Madre emotivamente fragile

Letizia

Salve, sono una ragazza di 23 e lo stato di salute mentale di mia madre mi fa stare male. Per farla breve, i miei genitori non sono mai andati d'accordo, lei rinfaccia di continuo a mio padre che non ha rispetto per lei e non le ha permesso di lavorare da giovane. Infatti è molto insoddisfatta della sua vita, in quanto ha 56 anni e non ha un'occupazione che le permette di essere indipendente. Si lamenta spesso, è come se fosse sempre in uno stato di malessere, che a volte sfocia in episodi in cui urla e piange, minacciando addirittura di farla finita. Io cerco di aiutarla come posso, invio di continuo il suo curriculum (che ho creato io) ad aziende, ma purtroppo è difficile trovarle un lavoro stabile. La cosa che mi fa arrabbiare è che non si impegna attivamente per cercare di migliorare le cose, si lamenta e basta. Ormai il rapporto tra i miei genitori è irrecuperabile, e purtroppo non abbiamo disponibilità economica per fare terapia psicologica. Da quando sono piccola mia madre mi ha parlato male di mio padre, talvolta paragonandomi anche a lui con accezione negativa, cosa per cui soffro quando succede. Inoltre, crescendo ho realizzato che non è stata una figura ''forte'' ai miei occhi, ero più io a consolare lei piuttosto che il contrario. è come se fossi stato io il suo genitore, sento quasi di non aver avuto una figura materna capace di proteggermi come avrei voluto. Come dire, fragile emotivamente ecco. Sto davvero male per questa situazione perchè non vedo una via d'uscita, io vorrei trasferirmi all'estero per il dottorato, ma ho quasi paura a farlo per non lasciarla sola in questo stato, forse, depressivo. Io nonostante tutto le voglio molto bene e sono legata a lei.

8 risposte degli esperti per questa domanda

Gent.ma Letizia. In un caso come il suo si può fare un efficace lavoro di distacco, che potrebbe essere vantaggioso per lei ma anche per sua mamma. Se vuole possiamo sentirci e intraprendere questo percorso insieme. In attesa di sentirla le auguro ottima giornata. G M

Cara Letizia,

e' comprensibile la sua preoccupazione, ma farei attenzione a non restare "incastrata" in alcuni meccanismi che la porterebbero a rinunciare ai suoi progetti.

Da quello che racconta, il comportamento di sua mamma è un po' "infantile". Purtroppo non possiamo noi decidere per gli altri se iniziare o meno un percorso di terapia.

Ma possiamo "scuotere" il sistema, puntando sulla nostra realizzazione personale.

A mio avviso un suo percorso personale la aiuterebbe a comprendere come funzionano tali dinamiche e a svincolarsi senza sentirsi in colpa, in modo tale da proseguire la sua vita e i suoi obiettivi, è giovanissima e ha una marea di possibilità davanti a sé.

Sperando di esserle stata di aiuto, resto a disposizione per un colloquio conoscitivo.

Saluti 

Dott.ssa Denise Traetta 

 

 

Gentile utente i suoi genitori hanno fatto e stanno facendo le proprie scelte

E' tempo che anche lei faccia le sue. Le potrebbe essere utile un percorso psicoterapico a taglio psicodinamico. Si organizzi la sua vita oggi, per evitare che domani, come mamma, rimpianga il passato e sopratutto se la prenda con terzi. Ciascuno è responsabile delle proprie scelte, della propria vita, del come vuole vivere e lei non è mamma di sua madre.

Buone cose e auguri 

Dottoressa Laura Bonanni ( RM)

Dott.ssa Laura Bonanni

Dott.ssa Laura Bonanni

Roma

La Dott.ssa Laura Bonanni offre supporto psicologico anche online

Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Dott. Francesco Damiano Logiudice

Roma

Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online

Buongiorno,

sicuramente lei è legata a sua madre e le vuole bene e mi sembra abbia anche una grande consapevolezza della situazione e di quanto sia avvenuto nella vostra storia familiare. 
Si potrebbe ipotizzare che sua madre sia depressa e bisognosa di supporto che purtroppo non sembra essere possibile economicamente . Ci si può rivolgere però al servizio pubblico dove ci sono psichiatri e terapeuti che possono prendere in carico la sua mamma e aiutarla. 
Però credo anche che un punto importante abbia a che fare con il malessere che vive lei come figlia e che sta incidendo oltre modo sulla sua vita e le sue scelte. Sembra molto difficile riuscire a mettere una giusta distanza anche emotiva tra lei e sua madre, per permetterle di costruire la sua autonomia non solo pratica, con il dottorato, ma anche interiore. Questo non vuol dire non voler bene a sua madre ma riconoscere dei confini tra voi che la proteggano rispetto alle sue scelte, pur rimanendo un riferimento per la sua famiglia. 
Sarebbe importante potesse parlarne con un esperto per essere aiutata e sostenuta in questo percorso. 

