Buongiorno. Sono una mamma di un bambino di 3 anni e mezzo..ora come ora non sto lavorando perché mio figlio non ha ancora iniziato la materna, e praticamente, da quando è nato, se non per brevi tempi, non ha mai frequentato il nido..quindi è stato sempre con me. Ora il mese prossimo inizierà la materna e, nonostante lui sia un grandissimo impegno, che non mi permette di fare molto, più si avvicina il giorno dell inizio della scuola, e più mi sento sempre il magone.. Non sto lavorando (se non un lavoro da casa, ma che non mi porta a socializzare dal vivo), non ho amicizie purtroppo, e ho i miei genitori, che non stanno benissimo Penso a quando non ci sarà più tutto il giorno con me..e nonostante per me non c è cosa più bella di vederlo insieme ad altri bambini, io mi domando..e dopo che faccio io? quanto sentirò la sua mancanza?lui mi fa non pensare, mi fa svagare..mi fa ridere tanto..mi tiene sempre occupata.. Dopo come faccio se non trovo un lavoro? Ho un marito con cui non ho un rapporto idilliaco..sempre problemi di comunicazione..e non riesco neanche ad aprirmi su questa mia sensazione di tristezza al pensiero di rimanere sola.. Potete dirmi qualcosa voi? una parola di conforto, qualcosa..non riesco a parlare con nessuno delle mie debolezze. Grazie
Buongiorno Daniela,
è normale che diventando mamma l'investimento prevalente di affetto e di energie sia sul bambino, ed è giusto che sia così. Occorre però col tempo, man mano che il bimbo cresce, che la mamma faccia un po' di spazio anche a se stessa, con i propri hobby, le proprie amicizie, i propri impegni. È comprensibile la sua preoccupazione ed è giusto che lei possa trovare uno spazio di ascolto e di elaborazione di questo delicato momento della vita non solo del suo bambino ma anche sua per ricominciare a investire un pochino anche su se stessa, come persona e non solo come mamma.
Se lo desidera rimango a sua disposizione, mi scriva pure via mail o whatsapp
Un cordiale saluto
Drs Lucia Mantovani lucia.mantovani@tiscali.it
Buongiorno Daniela,
ha fatto bene a scrivere. Chiedere aiuto è il primo passo per affrontare un problema. Senza allarmarsi, è però importante occuparsi dei propri stati di disagio, sia per se stessi, sia per i propri figli. Non so da che paese scriva, ma nella provincia di Milano ci sono diversi servizi (ad esempio nei consultori) per mamme in difficoltà emotiva. Trovare dei professionisti esperti e magari dei gruppi di supporto può essere di grande utilità. In alternativa può chiedere una consulenza privata.
Se desidera ulteriori informazioni o indicazioni può scrivermi mediante il modulo dei contatti
Molti auguri
Dr.ssa Francesca Fontana