Buongiorno, mi chiamo Kate e sono una ragazza di 21 anni.
Questo è un problema che non mi riguarda direttamente, ma mi coinvolge da vicino.
Sto scrivendo questa domanda anche perché ho bisogno di sfogarmi un pochino.
In casa sono io che mi occupo di informatica, visto che i miei genitori non se ne intendono parecchio di social o computer. Perciò sono io che tengo memorizzate tutte le password di ogni loro account.
Mio padre si è sempre affidato a me per le cose burocratiche.
Una settimana fa mi chiese la sua password della sua email, il che mi risultò un pò sospetto. Non si era mai interessato a sapere quali fossero le sue credenziali, come mai questo cambiamento?
Nonostante il mio sospetto scrissi la sua password su un foglietto, in fondo in fondo era la sua email.
Quando poi mi chiese alcune cose più tecniche, cominciai a scaldarmi.
Andai sulla sua email e... si era iscritto su un sito d'incontri per over 50. Io ci rimasi di stucco.
Le cose con mia madre non sono mai andate benissimo ma arrivare ad iscriversi in siti del genere non credevo assolutamente che ne fosse capace. Da quel giorno presi completamente le distanze fino ad addirittura ad non parlargli, più per delusione che per rabbia,
La cosa peggiore è che non se rende conto, crede semplicemente che il mio comportamento sia dovuto a qualche mio malumore che si sta rivestendo su di lui.
Mi fa le prediche in continuazione, come io stessi sbagliando.
Mi dispiace dirlo ma ha perso tutto il mio rispetto e sinceramente non so neanche come gestire tutta questa storia. Mio fratello mi chiede in continuazione il motivo del mio comportamento, ma essendo più piccolo di me non voglio crearli questo dispiacere dicendoli la verità.
Credo che la cosa peggiore sia stata che in pratica sono stata io ad aiutarlo. Sono stata io a dargli la password e sono stata io ad aiutarlo, nonostante avessi questi timori che poi si sono rilevati poi fondati. Sono diventata la sua complice, e credo che sia la cosa che mi faccia più male.
Non riesco a dormire bene e non so neanche se dovrei dirlo a mia madre.
Io in parte capisco le sue motivazioni, ma allo stesso tempo provo tanto rancore verso di lui che non so più come comportarmi.
Buongiorno Kate, capisco il suo sentirsi delusa e desolata da questa "scoperta"di suo padre . Quello che percepisco però è il suo coinvolgimento come troppo intenso. Forse proprio per aver aiutato suo padre con i mezzi tecnologici è portata a sentirsi in qualche modo responsabile anche lei per questo. Provi a fare un passo indietro. Se suo padre ha scelto per il momento di consultare questo sito, è lui ad avere una piena responsabilità della sua scelta, giusto? E se eventualmente stesse vivendo un momento di crisi con sua moglie (sua madre), sarebbe un problema loro della coppia, casomai passeggero, una crisi momentanea. Ed allora provi a sentirsi meno in colpa e magari più decisa a parlare un po' con suo padre, verbalizzando a lui il suo motivo di delusione o risentimento. Sarebbe legittimo essere un po' delusi no? Almeno suo padre sa che lei è a conoscenza, e può se vuole affrontare questa realtà. Ma cmq lei ha tutto il diritto di non stare male più di tanto, poiché non si sono verificato danni così importanti. Ha soprattutto perso l'idea del rapporto sereno verso la coppia genitoriale. Auguri per tutto.
Dr. Cameriero Vittorio
Cara Kate,
Parla con tuo padre, assicurandoti che nessuno vi senta.
Esprimigli il tuo dolore, non la tua rabbia!, per aver visto quello che hai visto e per il fatto che questa cosa ti manda in confusione, fino a sentire di dover proteggere tu la mamma, in una inversione di ruoli a cui non eri ancora preparata.
Lascia che lui ti risponda, che riprenda il suo posto di padre e che ti insegni che tutti gli esseri umani sono fallibili. Potreste non trovare un equilibrio subito, potreste doverne parlare più volte. Chiedi, cerca di capire, cerca di imparare da ciò che fa tuo padre e anche da ciò che tua madre può aver o non aver fatto per contribuire a questa cosa.
Insomma, ti sto suggerendo di essere saggia! E se non ci riuscirai ... pazienza. E' importante imparare che non siamo sempre all'altezza .... e non possiamo controllare tutto.
Ti mando una carezza.
Gent. KAte,
innanzi tutto si sta caricando di responsabilità non sue e soprattutto sembrerebbe che si siano invertiti i ruoli tra padre e figlia, suopadre non è un bambino e lei non deve sentirsi responsabile delle sue azioni, chiedere o delegare alla figlia la cura delle proprie credenziali personali appare un 'ingenuità, come "ingenuo" sembra essere il suo sottovalutare che , se la figlia ne è la detentrice, i suoi dati ma anche le sue azioni potrebbero essere "viste" o controllate!. Si sta caricando di pesi non suoi, se vuole sboccare la situazione potrebbe dire a suo padre che si tenga e si gestisca i suoi account dato che "involontariamente" lei stessa è venuta a conoscenza di aspetti provati e intimi, che al di là dei giudizi, prima di tutto dovrebbe essere argomenti che gli adulti si gestiscono autonomamente.
cerchi di liberarsi di tale segreto
Cordiali saluti
Mila sanna
psicoterapeuta Psicosomatica