarire i vostri bisogni e a costruire un terreno comune su cui affrontare queste difficoltà.

Sono qui per accompagnarti, se lo desideri, in questo percorso di consapevolezza e nella ricerca di nuove prospettive per affrontare la tua situazione con maggiore serenità.

Dottoressa Maria Giovanna Annoscia 

Dott.ssa Maria Giovanna Annoscia

Dott.ssa Maria Giovanna Annoscia

Bari

La Dott.ssa Maria Giovanna Annoscia offre supporto psicologico anche online