Mia figlia di 4 anni non ha mai avuto un ottimo rapporto con il cibo... all'asilo le maestre insistono affinché mangi e questo le sta provocando secondo me un trauma, in quanto incomincia a piangere dalle 11 e non smette per tutto il pranzo, anche se poi alla fine mangia quasi tutto, ma con le lacrime... le insegnanti mi chiedono di insistere anche a casa ma io non sono convinta... quale è la cosa più giusta? Vorrei aggiungere che la prima maestra che l’ha conosciuta (a 1 anno) ha detto subito che mia figlia ha un carattere molto pronunciato... che faccio? Insisto anche a casa o dico alle maestre di lasciarla libera di decidere se mangiare o meno? La cosa che m fa più pensare è proprio il fatto che lei pianga a prescindere dal menù...
Gentile Alba, il rapporto con il cibo è molto delicato e, in generale, si consiglia di non instaurare col bambino una lotta in questo ambito, in quanto è quasi sempre controproducente. L'essenziale è che il bambino cresca bene, valutazione, questa, che spetta solo al pediatra. Lui/lei che cosa dice? Ne avete parlato? Le consiglio di farlo, anche per una sua rassicurazione e per acquisire strategie utili da utilizzare sia con la bambina, sia con la scuola.
Mi sorprende il comportamento di queste insegnanti: se lei ritiene che il loro atteggiamento stia danneggiando sua figlia, facendole vivere con sofferenza la scuola materna, dovrebbe essere ferma chiedendo loro di evitare commenti e imposizioni e lasciandola libera di mangiare ciò che vuole. Probabilmente non sarà facile , ma ci provi. Molti auguri
Carissima Alba,
prova a sperimentare durante la fase di nutrimento della bambina, il gioco o prova ad associare al cibo qualcosa che gradisce, così imparerà a fare amicizia con il mangiare, che non è pericoloso ma anzi è qualcosa di gradevole e di naturale. Altresì un giorno prova a sperimentare di cucinare tanti tipi di pietanze diverse, cominciando a fare una graduatoria di ciò che gradisce e cosa non. Vedrai che da lì capirai Se la piccola ha un problema o se soltanto vuole decidere lei cosa mangiare o meno.
( autonomia di scelta senza imposizioni).
Cordiali saluti
Roma
La Dott.ssa Iolanda Lo Bue offre supporto psicologico anche online
Cara Alba,
qualunque sia il motivo per cui questi pianti sono cominciati, così si sta solo traumatizzando la bambina.
Se le è possibile, la tenga a casa con lei per alcune settimane e faccia ricorso a un buon terapeuta dei bambini per alcuni incontri con lei e la bambina insieme, in modo che cerchiate di capire come davvero è la vostra relazione.
Per quanto riguarda il carattere della bambina, il consulto con un buon omeopata di scuola unicista potrebbe aiutarvi anche a levigare l'aspetto traumatico che potrebbe essersi instaurato, oltre che aiutarvi nel dare una chiave al comportamento della bambina. L'omeopata va inteso, in questo caso, come appoggio e non come sostituzione a una consulenza psicologica.
Un caro saluto.