Comportamento figlia dopo 1 anno di separazione

Roberta

Buonasera, mi sono separata da circa 1 anno, ho due bambini che hanno 5 e quasi 8 anni. La separazione è stata vissuta, per quanto possibile, in maniera serena, non ci sono state crisi, regressioni ne problemi a scuola. Ora, dopo 1 anno iniziano le fatiche soprattutto da parte della figlia più grande, io e lei abbiamo sempre avuto un rapporto molto stretto. la sera prima del giorno del cambio tra me e suo padre piange, si sente triste, mi dice che per lei è difficile stare senza di me. Io la consolo cercando però di non accentuare la fatica del distacco, le dico che è normale sentirsi tristi ma che poi so che passerà due bei giorni col padre. In realtà non so cosa dirle e come aiutarla, mi piange il cuore vederla così. Come posso aiutarla?

7 risposte degli esperti per questa domanda

Gentile Roberta,

è una fase tipica dei bimbi di genitori separati. Da quanto leggo però mi sembra di capire che la separazione si è svolta in una modalità rosea e senza troppa rabbia tra lei e il suo ex marito. 

Come sta già facendo normalizzi la tristezza di sua figlia, le dica che anche a lei mancherà ma che è giusto che lei possa vedere e stare sia con mamma sia con papà. Piuttosto quando è con un genitore le si può lasciare la possibilità di scrivere dal vostro cellulare all'altra persona, si potrebbe anche valutare una buona notte con videochiamata e magari trovare anche un vostro oggetto "portafortuna" da portare sempre con sè quando non siete insieme. 

Papà come si comporta con loro? Avete cercato di mantenere dei ritmi stabili e abbastanza simili nelle vostre famiglie?

Lei le faccia anche vedere che lei c'è e ci sarà, che sia quando è con lei o con papà voi comunque per loro ci sarete sempre e come mi sembra che state già facendo cercate di essere sereni quando vi date il cambio e farvi vedere collaborativi per mostrare loro che sì l'amore può finire ma che genitori una volta che lo si diventa si rimane. 

Le consiglio la lettura di questo mio articolo: https://www.psicoterapiacioccatorino.it/lutto-separazione-e-abbandono-nei-bambini/

Se la sua difficoltà dovesse continuare le consiglio di valutare anche un supporto psicologico dove esseree accompagnata, ascoltata e supportata in questa fase educativa più delicata.

Resto disponibile per informazioni, domande aggiuntive o eventuale consulenza.

Le auguro di trovare presto una soluzione al suo problema.

Cordialmente

Dott.ssa Federica Ciocca

Psicologa e psicoterapeuta

Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online

Dott.ssa Federica Ciocca

Dott.ssa Federica Ciocca

Torino

La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online

Gentile Roberta,

per quanto un bambino possa essere adattabile e vivere "serenamente" la separazione dei genitori, tale evento è sempre fonte di un certo grado di destabilizzazione.

Proviamo a metterci nei loro panni: da un giorno all'altro devono frequentare i genitori separatamente, trascorrere parte della settimana, o delle vacanze, con l'uno o con l'altro, abituarsi a una nuova casa e ad una nuova routine, continuando a portare avanti gli impegni (scuola, sport, corsi..). In qualche caso i genitori trovano nuovi partner e arrivano nuovi fratelli o sorelle. È comprensibile che sentano la fatica dei distacchi ripetuti, del riadattamento continuo, anche se i genitori sono entrambi amorevoli e se i rapporti sono gestiti al meglio, come sembra che stiate facendo voi.

Il fatto che la fatica stia venendo fuori "alla distanza" non è così inconsueto: innanzitutto la bimba sta crescendo e maturando nuove consapevolezze e nuovi bisogni, inoltre i bambini, a volte, coltivano l'illusione che tutto torni come prima e, quando si rendono conto che non è così provano delusione (ovviamente è solo un'ipotesi, non so se sia il caso di sua figlia). 

Detto questo, trovo che lei faccia molto bene ad accogliere il pianto della bambina e a consolarla, ma non deve preoccuparsi di "accentuare la fatica del distacco": sentire che la mamma è in sintonia con lei e la comprende profondamente è una cosa importante. 

Sì potrebbero cercare delle strategie pratiche per alleggerire il peso della lontananza, ad esempio con dei bigliettini, un suo oggetto da portare con sé, qualche piccolo rituale da inventare insieme e che diventi solo vostro. 

