Sono separata in casa e lui mi rende la vita impossibile, Come procedere con mia figlia?

Stefania

Buongiorno,
Da oltre 12 anni per il dovere di mamma porto avanti un matrimonio a cui sto mettendo il punto ma che sin dall’inizio non è mai decollato.
Ci sono stati molti campanelli d’allarme sin dall’inizio della nostra storia con una famiglia da parte sua che non mi ha mai stimato e apprezzato per ciò che sono e lui che non ha mai dimostrato di amarmi partendo dal fatto che non voleva sposarmi e mai e dico mai pronunciato un ti amo, purtroppo essendo molto giovane lo sbaglio più grande che ho fatto è quello che di aver dovuto forzare le cose, ma che ad oggi dopo anni di malessere non posso più sopportare e andare oltre con questa finta in quanto sì sono susseguiti molti problemi negli anni a venire.
Durante gli anni insieme sono nate 2 figlie di 16 e di 12 anni le quali fino a 3 anni fa non avevano mai vissuto il loro padre, basti pensare che sono rare le volte che prese le figlie in braccio da neonate o da piccole se non che gliele ho dovute mettere io in braccio, sul lato economico non posso dire nulla avendo lui molte possibilità ma sul lato affettivo è stato assente, proprio come con me anche quando mi sono operata e quando ero incinta e ho partorito.
Dopo la nascita della seconda figlia le cose sono peggiorate ancora di più, ormai il sentimento non esisteva più ma volevo provarci per le mie figlie anche se i dubbi che avevo sono stati confermati durante gli anni, tradimenti e altre cose, ho passato 16 anni della mia vita a crescere le mie figlie da sola in quanto lui molte volte era ubriaco, scorbutico, e dormiva sempre ed io con la pancia che cresceva ed un altra figlia da accudire portavo avanti le gravidanze da sola e svolgevo tutte le faccende di casa e lavoravo dividendomi in più parti, ho avuto degli anni bui dove non sentendomi mai amata e supportata mi hanno portato nel baratro e a farmi perdere la sensazione di sentirmi donna e di credere nell’amore e mi è capitato di tradirlo sapendo che lui lo faceva di continuo anche sul posto di lavoro non curandosi che ero incinta o a casa con due figlie piccole.
2 anni e mezzo fa, ormai sconfortata dalla vita e da ciò che credevo fosse amore, arrivò dal nulla un uomo che sin dalla prima volta che lo incontrai mi diede una scossa pazzesca sulla schiena con un solo tocco e che mi fece battere il cuore così forte da farmi scappare via, avevo paura di ciò che avevo sentito, ma tra il misto paura e la sensazione di ritornare donna mi spinse a vederlo dopo qualche ora e da allora non ci staccammo più.
Lui era single senza figli e usciva da una storia dolorosa finita da ormai 6 mesi e di cui aveva sofferto proprio come me tantissimo, ma proprio come me anche lui si rese subito conto di ciò che ci stava capitando.
È un uomo meraviglioso, non mi fa mancare mai la sua presenza e mi fa sentire la sua regina e sa cosa è l’amore mi coccola e fa cose semplici che non avevo mai ricevuto, non si è mai tirato indietro sapendo la mia situazione e che fossi sposata, combatte con me ogni giorno per completare questa separazione e coronare il nostro desiderio di vita in quanto siamo per entrambi l’amore della nostra vita perché entrambi ci amiamo più della nostra vita e sappiamo che Dio ci ha dato una seconda vita da vivere insieme, è più giovane di me ma non è mai stato un problema ne per me ne per lui e ad oggi sono entrata già da più di un anno nella sua famiglia la quale mi ama per ciò che sono e sono molto contenta di questo perché non l’ho mai ricevuto.
Un anno e mezzo fa ho dichiarato tutto al mio (ancora per poco marito) il quale ha dato in escandescenza e durante questo anno e mezzo ho subito parecchie volte le sue accuse e le sue scenate oltre che degli episodi poco piacevoli: strattoni, spinte, un ceffone, e mani al collo.
Come ho detto sono 12 anni che non dormiamo insieme e 5/6 anni che non si faceva sesso perché per me era una tortura mi infastidisce la sua presenza e il suo odore anche solo mentre passa, purtroppo lavoriamo insieme e lui è il mio titolare ma sto provvedendo a cambiare lavoro e sistemare la situazione separazione perché non voglio più che il mio compagno e amore della mia vita passi da amante in quanto non lo è e sento che sia lui il mio vero marito.
In casa da un po’ di tempo ci si parla lo stretto necessario, giusto per le figlie e il lavoro ma lui con la figlia più grande sta facendo un gioco molto sporco perché ha riferito cose non vere sul mio conto.
Premetto che le mie figlie ad oggi sanno tutto ma che ho sempre dovuto mentire per non far vedere cosa è il loro padre, ma per mia figlia più piccola non è per nulla sorpresa e la vedo molto serena, invece la grande dopo aver ascoltato suo padre mi tratta con freddezza, lei è venuto a saperlo in modo poco bello perché lui mi ha dato della poco di buono davanti a lei, ma nonostante tutto lei mi tratta con freddezza e lui la sta aizzando contro di me.
Purtroppo ho tenuto nascosto alle mie figlie la verità sul loro padre e su ciò che durante gli anni faceva: tradimenti e serate varie, alcool ecc. e soprattutto in una discussione di poco tempo fa lui mi disse che non avrebbe dovuto sposarmi e che i figli rovinano il rapporto. Purtroppo io e lui non siamo mai stati sulla stessa lunghezza d’onda e ad oggi se potessi tornare indietro e sapendo che avrei incontrato una persona come il mio compagno non starei con lui.
Vorrei un consiglio se dire la verità a mia figlia o continuare a mentire per far star bene il padre? È difficile mentire ancora per me perché ad oggi la mia felicità è qui con me e ho bisogno di vivere il mio amore e la mia vita condividendo per quanto si possa il mio sentimento senza dover avere problemi.
È giusto rivelare la verità? E lui non è il caso che se ne andasse? Io voglio che lui esca dalla mia vita.
Chiedo un consiglio a voi, grazie.



