Figlia del mio compagno gelosa

Bianca

Salve,
sono una donna di 43 anni, da un anno e mezzo sto assieme al mio compagno che ha una figlia di 5 anni avuta dalla precedente relazione. Conviviamo da circa un anno, lui ha la figlia ogni altro weekend, quando la bambina sta da noi, io vado a casa mia a dormire per evitarle il trauma che in casa col papà c'è anche "un'altra", almeno per il momento abbiamo convenuto che fosse meglio così. La bambina io l'ho conosciuta circa 6 mesi fa e poco dopo sono iniziati i primi problemi. Lei è molto simpatica, è divertente, iper-attiva (a volte quasi troppo), vuole sempre giocare, inventarsi cose nuove da fare, qualche volta cerca di coinvolgere anche me anche se poi, dopo avermi coinvolto, innesca meccanismi quasi come volermi allontanare, tipo giochiamo con il pallone e dopo due minuti: papà vieni tu perché lei non è capace, papà vieni tu perché tu sei più bravo, ecc... ogni volta mi sento rifiutata da lei e in imbarazzo davanti al mio compagno.
Premetto che io e il mio compagno, in presenza sua, siamo come due amici, non ci si tocca nemmeno un dito, escludiamo effusioni di ogni genere insomma.
All'inizio, quando suo padre ha iniziato a portarla a dormire nella nuova casa (i primi tempi restava lui a casa dove vive la figlia) lei spesso saltava fuori con la frase: "ma poi mi riporti dalla mamma, vero? mi riporti a casa, vero? e si capiva che lei era a disagio lontano dalla madre, ora invece, sempre più spesso quando sta per tornare a casa sua dice: Ma quando torno la prossima volta? voglio sempre stare qui papà!! E' chiaro che ha cambiato idea velocemente :) Adesso sembra voler stare sempre più spesso a casa del padre e quando c'è lei, non posso restare io, almeno non per il momento anche se nel giro di qualche mese ci sposteremo in una casa più grande ed abbiamo accordato che inizierò a stare li anche quando ce lei, a quel punto capirà sempre di più che io non sono solo "l'amica" di papà.

Qualche weekend fa siamo andati in montagna per portarla sulla neve, strada facendo se ne salta fuori con frasi: "me lo ricordo questo posto papà!! siamo stati io te e la mamma!!" e di queste uscite ne fa sempre più spesso, ricordare "io te e la mamma". Nella stessa giornata, mentre io mi sono allontanata un attimo, la bimba ha chiesto al padre: Ma te ami lei? e lui ha risposto: Le voglio bene... e Lei: allora non mi ami più? e Lui: voglio bene a te e voglio bene anche a lei... e li finisce il discorso.
Questo evento per me è stato un campanello d'allarme su sospetti che già avevo: credo che lei inizi a manifestare sempre più gelosia nei confronti del padre.
Ho notato che negli ultimi due mesi, primo non si stacca MAI da lui, è sempre molto attenta a ciò che ci diciamo e spesso si intromette con domande, quasi come volesse essere sempre al corrente di tutto, cerca in tutti i modi di attirare l'attenzione su di se, sembra andare in agitazione se vede io e suo padre parlare senza prenderla in considerazione.

Se tento di spiegarle una cavolata (dopo che magari me l'ha chiesta di sua spontanea volontà) tipo come si fanno i fiocchetti con i nastrini, dopo due minuti risponde: ma tanto io sono capace.. anche in questi casi mi da la sensazione di non accettare che io possa insegnarle qualcosa, deve sempre dimostrare che tanto lei "lo sa già fare", anche questa cosa capita sempre più spesso.
Io cerco di avere pazienza ma a volte mi domando se questa situazione peggiorerà, se sarò in grado di incassare, almeno per ancora un bel po' di anni, questa sua forme di "capricci" che mette in atto quando le fa più comodo e quando suo padre sposta un attimo l'attenzione da lei.
Da dire però, che il padre non la vizia, non è il classico padre accondiscendente che si fa calpestare da una bambina capricciosa però è pur sempre suo padre e vedendola solo ogni altra settimana, cerca di accontentarla quanto possibile.

