Sono una mamma di due figli, di cui un maschio di 28 anni e l'altra di 23. Sono preoccupata per il maschio perchè penso che abbia una forte depressione o meglio ancora un "mammismo" ( se così si può chiamare quando si ha bisogno della mamma in modo esagerato ). Mio figlio in questo periodo ha avuto una notizia, che per alcuni può essere bella alla sua età, ma per lui è stata una tragedia: quella di diventare padre a ottobre. Questo gli ha fatto talmente male che non vuole andare a stare con la sua ragazza. Vorrebbe stare sempre con me. Che cosa è ? Come posso fare ?
3 risposte degli esperti per questa domanda
Salve Tiziana, quello che a mio avviso dovrebbe cercare di fare è tentare di capire attraverso il dialogo con suo figlio quelle che sono le motivazioni profonde alla base del suo rifiuto di questa nuova situazione.... probabilmente il problema sta in un profondo sentimento di insicurezza personale che non gli permette di abbandonare il "nido" ed affrontare le responsabilità della vita adulta... bisognerebbe capire da dove ha origine tale insicurezza che sicuramente gli procura un senso di bassa autostima e sentimenti depressivi... Saluti.
Cara Tiziana, appare del tutto evidente che suo figlio di anni 28 non è assolutamente in grado di assumersi le sue responsabilità di padre, ne tanto meno di inaugurare una funzione psichica paterna. Ma non è neppure in grado di separarsi dalla mamma, ne la mamma da lui. Compare una sorta di complicità inconscia. Non credo si tratti ne di depressione, ne di mammismo. Il ragazzo ha necessità di affrontare un percorso psicoterapeutico di svincolamento e di crescita individuale - con un terapeuta di buona formazione e di lunga esperienza - nella sua provincia o nelle città limitrofe. E il padre dove è?
Gentile Tiziana, immagino e capisco la sua preoccupazione come madre, ma è difficile aiutare qualcuno che soffre quando con questi siamo affettivamente coinvolti, perchè entrano in gioco una serie di fattori che non riguardano solo la persona in questione (suo figlio in questo caso), ma anche chi cerca di offrire supporto (lei). Pertanto, per suo figlio potrebbe essere utile fare un percorso con un professionista per capire cosa ci sta dietro il profondo disagio che sta manifestando in tale circostanza: quali emozioni, quali paure, come sta andando la relazione con la sua ragazza e quindi in quale contesto è iniziata la gravidanza, qual è invece il rapporto con la famiglia d'origine. Esplorare tutto ciò lo aiuterà a prendere consapevolezza della situazione dai vari punti di vista, e anche, di conseguenza a vederne aspetti che sicuramente in questo momento non riesce a mettere a fuoco perchè confuso e intrigato nelle sue paure. Saluti.
Firenze
La Dott.ssa Irina Boscagli offre supporto psicologico anche online