3 risposte degli esperti per questa domanda

Certo che deve parlare con le sue figlie, Stefania, con molta chiarezza e con equilibrio, dicendo che lei ha il diritto di rifarsi una vita, fermo restando che loro sono e saranno sempre al primo posto per lei; spiegando con pazienza senza scendere in penosi particolari che la vs coppia non funziona, questo non esclude che potranno sempre contare sui loro genitori. Ma rimanendo ferma sul concetto che ognuno a diritto a cercare di essere felice. Per ciò che attiene alla convivenza con suo marito, deve sentire un parere legale per non fare passi falsi che potrebbero danneggiarla.

Un caro saluto

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Dott.ssa Daniela Benvenuti

Padova

La Dott.ssa Daniela Benvenuti offre supporto psicologico anche online

Gentile Stefania,

la comunicazione chiara, soprattutto nel contesto familiare, è fondamentale, sebbene sia importante fare attenzione a non cadere in una lotta di potere con il padre delle sue figlie, dove dominano rivalità, competizione e risentimento, spesso con conseguenze sul benessere dei figli, i quali possono diventare occasione di scontri e si possono trascurare i loro bisogni. Ritengo sia proprio importante intraprendere un percorso terapeutico che possa aiutarla a focalizzarsi su di sé e sulle sue risorse insieme ad un percorso legale con un professionista che potrà suggerirle le soluzioni migliori per uscire da questo impasse.

Cordiali saluti

Dott.ssa Martina Patruno

Psicologa Clinica e dell'etàevolutiva, Psicoterapeuta, Analista Transazionale Certificato, Esperta in Psicologia Investigativa, Psicologia Forense e Psicodiagnostica applicata in ambito civile e penale

Dott.ssa Martina Patruno

Dott.ssa Martina Patruno

Roma

La Dott.ssa Martina Patruno offre supporto psicologico anche online

Gentile Stefania,

immagino quanto sia difficile gestire la situazione che sta vivendo. Ritengo corretto aver voluto proteggere le sue figlie non gettando fango sulla figura del padre, cosa che purtroppo lui non è riuscito a fare dando libero sfogo alla sua rabbia e al rancore nei suoi confronti. Ripagarlo con la stessa moneta probabilmente andrebbe solo ad alimentare una situazione già tesa oltreché creare ulteriore sofferenza in sua figlia maggiore. Ciò che potrebbe fare è parlare con sua figlia dicendole che durante il matrimonio sono stati commessi errori da entrambe le parti e può cercare di spiegarle quali sono state le ragioni che l'hanno spinta a fare determinate scelte, risparmiandole fatti o dettagli relativi al comportamento del padre che la ferirebbero (ad esempio l'affermazione che i figi hanno rovinato il matrimonio). Parlerei più delle sue emozioni, della sua infelicità più che gettare totalmente accuse verso suo marito, anche se in parte dovrà accennare alle sue responsabilità. Relativamente al desiderio di chiudere questo rapporto e alla sua domanda se sia il caso che suo marito esca di casa, le consiglio prima possibile di affidarsi alle competenze di un avvocato che possa tutelarla in sede di separazione legale.

Distinti saluti.

Dott.ssa Ilaria Banchini