Figlio adottato diventa geloso del fratellino

Simona

Ho un figlio adottato di 6 anni e da 3 anni è con noi, mai avuto problemi fino ad oggi.

Ultimamente comincia a fare cose che prima non faceva. Adesso sono incinta di 5 mesi, prima era felice, adesso da qualche tempo comincia a parlare che non vuole più il fratello che noi non gli vorremmo più bene e cose così, devo dire che io ho sempre spiegato in modo chiaro e aperto le cose a lui su tutto quello che mi domandava e così ho fatto anche in questo caso, dicendogli che li amo entrambi, solo che il piccolo avrà più bisogno in tutto e se lui vuole può aiutarmi sembrava che la cosa fosse accettata, ma adesso mi riferisce che un suo compagno gli continua a dire che avere un fratello è brutto e che lui non ti vuole bene e cose del tipo.

poi mi va sul cellulare a vedere come sono i bambini nella mia settimana di gravidanza. Cosa devo fare per aiutarlo? Continuo così, a rassicurarlo, oppure sto sbagliando tutto.

3 risposte degli esperti per questa domanda

Cara Simona,

la maggior parte dei bambini prova gelosia quando nasce il secondogenito. Per i bambini adottivi il timore di non essere più amati come prima è maggiore rispetto ai figli biologici. Vi è la paura di un ulteriore abbandono e di essere messi, nuovamente, da parte. Lei sta facendo di tutto per sostenerlo. In questo percorso, però, si faccia aiutare anche dal suo compagno. Sentire che entrambi i genitori sono “presenti” ed uniti in questo cambiamento permetterà a vostro figlio di sperimentare quella sicurezza necessaria per affrontare l’arrivo del nuovo fratello. Più che dare compiti al bambino, ovvero di chiedere una mano quando arriverà il nuovo piccolo, coccolatelo e cercate di non investirlo di doveri ma incoraggiatelo a vivere un’infanzia gioiosa e giocosa. Molto spesso i figli adottivi devono crescere più velocemente rispetto ai propri coetanei.

In bocca al lupo!

Buongiorno Simona,

innanzitutto vorrei rassicurarla dicendole che non sta sbagliando assolutamente. La gelosia è fisiologica al momento che suo figlio sta passando, ossia l'arrivo di un fratellino che inevitabilmente assorbirà del tempo che fino ad ora è stato concentrato su di lui: sarà un cambiamento inevitabile di crescita per il figlio e anche per voi genitori. E' come se si sentisse detronizzato: "Non sono più importante per i miei genitori! Devo fare qualcosa!". 

È a questo punto che iniziano quelle battaglie infinite per attirare l’attenzione. Un’attenzione che tra un pò dovrà condividere. Inoltre nei bambini adottati a volte potrebbe scattare la paura dell'abbandono, già sperimentato a prescindere dalla storia di ognuno di loro. E'un  meccanismo del tutto inconsapevole ma che produce turbamento. La rassicurazione è il comportamento più adatto per tranquillizzare suo figlio, senza stancarsi mai di rispondere alle sue esigenze di spiegazioni, il bambino ha bisogno di capire che siete in grado di entrare in empatia con lui: le sue emozioni sono ugualmente degne e meritevoli di rispetto, indipendentemente da quanti anni ha. Per questo motivo, è molto importante inculcare in lui alcuni valori che egli possa estrapolare nelle sue interazioni. Valori come la solidarietà o la gioia per il bene altrui;  i bambini hanno grandi capacità di contatto e tutto viene recepito e "usato" al momento opportuno, anche se a volte possono sembrarci poco interessati a quello che diciamo e facciamo. A disposizione, saluti.

 

Signora buon giorno,

Ho letto la sua domanda. Che cosa si può fare per aiutare un bambino di 6 anni a cui sta accadendo di veder nascere il fratellino? Inoltre il suo primogenito è figlio adottivo.

Di primo acchito affermerei che, come genitori, occorre accettare che i fratellini potranno essere un po’ gelosi l’uno dell’altro. Così accade spesso! La gelosia non è un sentimento “preoccupante” se non inficia i rapporti.  Occorre pensare che il figlio di 6 anni dovrà fare i conti con questo sentimento e non c’è rassicurazione dei genitori (non solo di mamma!) che possa evitargliela. Occorre poi pensare che il figliolo è stato adottato, questo rende la situazione un po’ più delicata.

Come rassicurare il bambino? Direi accogliendo i suoi sentimenti turbolenti, facendogli sapere che essere un po’ così-così con l’umore verso il fratellino è normale e, soprattutto, dicendogli che i sentimenti e le paure che può avere oggi gli passeranno: “Vedrai che non sarà sempre così!”

Magari potrebbe guardare assieme al suo bambino le immagini di un bimbo in gestazione, potrebbe parlargli del fatto che anche lui è stato nove mesi nella pancia della mamma, potrebbe raccontargli della emozione che ha provato lei la prima volta che ha visto il suo bimbo, che lo ha preso in braccio e gli ha parlato. L’emozione di quando ha preparato la sua casa per accoglierlo, quando l’hanno chiamata per dirle che poteva andare a conoscere il suo bambino…! In sintesi, potrebbe fargli sapere che pure lui, anche se oggi ha sei anni, ha vissuto gli stessi passaggi del fratellino. E per mamma e papà sono tutti momenti ugualmente felici.

Signora buon giorno,

Ho letto la sua domanda. Che cosa si può fare per aiutare un bambino di 6 anni a cui sta accadendo di veder nascere il fratellino? Inoltre il suo primogenito è figlio adottivo.

Di primo acchito affermerei che, come genitori, occorre accettare che i fratellini potranno essere un po’ gelosi l’uno dell’altro. Così accade spesso! La gelosia non è un sentimento “preoccupante” se non inficia i rapporti.  Occorre pensare che il figlio di 6 anni dovrà fare i conti con questo sentimento e non c’è rassicurazione dei genitori (non solo di mamma!) che possa evitargliela. Occorre poi pensare che il figliolo è stato adottato, questo rende la situazione un po’ più delicata.

Come rassicurare il bambino? Direi accogliendo i suoi sentimenti turbolenti, facendogli sapere che essere un po’ così-così con l’umore verso il fratellino è normale e, soprattutto, dicendogli che i sentimenti e le paure che può avere oggi gli passeranno: “Vedrai che non sarà sempre così!”

Magari potrebbe guardare assieme al suo bambino le immagini di un bimbo in gestazione, potrebbe parlargli del fatto che anche lui è stato nove mesi nella pancia della mamma, potrebbe raccontargli della emozione che ha provato lei la prima volta che ha visto il suo bimbo, che lo ha preso in braccio e gli ha parlato. L’emozione di quando ha preparato la sua casa per accoglierlo, quando l’hanno chiamata per dirle che poteva andare a conoscere il suo bambino…! In sintesi, potrebbe fargli sapere che pure lui, anche se oggi ha sei anni, ha vissuto gli stessi passaggi del fratellino. E per mamma e papà sono tutti momenti ugualmente felici.