Ieri sera, dopo il fine settimana passato con il padre, mio figlio di 8 anni mi ha detto di sentirsi in colpa per la nostra separazione e mi ha specificato che solo io ho tratto benessere dalla separazione usando l’espressione “solo tu te ne sei liberata” riferendosi al padre e “preferisco che tu sia felice anziché io”. Io e il papà stiamo collaborando nel massimo delle nostre capacità al fine di garantirgli un clima sereno, nonostante le difficoltà e gli alti e bassi del padre che avrebbe preferito continuare il nostro rapporto. Ho spiegato a nostro figlio che la separazione non dipende da lui, ma che talvolta gli adulti sbagliano ed è importante rimediare agli errori e tentare di stare bene. Che ciò non cambia l’amore che proviamo per lui, che per fare bene i genitori non possiamo essere innamorati, ma buoni amici. Sebbene inizialmente avesse accettato l’idea, ogni tanto manifesta il suo interesse a saperci insieme. Ma l’aspetto più rilevante è che mi abbia manifestato il suo senso di colpa, che vorrei estirpare. È sensibile e più maturo rispetto ai suoi coetanei, ma forse proprio per questo non trova uno spazio infantile in cui potersi rifugiare o fare capricci ad esempio? Mi vuole un gran bene, ma sento che in parte attribuisce anche a me la colpa della separazione. Cosa posso fare/dire affinché non lo pensi più?
Gentile Cristina,
da quanto siete separati? Come era la vita in precedenza? Ha assistito a qualche litigio o discussione o giudizio?
Non è facile per un figlio avvicinarsi alla separazione dei genitori però da come descrive la situazione lei e papà state andando nella direzione corretta:
- Stargli vicino
- Fargli capire che lui non c'entra niente
- Parlare e dialogare molto
- Fare degli esempi
- Si potrebbero anche valutare cartoni animati o libri per normalizzare la vostra situazione.
Le lascio un articolo scritto da me sperando di far cosa gradita: https://www.psicoterapiacioccatorino.it/lutto-separazione-e-abbandono-nei-bambini/
Se le difficoltà persistono le consiglio di valutare un breve percorso di supporto psicologico per suo figlio, per farlo sentire ascoltato ed essere aiutato a trovare le sue strategie per superare questo evento di vita.
Resto disponibile per informazioni, richieste aggiuntive, eventuale consulenza online o se volesse rispondere in privato alle domande poste.
Cordialmente
Dott.ssa Federica Ciocca
Psicologa e psicoterapeuta
Ricevo a Torino, provincia (Collegno) e online
Torino
La Dott.ssa Federica Ciocca offre supporto psicologico anche online
Gentile Cristina, in una certa misura è anche normale che suo figlio di 8 anni pensi, reagisca e dica certe cose riguardo la separazione. Lui avrebbe preferito che i genitori restassero insieme,ancor più se lei è il suo ex marito non avevate un rapporto conflittuale. Il "sentirsi in colpa" del figlio e' dovuto a qualche interpretazione che ne fa il figlio stesso, usando ancora il pensiero egocentrico dei bambini, probabilmente. Non dovrebbe tanto aspettarsi che lui cambi il pensiero velocemente, ma piuttosto che elabori nel tempo la separazione dei genitori, accettandola. È utile parlare qualche volta al figlio in maniera semplice, dicendole che è dispiaciuta se lui pensa di sentirsi responsabile, ma chiarendo che il problema era tra mamma e papà. Se poi l'ex marito accetterà con più serenità la separazione, sarà più facile anche per vostro figlio.
Auguri,
Dr. Vittorio Cameriero
Cara Cristina, da mamma e da terapeuta comprendo il suo malessere e la sua cura. Intanto voglio dirle che la maggior parte dei figli, a qst età, temono di aver "commesso" qlcs che ha allontanato i genitori, insomma il senso di colpa è tipico nei figli subito dopo la separazione. Certamente è importante che continuate a parlare con vostro figlio. A qst età le parole hanno un peso relativo, per i bambini è importante sentirsi accolti e poter conversare coi genitori, talvolta ripetendo all'infinito lo stesso argomento. La cosa cmq che mi sembra corretto segnalarLe è che certamente il bambino percepisce l'ambivalenza del padre in merito alla separazione e se ne fa portavoce, ma lei stessa ha scritto che il suo ex marito non era convinto... Ci vuole tempo e pazienza affinché ognuno di voi ritrovi un proprio ruolo.
Cordiali saluti, Rosa Leonardi
Catania
La Dott.ssa Rosa Leonardi offre supporto psicologico anche online