Mia figlia mi rifiuta in sua presenza o dei familiari di lei

Vincenzo

Premetto che da cinque mesi non vivo più in casa con le mie figlie a causa di una separazione non voluta da me ma subita. Sono papà di due bambine una di 8 e l'altra di due anni compiuti 10 giorni dopo la mia uscita di casa forzata da mia moglie.
La bambina più piccola sta con piacere con me e, quando non c'è la mamma sono il suo punto di riferimento per tutto: qualsiasi cosa le venga chiesta di fare devo essere presente anche io, mi abbraccia forte e gioca con me divertendosi, etc.
Quando invece è con i nonni materni o con la mamma noto che la scena cambia completamente: quando la vado a prendere non mi accoglie bene e quando dobbiamo andare via spesso si mette a piangere. Se invece siamo a telefono tende a non voler parlare con me e non risponde alle mie domande.
Il rapporto con mia moglie è conflittuale (sono stato vittima di un brutto tradimento e di cattiverie di ogni genere da parte sua) e lei è molto abile a farsi adorare dalle figlie anche con stratagemmi di psicologia spicciola o sminuendo me (anche attraverso battutine all'apparenza innocenti). Stesso vale per i nonni materni che, avendo molto tempo a disposizione, passano con la bambina il tempo in cui lei non è con la madre/con me o a scuola.
Adoro entrambe le mie figlie e quando sono con loro cerco di non farle mancare niente cercando di esaudire i loro desideri pur non rinunciando a fare il padre e quindi a rimproverarle se è il caso.
Negli ultimi periodi ammetto di essere più nervoso a causa dei conflitti con la madre che pur essendo nel torto mi accusa di cose inesistenti forse per lenire il suo senso di colpa. Questo provoca il mio disappunto e annesse discussioni. Ciononostante non ho mai perso il sorriso con le mie figlie e la voglia di passarci il seppur poco tempo che mi è "concesso" insieme a loro.
So che devo liberarmi dal peso di un rapporto tossico con una persona immatura ed insoddisfatta che ha infranto tutti i miei progetti di vita familiare futura, ma questo è un percorso lungo e difficile che ho intrapreso e che credo di poter portare a termine.
Nel frattempo ho l'esigenza molto più immediata di voler gestire bene il rapporto con le mie figlie, specie quella più piccola che spesso (non sempre) manifesta un "rifiuto" nei miei confronti (la maggiore è invece sempre contenta di vedermi). Purtroppo questa situazione aggiunge altra sofferenza alla già grande sofferenza che deriva dal aver visto disgregata la propria famiglia che fino a qualche mese fa tutti invidiavano.
Grazie a chi vorrà dare il proprio contributo.

0 risposte degli esperti per questa domanda