Con mia moglie è finita. Lei e le mie figlie non accettano che ci separiamo

uriati

Salve. Mia moglie non vuole fare più l'amore, lei mi dice che non sente più stimoli, non ha più desiderio sessuale. Siamo sposati da oltre 20 anni prima facevamo solo sesso senza preliminari perchè abbiamo due figli di cui una ha dormito con me fino all'età di 12 anni. da circa sette anni non lo facciamo più dopo che lei mi disse che non poteva più darmi quello che io desideravo e che era meglio che mi carcavo un'altra donna. Dopo un anno di visite da psicologi per cercare di salvare il matrimonio mi sono accorto che lei si vedeva con una persona del paese. da quel momento sono scattati violenti litigi non ci siamo separati per motivi economici perchè lei non lavora ed io devo pagare il mutuo della casa. Dopo questo periodo lei è andata in depressione con sensi di colpa, mentre io mi sono dedicato ad altre donne. Parlando con il suo psicologo sono venuto a conoscenza che lei non mi riconosce come l'uomo da avere un rapporto sessuale, perchè una cosa è farlo con la passione e l'innamoramento e una cosa è farlo automaticamente. Adesso lei non si fà toccere neanche con un dito, io mi sono stancato di andare con altre donne perchè quando vengono a sapere che non sono reperibile sempre intuiscono che sono già impegnato e mi allontanano. adesso con due figlie di 26 e 23 anni che vivono con noi ho la responsabilità di mandare avanti tutte le spese di casa e poi non accettano che ci separiamo. adesso lei non vuole separarsi, mi dice che tante coppie vivono come noi. Tutte le persone alle quali ho chiesto un consiglio: mio suocero, mio padre, le cognate e cognati, tutti mi hanno consigliato di farmi un'amante e di tirare avanti. Questa situazione mi crea insonnia e stress e ho una rabbia dentro che a volte desidero di picchiarla. Ciononostante se lei decidesse di curarsi (se c'è qualcosa da curare) io tornerei ad essere sereno, perchè in fondo gli voglio ancora bene.

12 risposte degli esperti per questa domanda

Ho letto con attenzione la sua richiesta e sembra dire che vive con rabbia e impotenza una situazione dove lei aspetta passivamente che le cose cambino. Aspetta che sua moglie guarisca e torni ad amarla. Aspetta che le sue figlie accettino la separazione. Aspetta che tutto si aggiusti. Nel frattempo la rabbia e la passivita' la divora dentro. Le spese certo, sono un elemento che vi tiene insieme. Nel frattempo pero' vive senza un progetto affettivo. Ha altre donne ma non ha nessuna relazione. Prova rabbia verso le donne e a stento si trattiene da usare violenza su sua moglie. Penso che dovrebbe decidersi a prendere delle decisioni, per se stesso. Non puo' "tirare a campare", ma puntare ad avere una vita soddisfacente. Vada da uno psicoterapeuta per capire cosa desidera, per fissare nuovi obbiettivi e guardare ai suoi problemi in maniera nuova. Cordiali saluti
Buongiorno, ritengo che la situazione che lei e sua moglie avete tenuto in piedi finora non debba protrarsi in quanto continuerebbe a generare in tutti un profondo malessere, impedendovi di costruire, ciascuno come potrà, un futuro più sereno. Le finzioni, le situazioni "come se" sono solo fonte di sofferenza; dopo tanti anni, il vostro rapporto è consunto e tenuto in piedi solo da convenzioni e necessità. Le sue figlie sono ormai adulte e dovrebbero essere aiutate a capire che mistificare la realtà non significa averla come si vorrebbe, ma rappresenta solo un inganno. Non credo che sua moglie debba essere curata; non si guarisce da un amore finito. Lei, dal canto suo, ha diritto a ricostruirsi una vita affettiva; è terribile la risposta che le hanno dato di farsi un'amante e tirare avanti così. L'autenticità della sua vita dove starebbe? Ritengo che debba essere lei a farsi aiutare a prendere una decisione sana per tutti. Cerchi un bravo psicoterapeuta che l'accompagni in questo percorso e cerchi di ricominciare a vivere. Auguri
Dott.ssa Gloria Monti

