Buonasera, sono il padre di due bambine, di 9 e 7 anni, molto vivaci. Con mia moglie stiamo continuamente a ricordare le regole fondamentali dell'educazione e del rispetto delle persone, ma mi ignorano completamente, purtroppo/per fortuna siamo aiutati giornalmente dai nonni che spesso non sono allineati alle nostre indicazioni. Sono esasperato al punto da trattenermi il più possibile in ufficio e di evitare di uscire con loro per la vergogna che provo nel vedere il loro comportamento. Non riesco ad individuare un loro comportamento che mi consenta di gratificarle senza continuamente umiliarle e riprienderle con inutili paternali che non hanno più nessuna influenza. Questa situazione sta danneggiando anche il rapporto con mia moglie.
Buongiorno gentile Diego , Oscar wilde sosteneva che le strade per l'inferno sono lastricate di buone intenzioni.
Nel suo caso come in molti altri che ho avuto modo di vedere nella mia esperienza clinica sembrerebbe che lei abbia utilizzato esattamente ciò che le "ricette delle nonne "hanno sempre indicato per i bambini, ( rimproveri , ecc) con i migliori intenti ma senza alcun risultato se non quello di peggiorare la situazione e portandola addirittura a adoperare la soluzione dell'evitare di uscire con loro per paura del giudizio della gente.
Per quanto lei ci descrive si trova già in una condizione di ostaggio dalla questione dal quale non solo dipende l'educazione dei suoi figli ma bensi' anche il rapporto con sua moglie e le rispettive famiglie di origine che insieme a lei partecipano a pieno titolo alla gestione e alle cure delle piccole . Il mio consiglio e ' quello di farvi seguire da un professionista del settore che possa aiutare voi genitori a destrutturare i sistemi educativi che non risultano utili e funzionali per un'armonia familiare .
Spero di esserle stata di aiuto.
Cordiali saluti
Buongiorno Diego,
di solito non rispondo alle domande di questo sito (mi ci iscrissi tempo fa nell'atto di promuovermi ma non ho mai creduto servisse a qualcosa, nè a me nè alle persone che chiedono aiuto e sostegno) Comunque, lo faccio ora poichè la sua testimonianza mi tocca particolarmente, mettendomi nei suoi panni ho sentito una solitudine fortissima. Quello che posso dirle, confidando adesso (appunto) che possa servire a qualcosa (e se non altro ad avere una fugace relazione che possa scaldare) è che nulla è perduto, giammai. Verrebbe da chiederLe come è il rapporto con sua moglie, come è nato, come sono arrivate le bambine, che tipo di relazione con loro avete insieme. Sà, da qualche parte inconsapevolmente si è venuto a moltiplicare il seme di un territorio così difficile ora per Lei, avere la pazienza, la determinazione e la Volontà soprattutto di osservare le varie sfaccettature delle Vostre esperienze, le sfumature emotive e i sentimenti è la cura che il sistema chiede. Ogni cosa a cui si resiste persiste, l'osservazione senza giudizio permette invece il dissolvere degli intoppi. Ma osservare senza giudizio è difficile..nonostante osservare sembri la cosa più semplice di questo mondo (è in definitiva lo deve essere) risulta la cosa minata da quella più presente, il giudizio.. quello rivolto a noi stessi inconsapoevolmente per esempio e proprio poichè inconsapevolmente proiettato all'esterno. Per questo Le consiglio di chiedere un aiuto più corposo (nonostante ho il piacere adesso di scaldarmi io per primo scrivendo), un aiuto magari ad un pedagogista ma senza eliminare invece la possibilità di andare direttamente più a fondo attraverso una psicoterapia. Rimango a disposizione per questo a Pisa e provincia ma posso anche, sempre che voglia ovviamente, consigliarle qualcuno su Livorno (mi sembra di capire che quella è la sua zona). Buona Vita e Forza :)
Salve, capisco il disagio che sta vivendo, ma la situazione è sempre stata così? ci sono stati dei cambiamenti nella vostra routine quotidiana?
Le regole che diamo ai bambini è importante che siano poche e chiare, ma soprattutto condivise, da tutte le persone che si prendono cura dei bambini, quindi anche anche dai nonni, perchè se i bambini capiscono che una regola vale in un posto mentre nell'altro no, poi generalizzano squalificandola.
La scuola cosa dice? perchè sarebbe molto importante capire se tale comportamento che lei definisce "vivace" avviene anche nel contesto scolastico.
Ci sarebbe bisogno di approfondire queste aspetti, per poi poter mettere in atto un intervento mirato!
Resto a disposizione qualora volesse.
