Il mio problema è che ho l'impressione che mia mamma non sappia gestire la tranquillità quotidiana

Kasia

Provengo da una situazione famigliare molto traumatica e a dir poco patologica. Per tanti anni ho combattuto alla ricerca della serenità in famiglia che ho trovato. Il mio problema è che ho l'impressione che mia mamma non sappia gestire la tranquillità quotidiana. Abituata anche lei a continui problemi e conflitti nella vita sembra trovarsi quasi a disaggio vivendo la nella serenità . Come posso aiutarla ed aprocciarmi a lei per farle capire che non bisogna per forza creare problemi per poi risolvere se questi non esistono. Mia mamma ha 60 anni e vive con me che ho 30. Addirittura vedendo mi trattata bene e rispettata da mio marito parla male di me alle mie spalle. Ho come la sensazione che mi odi perché mio marito mi vizia ( aspettiamo un figlio ). Vi prego aiutatemi. Non voglio più vivere nel conflitto e ansia....voglio godermi la gioia di vivere.

4 risposte degli esperti per questa domanda

Cara ragazza lei dovrebbe pensare alla sua vita, al suo benessere, tagliare il cordone ombelicale che la lega a sua mamma e che oggi le fa pensare di aiutarla. Non sono i figli che aiutano i genitori ma viceversa. In questo periodo avrebbe bisogno di costruire quello che sarà il suo nido familiare, non conosco le ragioni per cui sua mamma vive con lei, ma per quanto necessario possa essere non e' la situazione migliore per cui lei, suo marito e sopratutto il nuovo venuto potete godre della vostra intimita'. Il fatto che sua madre nutra un risentimento nei suoi confronti non deve scoraggiarla nel perseguire la sua felicita'. Probabilmente sua madre ha i suoi di fantasmi su cui fare i conti e lei deve pensare al futuro il suo.... In ogni caso parli apertamente con sua madre di tutte le sensazioni che prova e che non le vanno bene. 

Salve Kasia,

purtroppo esiste la possibilità che una madre, che è o è stata infelice nella sua vita, possa nutrire sentimenti conflittuali nei confronti dei propri figli. L’affetto verso i figli e l’invidia nei confronti della loro felicità, in particolare di quella delle figlie femmine, è uno degli esempi possibili. Certamente non si può stabilire dalla sua breve lettera se questo è il suo caso, ma la invito a considerare questa ipotesi. Se l’ipotesi fosse fondata, sarebbe utile che lei imparasse a difendersi dal comportamento di sua madre motivato (probabilmente inconsciamente) da questi sentimenti conflittuali. Forse una maggiore distanza di sua madre dal suo nucleo famigliare (da lei, suo marito e dal figlio atteso) potrebbe essere anch’essa una soluzione da considerare. In alternativa, provi a coinvolgerla un po’ di più riguardo questa futura nascita, magari facendole vivere positivamente il suo ruolo di nonna, enfatizzando quanto lei sia utile e importante per lei in questo momento così importante e delicato della sua vita. Qualora non bastasse, non esiti a cercare un valido aiuto psicologico per affrontare in maniera più specifica questa situazione.

Cordialmente

Dott. Nunzio Bonaventura

Dott. Nunzio Bonaventura

Latina

Il Dott. Nunzio Bonaventura offre supporto psicologico anche online

Gentile utente,

la convivenza della coppia con un genitore di per sè può portare dei problemi. Sarebbe opportuno che lei consultasse uno psicologo, meglio se psicoterapeuta che la aiuti a stabilire un rapporto più equilibrato con sua madre. La psicoterapia della Gestalt è al riguardo molto adatta per i problemi relazionali. Un tale intervento probabilmente è già sufficiente per darle maggiore serenità e stabilire una migliore relazione. Sarà poi compito dello psicologo valutare se sia necessaria una terapia familiare con il coinvolgimento diretto anche di sua madre.

Cordiali saluti

Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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Signora Kasia comprendo quanto sia importante per lei proprio in questo momento in cui sta per diventare madre a sua volta, il rapporto con sua madre. Ma lei stessa nelle sue righe dimostra di avere chiari i motrivi di questa situazione e di questo attegiamento di sua madre. Parla infatti di una situazione familiare traumatica, di una situazione familiare per niete serena in cui è stato difficile e travagliato riuscire a trovare un modo  di relazionarsi e di essere felici insieme. Credo che il problema debba affontarlo diretamente sua mamma con l'aiuta di uno psicologo/psicoterapeuta che la aiuti ad affrontare le ferite dio una vita così travagliata e traumatica. Quindi ciò che lei può fare è  quello di suggerirle di intraprendere un percorso con un collega. Non so niente di voi ma probabilemnte quello che lei crede odio è solo la conseguenza delle emozioni negative che se anche chiuse nel cuore di sua madre e le sue frustrazioni delusioni, cercano di uscire. credo si tratti di tutto il dolore e rabbia repressa che ora rischia di investire alla cieca chi sta vicino a sua madre proprio perchè non riesce a diorigere tali sentimenti negativi verso chi realmente ne è stata la causa. Probabilemte lei , la sua situazione di oggi di una donna felice amata, le ricorda ciò che sua madre  non ha avuto.  Se non riuscirà a convincere sua madre a farsi seguire ed aiutare allora credo che per lei per suo marito e per il bimbo in arrivo, non sarebbe salutare vivere in un ambiente di ansia di conflitto, in questo caso allora credo che dovrebbe anche pensare a non vivere ocn sua madre perchè al di là di quanto lei ami sua madre o di quandto si senta obbligata ad aiutarla o di quanto le faccia pena la sua situazione......da quanto ha deciso di costruire una famiglia , ha l'obbligo morale di pensare a loro. Le auguro di riuscire a convincere sua mamma che troverebbe sicuramente sollievo nel potere finalmente alleggerirsi dei carichi di una vita turbata e difficile. Le auguro tanti auguri per l'ebvento più bello per ogni donna che è quello di diventare mamma .