Sono stato onesto con mia moglie, ho confessato a lei un mio tradimento con un uomo, ho detto a lei che non provo più amore per lei e tantomeno che provo attrazione sessuale. Abbiamo due figli di 20 e 16 anni che amiamo più di noi stessi, siamo sposati da 19 anni. Ho deciso di uscire di casa, dopo anche averne parlato con i miei figli, e da 4 mesi vivo con mia madre. I sensi di colpa mi stanno attanagliando e da tempo sto seguendo un percorso psicologico che mi sta aiutando nella gestione della situazione. A volte sento che sto sbagliando ma sento che non avrebbe senso un mio ritorno a casa, tornerei nella sofferenza di prima, quando non mi sentivo più legato ad una persona verso la quale nutro un profondo affetto ma niente di più. Ho sensi di colpa verso tutti, i miei suoceri, i miei figli, e ovviamente lei che non si smuove e ogni giorno mi manda messaggi d'amore, dicendomi che con l'impegno di entrambi ritroveremo l'amore e anche una attrazione sessuale che io son sicuro non tornerà più. La psicologa mi dice di bloccare questi suoi messaggi per evitare di stare male. Io non ci riesco, e quando l'ho fatto mia moglie mi ha detto che era un umiliazione in più e che vede questo periodo come una punizione che voglio infliggere per tutte le incomprensioni del passato. Mia moglie vede solo e soltanto me ed io sono bloccato. Grazie per una vostra risposta
Gentile Paolo, le dico sinceramente che la ammiro molto per la sua onestà e per il suo coraggio. Molte persone restano nell' ombra tutta la vita, invece lei ha trovato il coraggio di restituire dignità e verità a tutti. Sua moglie probabilmente aveva capito, ma lei deve essere una tale bella persona, rispetto ad altri uomini che ci sono in giro, che sua moglie ha preferito accettare la sua omosessualità piuttosto che perderla.Questo però è un problema di sua moglie, che io forse inizierei a chiamare ex, anche se di fatto non siete ancora separati. Non sono dell' idea che bloccare i suoi messaggi possa produrre qualcosa di buono, per quanto lei si debba tutelare da una donna che ha perso la sua ancora e che lotterà per riaverla. Deve trovare il modo di proteggersi, ma forse la parola é la sua forza. Lei ha trovato coraggio e non fugge più, quindi, solo quando lei se la sente e nei momenti e luoghi da lei stabiliti, sia categorico, sia definitivo, parli e parli ancora fino a stordirla. Le spieghi a testa alta e senza esitazione che lei è gay, le faccia vedere 2 uomini mentre fanno l' amore e le faccia capire che questa cosa non può cambiare e che se fino ad ora ha interpretato un ruolo, sbagliando per sè stesso e per gli altri, adesso non vuole e non può fingere più.
L' alternativa è rifugiarsi nel senso di colpa e nel malessere psicofisico per espiare i suoi presunti peccati, ma a cosa le servirebbe se non a rovinare la vita a sè stesso e quindi ai suoi figli? Tiri su la testa, si assuma le sue responsabilità, perchè ad ogni scelta o non scelta seguono conseguenze. Faccia coming out 100 volte se necessario, dia udienza a chi vuole capire, senza farsi sovrastare ed annientare e riprenda in mano la sua vita. Consideri che ha solo questa di vita, solo questa in cui si chiama Paolo, é gay, vive a Macerata nel 2016 ed ha trovato il coraggio di esprimere sè stesso.Davvero se la vuole rovinare? Proprio adesso che ha trovato il coraggio?
Io credo molto in lei.
P.S. Sarebbe consigliabile che anche la sua ex moglie si avvalga di un sostegno psicologico.