Dott.ssa Gloria Monti

Forlì-Cesena

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Gentile utente, è impossibile con le poche informazioni che ci ha dato, capire qualcosa di più dei motivi che vi hanno portato ad allontanarvi. Dallo psicologo è andata solo sua moglie o anche lei? Sarebbe opportuno anzitutto uno psicologo psicoterapeuta; inoltre tenga presente che molto spesso i problemi di coppia non si risolvono se dallo psicologo ci va un solo coniuge. La coppia infatti è più della somma di due individui, è un'unità poichè i legami all'interno sono molto forti e c'è perciò una fortissima interdipendenza tra i coniugi. Per questo motivo seguire un solo coniuge spesso non porta risultati. Le consiglio pertanto di farvi seguire entrambi e se questo è già avvenuto, di cambiare professionista. cordiali saluti
Dott.ssa Valentina Sciubba

Dott.ssa Valentina Sciubba

Roma

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ho letto la tua mail da quello che ho capito c'è chiaramente un problema di coppia, penso che continuare così non si fa altro che accumulare rabbia e rancori, ti consiglio di rivolgerti ad un terapeuta spacialistico di te rapia di coppia e vedere come va...
Gentile utente, la sua lettera offre molti spunti su cui riflettere. È, innanzitutto, abbastanza chiaro che tra lei e sua moglie si è rotto qualcosa già da molto tempo. Il fatto che sua moglie consideri il sesso fatto con lei come qualcosa di automatico e non dettato dalla passione e dall’amore, il fatto che abbia avuto una relazione con un altro uomo e il fatto che adesso le proponga di restare insieme perché tanto “molte coppie vivono così”, credo che siano segnali inequivocabili del profondo malessere che vive la vostra relazione. Non mi è chiaro, tuttavia, quale sia il suo principale disagio, se quello di vivere accanto ad una donna che non si fa “toccare”, o quello di vivere accanto ad una donna che non la ama più. Nel primo caso, l’ipotesi dell’amante potrebbe anche funzionare (lo dico in senso ironico, naturalmente), ma nel secondo la questione è molto più complessa. Da un lato posso comprendere la sua preoccupazione per le figlie e per gli aspetti economici della sua situazione familiare, però è anche vero che se antepone sempre le esigenze degli altri alle sue il rischio è che un giorno la situazione possa sfuggirle pericolosamente di mano (l’insonnia, lo stress, la rabbia verso sua moglie). Lei conclude la lettera domandandosi se c’è qualcosa da curare in sua moglie; non so se si tratta di curare, ma di certo sua moglie ha preso una posizione sul da farsi, già da molto tempo. Io penso che lei, invece, possa pensare a fare qualche colloquio con un psicologo per mettere meglio a fuoco la sua situazione e soprattutto per evitare spiacevoli conseguenze per il futuro. La saluto cordialmente.
Dott. Giovanni Romito

Dott. Giovanni Romito

Benevento

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Signor Uriati, mi sembra di intuire che il Suo matrimonio è ormai finito ma Sua moglie vuole continuare a vivere con Lei come una sorella!! Capisco perfettamente la Sua insonnia, il Suo stress e la Sua rabbia!! Queste sono situazioni che danneggiano l’equilibrio psico-fisico, rendono molto fragili le relazioni e - se protratte nel tempo - possono procurare complicazioni deleterie nella vita familiare quotidiana. Pertanto Le consiglio di non proseguire in questo ‘status quo’ precario e molto pericoloso per un sereno equilibrio di tutti. Non credo che Sua moglie abbia bisogno di una psicoterapia che la conduca ad un nuovo innamoramento e/o amore passionale verso di Lei. Purtroppo quando certi sentimenti scadono è molto difficile che si riacquisiscano. Le suggerisco, invece, di parlare fermamente con Sua moglie e le figlie per trovare insieme una soluzione definitiva, che in concreto dovrebbe essere una separazione coniugale consensuale. Le figlie sono ormai grandi e dovrebbero essere emotivamente in grado di comprendere ed accettare una separazione genitoriale, anche se a parole la possono negare. Per quanto riguarda l’aspetto economico che può essere di impedimento all’ eventuale separazione, purtroppo non ho elementi sufficienti per poterLe rispondere, ma sono certa che se proverà a cercare alla fine troverà qualche soluzione possibile. Ci ricontatti se dovesse avere bisogno di un ulteriore consiglio e/o chiarimento. Per ora Le faccio i miei migliori auguri e La saluto cordialmente.
Mi spiace ma da quello che lei scrive mi sembra che sua moglie non sia più innamorata... Forse lei vuole restare aggrappato ad un rapporto che non esiste più. Credo sia meglio che, invece di andare dallo psicologo di sua moglie, cerchi lei un sostegno per affrontare questa situazione. Può scegliere se restare aggrappato al ricordo oppure cercare di essere nuovamente felice, anche se questo potrebbe voler dire, non più con sua moglie.
Salve! Sono convinta che sua moglie si sia stancata di rapporti sessuali meccanici senza affetto ed intimità ed allora ha cercato altrove, con altri uomini, esperienze più significative riguardo alla sessualità. La sessualità è un contenitore di molti aspetti: le emozioni, le sensazioni, gli affetti, la stima e la fiducia di se stessi e del partner, la complicità nella vita quotidiana ecc., ecc., Il piacere e la soddisfazione sessuale del singolo deriva da una molteplicità di aspetti di personalità e di esperienze personali che si pongono poi in relazione con l’altro, nella coppia. Ritengo che sua moglie provi tanta rabbia nei suoi confronti! Il primo passo per ristabilire un rapporto di coppia è quello di comprendere l’origine di questa rabbia per poi trovare un diverso equilibrio tra di voi, rispetto al passato. Quindi, le consiglio di concordare con la sua partner un percorso di coppia sostenuto da uno psicosessuologo Cordiali saluti
Dott.ssa Maria Zampiron

