Buongiorno, vi contatto per un problema all'interno della mia famiglia. Innanzitutto devo dire che la mia famiglia è composta da mia madre (60 anni), mia sorella minore (24 anni) ed io (25 anni), mio padre è deceduto dieci anni fa. Mia madre non accetta in alcun modo che le sue figlie siano indipendenti da lei nel prendere decisioni di ogni tipo, non solo non lo accetta ma addirittura la considera una gravissima offesa personale, alla quale risponde in modo oltremodo spropositato, minacciando di disconoscerci, minacciando ritorsioni sul cane (dice di volerlo mettere in canile), e soprattutto prospettando sempre conseguenze negative di quello che decidiamo di fare, il che rende molto insicura mia sorella, che quasi sempre si adatta a quanto preferisce mia madre, ed esaspera me, che non capisco quale sia il grave peccato che commetto. Addirittura si arrabbia se le dico che non serve che mi lavi e stiri le cose. Il conflitto è praticamente giornaliero, e non è diminuito purtroppo dal fatto che io sia andata a vivere da sola, perché abitando nella stessa città ci vediamo ogni giorno. Non riesco a capire come mai per lei sia così difficile non avere il controllo assoluto di quello che facciamo. Aggiungo anche che ritiene di avere sempre ragione, che io mi ricordi non si è mai scusata di vari insulti rivolti ai membri della famiglia. Le ha sempre dato fastidio il fatto che io abbia studiato più di lei, che addirittura pretende di aver ragione su questioni che riguardano il mio corso di studi. Solo negli ultimi anni mia madre ha ripreso gli parzialmente studi di scuola superiore, tra l'altro con l'incoraggiamento di entrambe noi figlie. Anche riguardo all'alimentazione si pone un problema, mia sorella che vive con lei è in sovrappeso e parte della responsabilità è da attribuire a mia madre, che per lei prepara piatti minuscoli mentre a mia sorella e agli ospiti dispensa porzioni enormi, tra l'altro a tavola non si mangia mai tutti la stessa pietanza, ma sempre due o tre cibi differenti perché mia madre mangia sempre un piatto diverso da quello che prepara per gli altri commensali. Penso che si senta inferiore e che si senta realizzata solo quando soddisfa i bisogni materiali dei suoi familiari, mi dispiace della situazione che però non credo si risolverà. Sto valutando seriamente di cambiare città e allontanarmi ancor di più, per quanto per me sia doloroso dover accettare che non c'è altra soluzione. Soprattutto mi pesa il fatto che non ci sia più una famiglia, e di non potermi rivolgere a lei per i problemi per i quali mi servirebbe aiuto e indirizzo, perché come si inizia un discorso e non concordo con lei sul minimo dettaglio capisco già come andrà a finire. Non tutti i giorni sono così conflittuali però non si respira mai un bel clima a casa. C'è qualcosa che potrei fare o dire per diminuire o risolvere il problema? Grazie in anticipo