Cordialmente
buon pomeriggio, alle volte può essere utile iniziare a farci delle domande su quello che succede e su come ci sentiamo noi quando stiamo insieme ai nostri figli. attraverso di loro riviviamo vecchie dinamiche che caratterizzavano la nostra famiglia di origine, i rapporti con nostra madre e con nostro padre. cosa ci crea tensione nei momenti in cui siamo insieme? i bambini inconsapevolmente sono in grado di innescare conflitti su aspetti su cui noi stessi siamo più sensibili proprio per attirare l'attenzione, per provocare. prestiamo attenzione ai figli/e quando sono tranquilli e ricercano il nostro affetto? riusciamo a dedicare uno spazio alle bambine quando siamo in casa condividendo degli interessi insieme e svolgendo delle attività stimolanti anche per loro oltre che per noi (la passione si può anche trasmettere)? ci divertiamo quando stiamo insieme o sentiamo per lo più stanchezza e affaticamento? stabilire dei rituali, dare delle abitudini nella vita familiare che scandisca i momenti, i comportamenti è importante, come è importante gratificare, dire no e tollerare che la “proibizione“, l'ammonimento dia fastidio. i limiti, anche se faticoso, li pongono i genitori perchè i bambini autonomamente non ce la possono fare, ma devono “introiettare“ le regole attraverso l'osservazione dei comportamenti dei genitori (modelli)e attraverso il confronto quotidiano. è molto importante anche che noi genitori trasmettiamo messaggi coerenti. non sempre condividiamo l'opinione di nostro marito o nostra moglie, però davanti alle bambine sarebbe importante arrivare con una idea più o meno condivisa, altrimenti rischiamo di disconfermare il nostro compagno o compagna e confondere i piccoli che non sanno più cosa ascoltare e contro chi andare. comunque il “lavoro“ dei genitori è molto faticoso e altrettanto gratificante, penso.
Bologna
La Dott.ssa Giovanna Canziani offre supporto psicologico anche online
Carissimo Diego,
purtroppo fare il genitore non è mai stato semplice. Tuttavia, mi sembra capire che la situazione ha assunto caratteristiche di insopportabilità e frustrazione. L'età delle Sue due bambine è peraltro molto significativa nella situazione che descrive e comprendo perfettamente quanto possano diventare irritanti certi comportanti. Ritengo sia importante per Lei e Sua moglie poter recuperare una dimensione di coppia coniugale e genitoriale che restituisca a tutti e quattro un assetto familiare più sereno.
Malgrado esistano varie tipologie di gruppi fatti apposta per genitori in difficoltà, personalmente Le consiglierei di rivolgersi ad un collega esperto in età evolutiva ovvero un familiarista che saranno certamente in grado di focalizzare cosa è accaduto, cosa è disfunzionale e di aiutarvi a ritrovare la serenità che tutti voi meritate.
Non attenda oltre!
Se posso esserLe ulteriormente utile, non esiti a contattarmi.
Gentile Signore,
Generalmente quando nei bambini si manifestano comportamento agitati, di non facile gestione, quello che manca e' il contenimento dei genitori. Per contenimento intendo regole chiare e una buona capacita di gestione da parte del genitore dello stress e talora della rabbia che i bambini possono provocare. Quando queste capacita' vengono a mancare il bambino, così come un alleanza educativa dei genitori, il piccolo sente di potersi comportare come vuole. Mi chiedo, inoltre, se questi nonni non abbiamo interferito sulla vostra relazione di coppia entrando metaforicamente nel " letto coniugale" , inficiando la relazione intima tra lei e sua moglie.
Sarebbe utile una consulenza familiare probabilmente seguita da una terapia di coppia.
salve,
a volte non riuscire a gestire i propri figli da forti sensazioni di impotenza e frustrazione.
se posso suggerirle metodi psico-educativi per banbini in età scolare possono essere senza dubbio efficaci.
bisogna cominciare a formalizzare le regole della casa, poche e chiare, è bene che la famiglia faccia ciò e poi le condiida ai bambini ma anche ai nonni. se vuole può contattarmi privatamente e posso supportarla nella gestione.
Buon giorno Diego,
non è chiaro come si comportino le sue bambine "molto vivaci" potrebbe significare molte cose, da semplici capricci a disturbi della condotta. In primo luogo credo che, se i nonni passano molto tempo con le bambine ci debba essere una coerenza nelle regole, altrimenti si crea confusione e margini per i comportamenti che lei non accetta. Quindi cerchi di fare chiarezza con i nonni sulle regole e i premi/punizioni da adottare con le bambine.
La frase "provo vergogna a vedere i loro comportamenti" è piena di sofferenza e anche giudizio, provi a ritagliare dei momenti di relax sia da solo con sua moglie, sia con le figlie organizzando un'uscita che possa coinvolgerle ed interesserarle.
Se la situazione non dovesse migliorare, le consiglio di chiedere una consulenza.
cordiali saluti,
Pisa
La Dott.ssa Monica Palla offre supporto psicologico anche online
Buongiorno Diego,
rispondo con un pò di ritardo al suo messaggio.
Onestamente mi pare che abbiate bisogno di un aiuto con le bambine. Rivolgetevi ad un consultorio familiare magari o ad uno psicoterapeuta privato (che sia però specializzato o comunque abbia esperienza con l'età evolutiva e la genitorialità), per comprendere meglio alcuni elementi del vostro rapporto con le vostre figlie. Probabilmente ciò che vi manca sono proprio gli elementi su cui ragionare, sembra infatti che più che altro vi muviate sulla spinta dell'emotività, come si evince dal suo messaggio (la vergogna, la rabbia, l'umiliazione inflitta...)
I genitori in difficoltà come voi spesso si sentono aiutati quando riescono a rendersi maggiormente conto delle loro azioni e delle conseguenze che queste hanno sui comportamenti dei loro figli. Penso che la fuga (restare un pò di più in ufficio) non sia il modo migliore per approcciarsi al problema, forse sarebbe meglio cercare in sua moglie una valida alleata (parlando del disagio che provate entrambi), per prendere in mano la situazione e rivolgersi a dei professionisti che possano supportarvi come genitori.