Dott.ssa Maria Zampiron

Padova

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Ciao, Non penso che farti un'amante sia un buon consiglio. Dovresti cercare di parlare di piu' con tua moglie e vedere dove veramente le incomprensioni scaturiscono.
Buongiorno! Ho letto la sua lettera, nella quale lei dichiara, già dal titolo, che la relazione con sua moglie è finita. Rimane invece un bel gomitolo emotivo nel quale siete tutti molto "ingarbugliati" tanto da aver perso ruoli e confini, parte delle proprie identità specifiche (chi sono i coniugi? chi decide per una eventuale separazione?). Questo groviglio, che con il tempo non migliora certo, vi porta ad una innaturale immobilità, ad un equilibrio che nessuno ha il coraggio di rompere. Il risultato della mancanza di decisioni rispetto ad atti che si immaginano intollerabili, come una separazione, sono reazioni psico-fisiche che alla lunga debilitano, si cronicizzano e rendono infelici. Ma l'infelicità la conosciamo bene, no? E' la costruzione della felicità che ci fa paura! Il mio consiglio potrebbe essere: inizi da qualcosa, qualsiasi decisione che immagina possa traghettarla fuori dal gomitolo che avete costruito. Per ciò che leggo io, i problemi tra lei e sua moglie sono innanzitutto di natura patrimoniale: per questo un buon consulente fiscale o un bravo avvocato possono mettere delle buone premesse ad una separazione più serena, onorando l'asse ereditario, che probabilmente preoccupa sua moglie e le sue figlie. Lo psicologo, a mio avviso, può essere consultato in un secondo tempo o in parallelo, se, a quel punto, sarà ancora necessario. Buona Vita!
Caro sig. Uriati una psicoterapia di coppia è fatta di cincontri di coppia accettati da entrami i partner per giungere ad una soluzione della loro problematica. La soluzione può essere di qualsiasi tipo: decidere di separarsi, restare insieme, risolvere il conflitto, etc... Nons o se ci avete mai provato. Io le suggeriscco uno/a psicoterapeuta sistemico che si occupa proprio di coppie e famiglie. Se vuole può tenermi informata
Gentile utente, capisco che nel tempo avete sceso vari gradini di allontanamento. Ognuno dei due ha sperimentato relazioni, anche se forse occasionali, con altre persone; forse Sua moglie ha provato per un altro quel desiderio che per Lei non prova più. Le Vostre figlie sono ormai adulte, anche se forse economicamente dipendenti e dunque dovranno farsene una ragione, di qualsiasi Vostra scelta. Rimanere insieme come separati in casa o separarsi è frutto di un percorso di SCELTA non sempre facile. Occorre guardarsi dentro e chiudere le orecchie ai condizionamenti (suggerimenti) esterni, che spesso sono frutto del desiderio del quieto vivere, della paura del giudizio della gente, della gelosia verso gli altri. Deciderà Lei se, considerato che la vita è una sola, val la pena di essere vissuta al meglio: ma quale è il meglio per Lei? Se incontra difficoltà a leggersi dentro, si rivolga con fiducia a uno psicologo psicoterapeuta o sessuologo clinico: non è il medico dei matti, è uno specialista che con strumenti scientifici La aiuterà a dissipare i rovi che Le sbarrano la strada verso la Sua verità.
Dott.ssa Carla Maria Brunialti

Dott.ssa Carla Maria Brunialti

Trento

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