Mio figlio ha quattro anni ed il suo problema è l'enuresi diurna, la notte nono ha mai avuto problemi già dal secondo anno di età. In certe situazioni spesso lo dice, ad esempio al ristorante, nei negozi, se si sveglia la notte, ma diversamente molto spesso fà la pipì adosso. Forse quando aveva 2 anni ha avuto troppa pressione da parte nostra, ma poi le abbiamo provate tutte,andarci con dolcezza,non darci molto peso, arrabbiarci. Cosa mi consigliate?
Buongiorno Renato,
mi sembra innanzitutto importante sottolineare come il raggiungimento del controllo sfinterico rappresenti per il bambino un passaggio molto delicato, in quanto consiste in un movimento verso l’autonomia e la consapevolezza del proprio corpo. A volte il farsi la pipì addosso, quando avviene dopo una fisiologica fase di passaggio, può darci il senso di un disagio che il bambino non è in grado di verbalizzare oppure un ritardo nell’acquisizione completa di questa competenza. In ogni modo sarebbe anche utile capire se a livello famigliare ci sono stati cambiamenti, situazioni stressanti che possono aver coinvolto l’atmosfera emotiva di casa. Ricordo che l’esperienza del bagno deve poter essere vissuta dal bambino come un vero e proprio rituale, all’interno del quale fare l’esperienza di un tempo proprio da gestire in uno spazio privato. Mi rendo conto come anche per i genitori che si trovano a confrontarsi con questa esperienza non sia semplice comprendere quale tipo di atteggiamento adottare, ecco perché potrebbe essere utile chiedere un consulto ad un esperto della vostra zona che possa insieme a voi approfondire il valore comunicativo di questo comportamento all’interno sia della storia individuale di vostro figlio ma anche della dinamica famigliare.
Un caro saluto
Salve sig. Renato, non sia frettoloso nel colpevolizzarsi. piuttosto mi dica qualcosa in più.
il suo bimbo intanto ha raggiunto una certa autonomia, dato che, da quel che mi racconta, è in grado di avvertirvi, anche se non sempre. è sempre andata così oppure ad un certo punto ha smesso di avvertirvi? e nel qual caso, è successo qualche cambiamento in famiglia? quali sono le situazioni in cui non vi avverte?
al momento queste sono le domande che mi vengono in mente, ma sicuramente avrei bisogno di più informazioni Continuate a gestire la questione con la dolcezza, perchè ad arrabbiarsi non ci guadagna nessuno. in fin dei conti mortificandolo non state ottenendo alcun risultato, in più potreste ingigantire il problema.
A presto
Salve, l'enuresi diurna, se si sono esclusi problemi fisiologici (dopo quindi aver parlato con il pediatra) può essere normale fino all'età di quattro o cinque anni e nel 90 % dei casi dopo i cinque anni termina il problema. Non conoscendo il caso non posso comprendere se ci sono delle cause psicologiche. E non dovete come genitori colpevolizzarvi troppo. Non siate severi con lui, per evitare che il bambino provi sentimenti di vergogna, ma provate a spiegare che non capita solo a lui. . Non fate capire al bimbo che questo problema vi irrita o vi mette a disagio. Provate semmai ad osservare se l'enuresi accade in concomitanza a eventi stressanti o ansiogeni.
Rimango a disposizione per ulteriori chiarimenti.
Caro Renato,
l'enuresi nei bambini molto piccoli è piuttosto frequente ma questa rappresenta in realtà un "sintomo" di un problema sottostante come l'ansia, o un problema di adattamento, una reazione a un cambiamento o può avere a che fare con le autonomie del bimbo stesso. Inoltre, il "farsi la pipì addosso" può creare disagio, imbarazzo, vergogna o colpa, emozioni che possono interferire con la crescita e l'autostima del bambino, specialmente se viene sgridato o colpevolizzato.
Per suggerirle un intervento efficacie dovrei avere maggiori informazioni, se desidera può contattarmi per una consulenza, ricevo a Rimini.
Saluti
Gentile Sig. Renato,
le informazioni che lei fornisce sono troppo poche per confermare le ipotesi di enuresi diurna di suo figlio, Inoltre tenga presente che per fare una diagnosi di enuresi è necessario aspettare almeno i 5 anni di età di un bambino. Nel caso di suo figlio si potrebbe ipotizzare ad un controllo della minzione non ancora consolidato e soprattutto da come mi dice, sembra che nelle situazioni sociali non familiare la sua attenzione allo stimolo sia maggiore, mentre a casa (anche se non me lo ha specificato) la sua attenzione cala e rilassandosi fa pipì addosso. Inoltre se il bambino sta vivendo un periodo emotivamente stressante allora potrebbe manifestare una regressione nel controllo sfinterico. Il mio consiglio è di aspettare ancora qualche mese continuando a gratificarlo tutte le volte che riesce ad anticipare lo stimolo. Se, comunque, siete molto preoccupati chiedete una consulenza ad uno psicologo che si occupa di età evolutiva, potrebbe aiutarvi a trovare nuove strategie per aiutare vostro figlio.
Saluti
Dott.ssa Cristina Paglialonga (PU)