Altra questione che se ci penso mi manda in crisi è che stiamo cercando di avere un figlio, ormai per questioni d'età non abbiamo molto tempo a disposizione perciò stiamo facendo il possibile perché ciò avvenga in brevi tempi, non oso immaginare come verrà affrontata questa situazione e come la prenderà sua figlia, se si sentirà spodestata, messa in disparte, ecc... io farò il possibile perché ciò non accada ma difficile entrare nella testa di una bambina di 5 anni, soprattutto se non è la propria figlia. Lui ha già iniziato a seminare qualche piccolo discorso con lei però sono sempre parole buttate li, mai approfondite.

I miei dubbi sono: come ci si deve comportare con una bambina di 5 anni che manifesta sempre più possessività nei confronti del padre scaricando su di me atteggiamenti capricciosi?
Come dovrei comportarmi davanti ai sui approcci negativi nei miei confronti?
Come ci si dovrebbe comportare per far si che la bambina piano piano capisca che c'è una nuova realtà di famiglia allargata?
Io non le porterò mai via l'amore di suo padre però non voglio neanche che la mia vita sia ostaggio di questi eventi, io e lei siamo due persone diverse che in comune hanno una persona cara, in un certo senso viaggiamo sui due binari paralleli ma, prendiamo lo stesso treno... che fare?

Grazie

2 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Bianca,

Sembrerebbe che lei stia già facendo molto anzi che voi abbiate preso il "giusto" treno.

Farla sentire accolta, voluta, ascoltarla, starle vicino ma non soffocata e cercare anche di "capire/accettare" la sua messa alla prova. 

Posso immaginare la fatica quando mostra la sua gelosia e la paura di perdere papà.

Voi continuate a dimostrarle che l'amore di un padre e di un uomo/fidanzato sono diversi l'amore ha sfaccettature diverse: si può provare verso una persona, una figlia, una donna, una sorella, un fratello ma anche verso un animale, ecc. 

Cercate di spiegarle che noi esseri viventi siamo capaci di amare più persone in contemporanea mostrandole esempi della vostra e della sua vita. 

Un consiglio che mi sento di darle/vi è di non arrivare quando avrete la nuova casa a fatto compiuto ma di iniziare già ora a parlarle, di seminare la curiosità e piano piano arrivare proprio a dirglielo e confrontarci su cosa ne pensa lei. 

Quando le chiedo, altra cosa, per esempio se lei sa fare i fiocchetti invece che "insegnarlo" provi a far iniziare lei a farle vedere come lo farebbe e se riesce elogiarla e dirle ora ti faccio vedere anche il mio, non importa quello che sarà più bello o giusto o lineare ma la cosa divertente sarà imparare l'una dall'altra e crescere insieme! 

Se i dubbi dovessero persistere o se vi facesse vivere più sereni potreste anche richiedere un supporto psicologico dove confrontarvi sui futuri interrogativi o avere anche solo un luogo dove singolarmente o insieme essere ascoltati, poter ricevere consigli eventuali, sapendo che esso è protetto da segreto professionale e dove è anche possibile avere uno "sfogo" costruttivo. 

Resto a disposizione per eventuali domande, richieste o informazioni aggiuntive.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca 

Psicologa e psicoterapeuta 

Ricevo a Torino, Collegno e in modalità online 

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Cara Bianca,

Mi permetto di tranquillizzarla.

La bimba è troppo piccola per gestire le proprie emozioni ed è normalissimo che provi gelosia verso un genitore, soprattutto, laddove ella sospetti un sentimento per una persona esterna al precedente sistema familiare...

Talvolta questi tentativi di separazione sono messi in atto anche verso i genitori naturali! 

Inoltre, a mio avviso, anche se i figli stanno apparentemente bene, una separazione è sempre traumatica.

Infatti i bambini, soprattutto se piccoli, hanno dei forti legami identitari con le loro figure di riferimento e con la loro famiglia e, generalmente, in queste circostanze sarebbe meglio valutare un percorso con un/a psicoterapeuta che si occupi di infanzia. 

Il suo ruolo Bianca è di essere paziente, matura e di "contenenere" la rabbia e la gelosia di questa bambina. Cerchi di mantenere un atteggiamento costruttivo e di sintonizzarsi emotivamente sui bisogni della bambina... l'accompagni delicatamente nella sua crescita e verso l'accettazione della sua presenza.

Ci vuole tempo.

Spero che riuscirà a rasserenarsi.

Un saluto cordiale,

Dott.ssa Verusca Giuntini