Buongiorno mio figlio Davide di 7 anni da circa 1 mese e mezzo piange prima di andare a scuola e dice che gli manchiamo. Prima prendeva lo scuolabus e pensavamo fosse quello il problema, così abbiamo deciso di accompagnarlo direttamente noi e invece nulla é cambiato. É un bambino molto sensibile, piange e si emoziona spesso anche per cose che a noi adulti possono sembrare stupide. Lui fa la prima elementare, é bravissimo a scuola e non c'è nulla che non va in classe o a scuola. Non aveva mai pianto prima nemmeno quando andava all'asilo. Non capisco da cosa sia dipeso. É una fase passeggera che capita a molti bambini o c'è altro? Siamo una famiglia molto legata. Ha una sorellina di 2 anni, un papà e una mamma che lo amano infinitamente.
Quando un bambino manifesta una difficoltà nell'andare a scuola sicuramente sta vivendo un problema o a scuola o a casa non per questo vuol dire che i genitori sono poco attenti o che sono successe cose gravi semplicemente sta vivendo le frustrazioni che spesso avvengono quando il bambino si inserisce in un diverso contesto, e quello della scuola della scuola elementare lo è. Il passaggio alla prima elementare sicuramente un cambiamento importante: gli vengono richieste maggiori prestazioni e soprattutto gli viene richiesto di stare seduto di seguire regole un po' più rigide rispetto a quelle che seguiva all'asilo. Se ci sono fratelli più piccoli e sono diciamo abbastanza vicini come nascita è possibile che questo influisca sullo stato d'animo del bambino magari non ha influito fino all'asilo ma poi ha influisce nel passaggio alla prima per via della dell'aumento delle richieste da parte della scuola. Non dobbiamo sottovalutare questi aspetti . Forse dal punto di vista di un adulto non c'è nessun problema , ma per il mondo vista dal bambino è molto diverso.
Un consiglio che vi posso dare è sicuramente quello di parlare con le maestre e di farvi raccontare le nuove situazioni che il bambino vive in classe o chiedere a lui stesso come si trova con i suoi compagni che cosa succede a scuola è possibile che abbia vissuto una frustrazione.
Come anche possibile che abbia vissuto una frustrazione a casa se per caso la sorellina è stata male e ha avuto bisogno di più attenzioni da parte dei genitori, in un momento in cui lui ha vissuto una frustrazione a scuola e così via insomma vanno valutate le cose da più punti di vista.
Se non riuscite a ricostruire la coerenza del disagio del bambino andate a parlarne di persona con un collega della vostra città, saprà sicuramente aiutarvi.
Un cordiale saluto
dr. Patrizia Mattioli
Roma
La Dott.ssa Patrizia Mattioli offre supporto psicologico anche online
Gentile Giada, immagino e comprendo la sua preoccupazione. I bambini a volte passano delle fasi in cui è normale che l'entrata a scuola o l'inizio di attività dove non sono coinvolti i genitori possano produrre un ansia e paura del distacco dal contesto familiare. A sette anni il bimbo dovrebbe aver superato questa fase, magari sono emerse delle situazioni che al piccolo provocano disagio. Ci sarebbero tanti elementi da considerare, da ciò che accade a scuola, a come vive l'arrivo della sorellina etc. Un consiglio che posso offrire è quello di provare a parlare con il piccolo cercando di capire cosa gli provoca disagio e cosa è successo rispetto a quando andava a scuola tranquillamente. Delle volte semplicemente i bambini hanno bisogno di più attenzioni e questo è un modo chiaro di dimostrarlo. Rimango a disposizione per qualsiasi altro dubbio e le auguro il meglio.
Saluti, Dott.ssa Margherita Nobile
Buongiorno Giada,
comprendo la sua preoccupazione ma procediamo per passi.
Mi scrive che è da un mese e mezzo che Davide, bambino bravo e molto sensibile piange prima di andare a scuola . Come prima cosa le consiglio di parlare con gli insegnati per avere anche da parte loro un riscontro.
Attraverso l'osservazione può fare caso se questo comportamento "oppositivo"nei confronti della scuola si allarga anche in altri ambiti. Se durante il week end o le feste è più rilassato. Potrebbe essere una fase dovuta anche alla stanchezza dell'anno scolastico.
Attenda l'estate e se il comportamento persiste non esiti a contattarmi.
Cordiali saluti
Dott.ssa Giulia Marzolo
Roma
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Gentile Giada,
può capitare che i bambini attraversino una fase di rifiuto della scuola o di altri ambienti sociali perciò non è detto che sia il caso di preoccuparsi. E' possibile però che qualcosa effettivamente sia accaduto: un avvenimento che - come hai ben spiegato - potrebbe risultare insignificante agli occhi di un adulto ma essere comunque importante per lui, tanto da impedirgli di lasciarvi senza timore.
Sembra che il bambino stia vivendo un momento abbastanza intenso di "ansia da separazione", un disturbo che sopraggiunge quando, per qualche ragione, abbiamo motivo di temere che accada qualcosa di brutto alle persone che amiamo o che allontanandoci potremmo non ritrovare la situazione che abbiamo lasciato. Litigi a casa, un incidente sventato all'ultimo momento o una frase poco felice potrebbero aver innescato dentro di lui la paura di salutarvi perciò, se l'episodio non si risolve da solo nell'arco di poche settimane, potrebbe essere una buona idea parlarne con uno psicologo infantile. Non perché la situazione sia grave ma perché non arrivi a cronicizzarsi, abbassando ovviamente il suo livello di benessere e quello di tutta la vostra famiglia.
Vi auguro tutto il meglio e resto a disposizione per qualunque chiarimento,
Dott.ssa Giorgia Maimone
Salve,
Ho letto la sua domanda e le posso dire che può capitare che i bambini passando dalla materna alla scuola elementare possono attraversare un periodo di rifiuto davanti nuovi cambiamenti. L'aspetto che mi ha colpito però che suo figlio ha 7 anni e se non sbaglio dovrebbe essere già il secondo anno che frequenta la stessa classe e stessa scuola.
E' possibile che qualcosa effettivamente sia accaduto e bisogna capire se qualcosa è avvenuto nella scuola o magari in altri contesti familiari o sociali
Ad esempio se fosse nella sua scuola o in classe con i suoi compagni sarebbe opportuno parlare con gli insegnanti e sapere se hanno potuto osservare qualcosa di diverso e/o come si comporta suo figlio a scuola durante le lezioni e durante i momenti ricreativi.
È importante valutare inoltre se invece il disagio del bambino è dovuto per qualche ragione ad un particolare evento o situazione avvenuto nella vostra famiglia che l'ha colpito in modo significativo generando in lui timori e paure al momento della separazione es. Ha assistito ad un litigio con suo marito dove ha ascoltato parole che hanno potuto generare in lui paure.
Purtroppo elementi da lei forniti sono pochi per poterle rispondere sul perchè suo figlio pianga dinanzi questa situazione in quanto potrebbero esserci diverse motivazioni.
Le consiglio in primis di provare a dialogare con suo figlio, a tranquillizzarlo su ogni aspetto in primis che si può fidare di lei e di aiutarlo a confidarsi indipendentemente da ciò che dirà. Fargli arrivare il messaggio che non è solo ma ci siete voi con lui e ci sarete sempre. Aiutatelo ad aprirsi ed a confidarsi i suoi timori.
Le consiglio poi di parlare con gli insegnanti di suo figlio, successivamente rivolgersi ad un professionista per poter valutare adeguatamente la problematica.
Resto a disposizione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Chiara Ilardi
Roma
La Dott.ssa Chiara Ilardi offre supporto psicologico anche online