Ho 42 anni che compirò a Dicembre. Ho già due gemelli diversi di quasi 12anni. Mi sono sposata il 12 Dicembre 2023 dopo 13anni di convivenza, da 3settimane ho scoperto di essere nuovamente incinta. Mio marito non lo vuole un altro figlio, e ancora rimasto traumatizzato e rivive il trauma con i gemelli di 12anni fa. Parto prematuro, ospedali, terapia intensiva ect. Premetto che io ho dei problemi con la salute. Obesità patologica, reflusso gastroesofageo dove dovrò rifare una correzione del intervento del 2007, asma bronchiale asmatica, fibroma e le cisti al utero scoperte da poco. E vero che abbiamo molte difficoltà economiche, ed io visite su visite.. Ma non riesco a comprendere perché un uomo non accetti un altro figlio, piangendo che non è pronto non lo vuole, che non abbiamo più età, usa ricatti morali tipo: dovrai smettere di lavorare. Dovremmo vendere la macchina perché io da solo non potrò affrontare le spese.. E così via.. Parla dell' aborto con una semplicità, superficialita che mi mette paura.. Io ho l'anima spezzata in due su certe cose ha ragione, su altre non vede mio punto di vista, il dolore che proverò, è i sensi di colpa.. Mi rendo conto che in questo momento lui non è in grado di starmi vicino né sostenermi.. Qui non si tratta di una cisti, ma di un figlio creato per errore.. Nel mentre dell' atto io gli dissi sei sicuro di quello che fai? Risposta se capita, sarà un figlio fatto nel matrimonio non più nel peccato come con i Gemelli... Sono molto arrabbiata e delusa da un uomo di 43anni che ora pensa a togliere il problema senza rendersi conto della mia sofferenza, confusione. Non smetto di pensare e piangere.. Nascondo tutto ai miei figli. Ovviamente lui non vuole che io lo dica a nessuno...
Salve, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
Roma
Il Dott. Francesco Damiano Logiudice offre supporto psicologico anche online
Carissima,
comprendo bene il suo dolore. Non è facile rinunciare a un figlio, soprattutto se veniamo costrette dalla persona che amiamo.
Penso che suo marito sia semplicemente molto spaventato e con il supporto di una persona competente si potrebbe rassicurare. Avete pensato a un consulto in coppia? Vi siete già rivolti a uno psicologo?
Entrambi avete buone ragioni, ma sono ragioni che divergono. La posta in gioco è molto importante. Non rischierei di rovinare il matrimonio ma chiederei aiuto a uno specialista competente così che possiate giungere a un accordo.
In ogni caso suo marito non può costringerla ad abortire, ma, scegliendo senza il suo consenso, lei rischia di aprire una crisi grave.
Non perda tempo e si rivolga subito a un terapeuta.
Le auguro con tutto il cuore che la situazione si risolva serenamente.
I migliori saluti
Dr.ssa Maria Laura Laurenti
Padova
La Dott.ssa Maria Laura Laurenti offre supporto psicologico anche online