Buongiorno, ho un bimbo di 8 anni che fino ad un mese fa era tranquillo e sereno. Da un mese a questa parte non vuole più andare a scuola, lamenta mal di pancia (ma abbiamo appurato con il pediatra e tramite esami del sangue), che è sano come un pesce. E' un bambino molto bravo a scuola, le maestre e i compagni lo adorano perchè è allegro e scherzoso, anche se molto permaloso. Ora, invece, grida e sbraita come un bambino della scuola materna ed ogni mattina lo lascio in lacrime. A casa, grazie a Dio, viviamo una situazione serena ed armoniosa, non abbiamo problemi. E' bambino amato, le uniche scaramuccie le ha con la sorella (9 anni), ma credo sia tutto nella norma. Quando deve alzarsi dal letto la mattina, cominciano i capricci (che non ha mai fatto...!!!). All'ingresso della scuola poi, scoppia la crisi isterica, tipo attacco di panico, si blocca, piange, mani fredde, battito cardiaco accellerato, oppositivo all'ennesima potenza. stamattina lo ha convinto la maestra, ma qualche altra mattina sono stata costretta a portarlo via, oppure mi fa telefonare da scuola lamentando sensazioni di vomito. Ha avuto una pesante gastroenterite, ma si è risolta come in tutti i bambini. Sono confusa e afflitta, non so come comportarmi...non so dove andare a ricercare le cause di questo problema...ho chiesto alle maestre di monitorarlo a scuola (magari se c'è qualche bulletto di qualche altra classe che in bagno lo deride o gli fa del male; qualche bidello...). Vorrei che lui mi dicesse se c'è un problema, ma lui che un bambino così aperto e semplice nel comportamento e nei pensieri, mi dice che non ha nulla. Chiedo Aiuto!! Grazie
Salve Simona,
grazie di averci contattato. Da quello che scrive effettivamente all'apparenza non emerge nulla che possa esser preso in considerazione come causa di un cosi repentino cambiamento del bambino.
Quello che posso dirle è di riflettere se in casa da un mese a questa parte, periodo dal quale fa intendere un cambiamento del periodo, ci siano stati cambiamenti anche poco apparenti ma magari ricchi emotivamente, non so tra lei ed il bambino oppure tra lei e la sorellina o tra lei e suo marito, una persona non menzionata nella sua lettera.
A volte i bambini, soprattutto se molto sensibili percepiscono bene eventuali cambiamenti familiari in particolar modo se legati alla coppia genitoriale.
Questo è quello che posso dirle da qui. Spero possa servire da spunto per eventuali sue osservazioni.
Cordialmente
Salve in merito alle sue preoccupazioni, mi rendo conto che lei in quanto madre, le pensa tutte, ma forse, semplicemente suo figlio passa un periodo di stress per la chiusura prossima della scuola, ipotizzo che se gli piace tanto ed è bravo, per lui è un posto che lasciare per l'estate potrebbe essere faticoso ed allora allunga la chiusura non andandoci sperando poi di recuperare le assenza e stare ancora a scuola. Non tutti i bambini la odiano, infatti per alcuni il perdere di vista i compagni di classe e le maestre ai quali sono affezionati è difficile e doloroso. Molti bambini si domandano che farò tutta l'estate con mamma e papà? che farà il mio amico del cuore senza di me? Sono quei pensieri che all'età di suo figlio incominciano a formarsi, perchè alla sua età incomincia la socializzazione. La mia è solo un'ipotesi priva di conferma e validità, nel senso che in base al suo racconto ho cercato di darle una mia risposta personale, perciò non sò se è così, oppure ci sono altre cause. Spero di esserle stata utile, cordiali saluti.
Cara Simona, intanto attraverso le sue parole percepisco una fortissima ansia da parte sua, e pur comprendendone la motivazione le consiglio di farsi suggerire qualche esercizio di rilassamento, perchè in questa situazione aggiungere ansia non aiuta ad avere la lucidità per individuare ed affrontare il problema. Le cose che mi vengono in mente sono due, atti di bullismo come lei ha immaginato, da parte di bambini più grandi( la sintomatologia da lei descritta sembra essere molto ricorrente) oppure una reazione del bambino che lei ha descritto come un pò permaloso a qualche compito sociale o scolastico in cui si è sentito criticato o umiliato. Le consiglio in ogni caso di recarsi da una psicologa esperta in dinamiche infantili, magari anche psicoterapeuta che sia in grado di offrire a lei delle tecniche di rilassamento e degli spunti di riflessione e che sia in grado di approfondire sia le risposte emotive di suo figlio di fronte alle difficoltà, che gli eventi accaduti che possono emergere attraverso metafore o giochi di ruolo.
In ogni caso le posso assicurare che se si rivolge ad un professionista ora, il problema si risolverà in pochissimo tempo.
Cari Saluti