Gentile mamma,
ci scrive.
"Lei mi odia e non mi vuole più parlare".
E' naturale.
Il compito della mamma (umana o animale che sia) è di proteggere i propri cuccioli, anche dall'abuso. Se una mamma non lo fa, per svariati motivi, sappia che proverà per sempre una colpa. E tale le verrà attribuita.
Ma perchè una mamma non riconosce l'abuso?
Perchè non accetta l'inaccettabile.
Ma soprattutto perchè ricopre con un manto protettivo l'abusante; e non invece la propria figlia o figlio, come dovrebbe.
Il manto protettivo è dato dall'amore verso l'abusante: il marito, il compagno NON padre dei bimbi, l'amico di famiglia tanto condiscendente nell'aiutarla con i figli.
I figli, prima la femmina, poi il Suo maschietto, mandano messaggi; verbali, corporei, di disagio, di sofferenza o di stranezza. La mamma non raccoglie.
I figli abusati talvolta perdonano, altre no.
La mamma deve perdonar-si, se non vuole disperarsi.
Però non deve pretendere - o attendersi - il perdono dei figli abusati.
Perchè dovrebbero? Lei non ha fatto il proprio dovere, non ha avuto occhi per loro ma ha protetto altri.
Sembra una risposta dura, ma in essa c'è tutta l'eperienza della Psicoterapeuta che all'abuso e alla riabilitazione dell'abusato ha dedicato e dedica energie e deteminazione.
Non pietismo.
C'è anche un appello forte a tutti i genitori che leggono, affinchè l'attenzione contro l'abuso sia sempre vigile.