Sono sposata da tre anni con un figlio. Tutto nella mia vita sembrava essersi sistemato fino a quando un anno fa ho rivisto ad un aperitivo un compagno di scuola.
Non ci sopportavamo ai tempi della scuola ora è da un anno che tradiamo i nostri rispettivi compagni. Lui convive. Stiamo pensando entrambi di vuotare il sacco e provarci seriamente in questa storia. Io da una parte lo desidero davvero dall'altra vedo il prezzo che la mia felicità avrebbe: abbandono un marito fantastico che mi ha sempre dato tutto, incasino la vita di mio figlio. Abbiamo provato a lasciarci perdere ma non è servito. Mi soffoca il pensiero di perdere il mio amante perché vedo in lui la felicità, sono così confusa e frustrata ... perché ho questo bisogno continuo di cercare un di più?
Gentile Laura,
sono diverse le variabili da esaminare: anzitutto che fondamenta ha il suo matrimonio? il menage familiare ha qualche problema? non ha importanza che lei non lo percepisca, potrebbe esserci qualche difficoltà, interferenza o altro che rovinano l'intesa della coppia che voi non percepite ma che uno psicologo potrebbe facilmente individuare.
In secondo luogo, cosa la lega veramente all'amante? quale bisogno? quale sentimento e di quale profondità?
Tutte domande che non possono trovare una risposta in un consulto on line, la invito pertanto ad un consulto di persona a cui può andare anche da sola. Alcuni problemi di coppia infatti possono essere risolti anche se solo uno dei due si reca dallo psicoterapeuta.
Le tecniche psicodrammatiche della Gestalt funzionano meravigliosamente e velocemente allo scopo, ma anche la Terapia breve strategica ha buoni strumenti.
Cordiali saluti
Roma
La Dott.ssa Valentina Sciubba offre supporto psicologico anche online
Cara Laura,
i motivi per avere un amante possono essere molti. Fra di voi gioca di sicuro il fatto di non vedere soltanto la persona del presente, ma anche la parte giovane, adolescente. Un "altro" che ci conosce da sempre, da quel periodo incasinato e magico che è l'adolescenza, piena di promesse.
Forse gioca il fatto di aver bisogno di fare altre esperienze. O forse altro. Questo andrebbe indagato in profondità, in un lavoro di psicoterapia.
Sul presente non è possibile dare consigli ... ma mi permetto di farlo, un po' complice l'età e l'esperienza. In queste storie gioca sempre il senso del proibito e della sperimentazione. Si faccia le domande che si fa ora tra un altro paio di anni. Le cose della vita, i sentimenti, le emozioni, i desideri, sembrano sempre certissimi nel momento in cui sono vissuti con la passione ardente. Altro è stabilire se si tratta di un fuoco duraturo. Se le cose sono destinate a durare, due anni o più non saranno un sacrificio, anche se vissuti scomodamente. La vita è piena di sorprese, è sempre meglio non affrettare i tempi, specie se sono coinvolte altre persone.
In bocca al lupo.
Gentile Sig.ra Laura,
in riferimento alla sua richiesta è opportuno non impegnarsi nell' esprimere una risposta, in quanto deve essere Lei a riconoscersi in grado di formularne una e al meglio. Ciò che mi sento di dire è che senza dubbio l'incontro con questo suo ex compagno ha risposto a bisogni probabilmente trascurati nel tempo, durante gli anni della quotidianità famigliare.
Sarebbe importante che riuscisse ad approfondire e comprendere quanto nella sua attuale relazione ha lasciato di inespresso. Confusione e frustrazione sono sensazioni ed emozioni normali in questa situazione, non si scoraggi. Si prenda del tempo per ascoltarsi con calma e pazienza (meglio se con l'aiuto di un professionista) in modo da accogliere sè stessa ed ogni istanza dovesse emergere dentro di lei.
Cordialmente
Brescia
Il Dott. Mario Oreficini offre supporto psicologico anche online
Gent. Sig.ra Laura
Io credo che questa domanda "Devo lasciare mio marito?" sia, come dire, inutile. Sincera ed in buona fede ma inutile, perchè credo che lei, come chiunque, non potrebbe certo dare ascolto ad una risposta che viene da altri, non potrebbe certo seguire una indicazione, magari saggia e razionale, ma estranea ai suoi sentimenti. Certo che a me verrebbe da dirle "lasci il suo amante e porti avanti la sua famiglia, con questa bambina così piccola", ma questo cosa significa per lei? Le è possibile? Ha abbastanza volontà per imporsi sui suoi sentimenti? Ne dubito. O potrei dirle "segua i suoi sentimenti perchè non ha senso continuare un rapporto vuoto", ma io credo che lei avrebbe molti sensi di colpa, non so quanto affrontabili. E' una scelta molto dolorosa.
Devo anche aggiungere che non ho nessun elemento riguardo alla sua vita di coppia, com'è il suo matrimonio, cosa le è mancato e le manca, com'è nato ed anche cosa cerca lei in una relazione affettiva. Tutti elementi che servono a capire un po' di più quanto è successo.
Brescia
La Dott.ssa Elena Scutra offre supporto psicologico anche online
Buonasera,
Mi scuso se la mia risposta risulterà fuori tempo visto i mesi trascorsi.
Ha preso una decisione oppure ci sta ancora pensando? Che tipi di valutazione ha fatto per prendere una o l'altra scelta? Che scenari futuri si è prospettata? È felice?
Questi sono spunti su cui mi piacerebbe riflettesse.
Se ha dubbi, perplessità, domande non esiti a contattarmi.
Buona serata
Brescia
La Dott.ssa Elisa Fedriga offre supporto psicologico anche online
Buongiorno,
è comprensibile la sua confusione e indecisione, la felicità che vive nel rapporto con il suo ex compagno di scuola sembra controbilanciare la sofferenza e il senso di colpa che ne deriverebbe da una separazione. Ma siamo certi che questa felicità da un lato e la sofferenza e il senso di colpa dall'altro abbiano lo stesso peso?
Forse dovrebbe fare chiarezza su quali bisogni emotivi e relazionali non sono soddisfatti nel rapporto con suo marito e invece lo sono in quello con il suo amante. Inoltre è sicura di volere che le sue azioni e la sua felicità siano guidate dal senso di colpa? é certa che l'impatto di una separazione sulla vita di suo figlio sia maggiore di esporlo a una relazione conflittuale o negativa tra i due coniugi/genitori?
Resto a disposizione
Saluti