Dott.ssa Francesca Fabiani

Dott.ssa Francesca Fabiani

Roma

La Dott.ssa Francesca Fabiani offre supporto psicologico anche online

Buongiorno Letizia, ritengo che tu non possa continuare a fare "da genitore a tua madre"! Sei troppo giovane e troppo coinvolta affettivamente ed emotivamente! Tua madre ha bisogno di aiuto ma si può fare psicoterapia anche con il SSN, devi chiedere al medico di base/di famiglia di tua madre. Soprattutto però é Lei che deve sentire l'esigenza di farsi aiutare!! e deve capire di non coinvolgere te nelle sue problematiche relazionali con tuo padre! Devi un po' svincolarti da questo meccanismo coinvolgente che non ti/vi permette di affrontare la situazione in modo obiettivo!! Posso consigliarti: forse una consulenza psicologica potrebbe giovare anche a te per poter meglio comprendere come comportarti verso tua madre ma anche verso tuo padre. Una cosa é certa non devi rinunciare ai tuoi progetti di vita per nessuno motivo pertanto devi fare il dottorato!! Con i miei migliori auguri ti saluto cordialmente.

Gentile Letizia,

non è mai facile proseguire nel proprio percorso progettuale quando le dinamiche familiari sono disfunzionali, tuttavia danneggiare la propria vita presente e futura per "salvare" qualcun altro non è mai una buona idea. Quello che potrebbe fare, invece, è cercare un aiuto per sé, comunicarlo alla mamma e magari, dicendole  e mostrandole come la consulenza psicologica le sia utile, cercare di avvicinarla a un centro pubblico o convenzionato per un supporto psico-sociale. Sua mamma sembra avre una personalità dipendente e avrebbe necessità di essere aiutata forse a uscire da una relazione infelice, ma ancor di più a crearsi nuovi interessi e magari trovare un lavoro, anche se non sembra pronta. Non si può sostituire a lei, né "sacrificare" la sua vita per stare accanto a sua madre. Consideri inoltre che il distacco potrebbe giovare anche alla mamma, fornendole un esempio di libertà ed emancipazione.

Molti auguri per il suo percorso

 

Dott.ssa Francesca Fontana

Dott.ssa Francesca Fontana

Monza e della Brianza

La Dott.ssa Francesca Fontana offre supporto psicologico anche online

Mi dispiace molto sentire che stai attraversando una situazione così difficile, sia per il benessere di tua madre che per i tuoi sentimenti di frustrazione e impotenza. È comprensibile che tu stia cercando di fare del tuo meglio per aiutarla, ma allo stesso tempo sia alle prese con il peso emotivo di non sentirti mai "protetta" da lei come avresti voluto.

Il fatto che tu abbia cercato di aiutarla, inviando il suo curriculum e cercando di migliorare la situazione, dimostra che sei una persona molto empatica e attenta. Tuttavia, è importante riconoscere anche quanto questa situazione ti stia danneggiando emotivamente. Sembra che tu stia svolgendo un ruolo che non ti spetterebbe, come se fossi tu la persona "forte", mentre sarebbe naturale che fosse tua madre a supportarti e proteggerti, come dovrebbero fare i genitori. La tua frustrazione è quindi comprensibile, e può essere davvero difficile sentirsi bloccati in una situazione che non riesci a cambiare completamente, soprattutto quando si ha un legame affettivo così profondo con la persona coinvolta.

Inoltre, la tua paura di allontanarti per il dottorato è legittima: è difficile lasciare una persona che si trova in difficoltà, soprattutto quando questa persona ha bisogno di te. La paura di essere "abbandonata" o di non poter fare abbastanza per lei è un sentimento che molte persone provano in situazioni simili, ma ricorda che prendere la decisione di andare avanti con i tuoi progetti non significa non volerle bene o non preoccuparsi di lei. Al contrario, un passo verso la tua crescita personale e professionale potrebbe anche rappresentare una forma di aiuto a lungo termine, in quanto potrebbe permetterti di avere più risorse per supportarla in futuro.

Anche se non avete le risorse economiche per la terapia psicologica, ci sono altre forme di supporto che potrebbero essere utili, come gruppi di supporto per famiglie di persone con depressione o altre difficoltà. A volte parlare con chi sta vivendo situazioni simili può aiutare a sentirsi meno soli e più compresi. Inoltre, se senti che la tua mamma sta attraversando una fase di depressione grave, potrebbe essere importante cercare un aiuto anche a livello sanitario, magari con una visita presso un medico di base, che può indirizzarla verso supporti pubblici, spesso a costo ridotto o gratuito.

La cosa importante è non trascurare te stessa. La tua salute mentale è fondamentale, e non puoi continuare a portare il peso delle difficoltà di tua madre senza trovare uno spazio anche per te. Se desideri, puoi cercare di parlare con qualcuno che possa aiutarti a esplorare i tuoi sentimenti di frustrazione e paura, così da poter affrontare questa situazione in modo sano.

Ti auguro tanto coraggio e serenità nel prendere le decisioni che ti faranno star meglio, senza dimenticare che ogni passo verso la tua crescita e il tuo benessere è anche un modo per prenderti cura di chi ti sta vicino.

Dott.ssa Ambra Bottari

Dott.ssa Ambra Bottari

Milano

La Dott.ssa Ambra Bottari offre supporto psicologico anche online