Buonasera, sono Maria e scrivo da napoli.
Volevo un consiglio. Ultimamente sto un po' depressa.
Mi sono separata con mio marito due anni fa, abbiamo due figli, Gioia di 5 e Simone di 4 anni. La nostra separazione è stata voluta da me perché mi sono innamorata di un altro uomo, che ha a sua volta due figli. Io e il mio compagno stiamo insieme da due anni, abbiamo già convissuto insieme x 7 mesi insieme anche ai miei genitori. Da pochi mesi abbiamo casa da soli, e insieme a noi ci sono i miei due figli. Le cose non vanno molto bene.. Lui vorrebbe dare loro un educazione rigida, alternata ovviamente anche a momenti di gioco, i miei bambini non so, forse essendo ancora piccoli non riescono a creare un legame di fiducia con lui... La notte non vogliono dormire da soli, vogliono sempre stare insieme a me. Ogni spostamento che faccio, loro sono dietro di me. E a volte, appena cala la sera, piangono perché vogliono andare a casa del padre. A volte litigo col mio compagno perché dice che sono permissive e non so fare la madre.. Litighiamo spesso sulla gestione e educazione dei miei figli. Io non so come fare.. Cosa fare.. Mi sento molto frustata. Non mi sento capita e sto vivendo davvero un momento molto brutto... A me dispiace vedere i miei figli piangere perché vogliono andare dal padre... Mi date qualche consiglio grazie mille
Buonasera Maria,
sicuramente il periodo storico che stiamo vivendo esaspera la convivenza del nucleo familiare e nel suo specifico caso, non aiuta a stabilire una relazione equilibrata. Mentre leggo le sue parole mi viene da chiederle se anche durante la vostra convivenza con i suoi genitori i bambini pativano la situazione e piangevano la notte.
Il suo ruolo di madre è quello di proteggere i suoi figli ed essere per loro una base sicura e fonte di amore e certezza. La relazione con il suo compagno è un'altra cosa invece. E' normale anche che convivendo bisogna trovare un modo per "far incontrare" l'adulto, nuovo compagno della mamma, con i bambini e aiutarli nel creare un legame.
Le separazioni sono molto dolorose per i bambini ed è importante farsi aiutare, quando è possibile, da un terapeuta che cercherà di aiutare i bambini ad accettare la nuova condizione, tenendo ben presente ai bambini che non hanno alcuna colpa o ruolo attivo nella separazione dei genitori e che entrambi i genitori continueranno ad amarli e a prendersi cura di loro a prescindere dal vivere o meno sotto lo stesso tetto.
Senza cercare o arrivare a uno scontro, dovrebbe anche far presente al suo compagno che la gestione dell'educazione dei bambini è un suo compito, e che il compito educativo del suo compagno deve essere proiettato sui suoi di figli. Se con il passare del tempo e lo stabilizzarsi della vostra relazione e convivenza lei sentirà che è il caso che lui assuma anche un ruolo educativo più importante è sempre libera, discutendone insieme, di rimodulare il rapporto tra lui e i bambini.
Se dovesse trovare difficoltà a gestire tutta la situazione le consiglio di rivolgersi a uno psicoterapeuta che saprà supportarla in un momento così delicato, sia individualmente, che in coppia con il suo compagno per aiutarvi a gestire al meglio la vostra famiglia allargata.
Saluti
Torino
La Dott.ssa Cristina Polizzi offre supporto psicologico anche online
Gentile Signora,
nessun consiglio serve.
Serve una buona psicoterapia, di tipo psicodinamico, lunga e approfondita, che arrivi alle radici del Suo malessere, di là dai fatti contingenti, pur doloriosi.
Altrimenti non ne uscirà mai.
Se bastassero i consigli, non esisterebbe la psicologia clinica e la psicoterapia.
Cordiali saluti.