Questi sono solo alcuni spunti, se volesse approfondire il discorso può riscriverci, oppure può contattarmi privatamente. 

Cordiali saluti 

Buonasera Roberta

Ogni bambino elabora il dispiacere a suo modo e con i suoi tempi. Lei sta facendo la cosa giusta: vedere il papà è giustissimo e spronarla a vederlo, altrettanto! Immagino che le "pianga il cuore", ma rassicurarla e dirle che starà bene è giusto. Il verbale deve essere, però, accompagnato dal "non verbale", quindi da una rassicurazione che viene espressa anche attraverso i gesti. Se dovesse continuare a percepire sofferenza nella sua bimba, si faccia aiutare da uno specialista che possa indirizzarla e supportarla in questo momento. Senza escludere che, anche la sua bimba possa avere necessità. Ma penso sia importante, prima, avere un'idea definita di come gestire l'emotività della sua bimba, attraverso le sue rassicurazioni e i suoi gesti.

Auguro buona fortuna

Dott.ssa Elisa Danza 

Gentile Roberta,

I nostri figli sono soprattutto figli della relazione tra i genitori e una separazione, se pur decisa con razionalità, è sempre destabilizzante per i bambini. 

A mio avviso, andrebbe approfondito il disagio che esprime sua figlia, insieme a uno/una psicoterapeuta formato/a in problematiche dell'infanzia o, ancora meglio, in psicoterapia sistemico-relazionale.

Intanto lei accolga questa sofferenza e ne parli con il padre per capire come muovervi nel rispetto dei bisogni che la bambina sta esprimendo.

Spero che vi rasserenerete presto.

Un saluto cordiale,

Dott.ssa Verusca Giuntini

Credo che tu le stia dando già delle risposte molto sagge. Accogli la sua tristezza e le dai fiducia. La sostieni nel suo rapporto con il padre valorizzandolo. Tutto questo è positivo. È naturale che prima o poi emerga qualche momento di crisi ed il fatto che tua figlia riesca a parlartene è molto positivo perché ti permette di aiutarla. Tu prova a pensare che per elaborare una separazione è necessario anche passare attraverso la tristezza che essa genera, ma se espressa e condivisa può essere superata.

Dott.ssa Monica Italiano

Dott.ssa Monica Italiano

Dott.ssa Monica Italiano

Cuneo

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Gentile Roberta,

è normale che sua figlia senta il dolore della separazione a distanza di un anno dall’evento vero e proprio.

Spesso i bambini come anche gli adulti, tendono nei primi periodi a negare che l’evento doloroso sia accaduto.

Ora dopo un anno, e la situazione è diventata stabile e sua figlia ne è consapevole, esprime il dolore per la separazione.

Tuttavia nei casi di separazione è molto difficile comprendere il vero significato di alcuni comportamenti, perché sono molte le emozioni in gioco.

Una di queste è che i figli possono comportarsi come pensano che farebbe piacere all’altro genitore.

Glielo dico in base alla mia esperienza come consulente per il giudice nelle separazioni.

Provi a capire da dove proviene il dolore di sua figlia quando deve lasciare la mamma. Se fosse legato alla perdita della coppia genitoriale senza altri motivi può rassicurala suggerendo, ad esempio, di farle un disegno o una lettera per lei quando è dal papà e sente la nostalgia.

Un augurio Giordana Milani

Dott.ssa Giordana Milani

Dott.ssa Giordana Milani

Biella

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I bambini sono come spugne. Assimilano tutto ciò che succede in casa fino poi a non riuscire a trattenere.

Probabilmente è proprio in questo periodo, ad un anno dalla separazione che sua figlia, ora più grandicella sta iniziando ad esternare le sue difficoltà. Anche se una separazione avviene in maniera non conflittuale, i figli vivono il distacco e in un certo senso si alleano con uno dei genitori.  

Continui a supportare sua figlia e a mettere in luce i bei momenti che trascorrerà con il padre. Crei la certezza nella piccola che lei ci sarà sempre e le vorrà sempre bene anche quando trascorre del tempo in il padre.

Se nota che questo comportamento rimane costante o peggiora non esiti a fissare una consulenza familiare.

Cordiali saluti dottoressa Stefania Pelosi 

- Est Emozioni nello spazio e nel tempo -

Dott.ssa Stefania Pelosi

Dott.ssa Stefania Pelosi

Napoli

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