I disturbi dell’orgasmo nell’uomo e nella donna

Aneiaculazione
L’assenza di eiaculazione al momento dell’orgasmo, fa mancare l’aspetto visibile dell’orgasmo maschile non 
essendoci  emissione del liquido seminale.

Marco: non ho mai sperimentato l’orgasmo, lo cerco, lo invoco, ma non si fa vivo quando io ci sono, di 
notte  in uno stato di incoscienza io dormo e lui appare con un’eiaculazione notturna. Viene quando decide 
lui ma non quando lo desidero io. E’ un bastardo. So che è venuto perché lascia la traccia del suo passaggio, 
poi se ne va e non ascolta il mio richiamo. Non mi permette di sentirlo, non asseconda il mio desiderio.
Quando io dormo lui si sveglia, quando io sono sveglio lui dorme, non ci incontriamo.

Eiaculazione precoce

L’eiaculazione precoce evoca un orgasmo subìto, che viene in un momento non opportuno, come atto 
riflesso, dove è fuori gioco la capacità di portarlo più in là in un momento più opportuno e soddisfacente.

Lorenzo: soffro da sempre di eiaculazione precoce nel rapporto sessuale. Arrivo presto, troppo presto. Le 
ho provate tutte per non venire, ma mi trovo sempre perdente e lui l’orgasmo vincente. Non c’è partita, 
vince per manifesta superiorità, fa quello che vuole, sfugge al mio tentativo di controllo. Provo 
un’eccitazione che sale, sale e poi sento che sta per arrivare inesorabilmente. La mia compagna è 
sconsolata e rassegnata a questa sessualità non appagante per lei ma anche per me. L’orgasmo che arriva 
non è desiderato, è subìto, è una sconfitta e questo si riflette sulla sensazione orgasmica … un po’ come 
soffrire di incontinenza.

Eiaculazione ritardata

Nell’eiaculazione ritardata o assente, si avverte la difficoltà a raggiungere l’orgasmo e la possibilità 
orgasmica viene vissuta come sospesa o rinviata.

Filippo: il mio problema? E’ come quando pensi di avere in mano una carta vincente e poi ti accorgi che vincente non è. Non riesco ad avere un orgasmo nella penetrazione e rare volte è arrivato quando non ci speravo più. Nel momento in cui mi sono accorto di questa condizione per cui desiderandolo non riuscivo ad andare all’orgasmo, pensavo che comunque mi poteva avvantaggiare con le donne, visto che si lamentano di quelli che arrivano presto. Io ho un tipo di eccitazione che sale ma poi rimane lì sospesa e avverto l’orgasmo lontano come possibilità. Dopo un po’ la penetrazione diventa solo azione, meccanica, solo penetrazione e anche la donna si stanca e termino lì. Per me l’atto sessuale è come la fatica di Sisifo: quello condannato a spingere un macigno fin in cima di una collina e poi ricade sempre giù, grande sforzo senza risultato.  

Anorgasmia

La difficoltà o incapacità nella donna  di raggiungere l’orgasmo è una condizione sessuale definita anorgasmia. L’orgasmo può entrare in gioco nell’autoerotismo e non nell’aspetto penetrativo o non dare mai segni di sé. L’eccitazione, il piacere possono essere presenti  ma si rimane tra “color che son sospesi” e l’orgasmo rimane desiderabile ma non raggiungibile.  

Annalisa: non riesco a raggiungere l’orgasmo nell’aspetto penetrativo, mi eccito, provo piacere ma dell’orgasmo nessuna traccia, non si è mai presentato. Il mio compagno, il mio compagno non ha mai avuto dubbi … per lui era una certezza che lo raggiungessi. Io non gli ho mai dato motivo di dubitarne, non gli ho mai espresso questa mia difficoltà, non volevo farlo star male o frantumare la sua convinzione. Ho trovato la forza e la determinazione di dirlo. Lui ha reagito prima colpevolizzandomi di non averglielo espresso, poi rimproverandosi di non saperci fare, poi è rimasto con una espressione incredula e dispiaciuta, interrogativa. Gli ho spiegato che con la stimolazione clitoridea lo avvertivo ma quando entrava in gioco il pene il piacere che provavo non era sufficiente a portarmi all’orgasmo che sentivo distante e rimaneva tale. Ora mi sento libera da questo peso, posso essere me stessa nell’aspetto sessuale, senza fingere di provare quello che non provo. Lucrezia: se penso all’orgasmo, la sento una parola vuota, che non mi appartiene, o meglio non appartiene al mio corpo che è muto rispetto a questo. Nell’intimità mi manda poche sensazioni di piacere, è avaro di sensazioni piacevoli e nella penetrazione mi sembra e la avverto come un’azione meccanica con il pene che fa il suo movimento e io che penso: tutto qui? L’orgasmo non entra in gioco, è fuori gioco, niente che possa presagire una sua entrata in scena e provo un senso di estraneità, di delusione e di sconfitta. L’appuntamento è rimandato alla prossima volta, ma so già che è un’illusione, perché lui non si farà vivo e mi lascerà lì in attesa ansiosa, un’attesa destinata a rimanere tale.

La cura

Quando non sono state rilevate problematiche di tipo fisico, le disfunzioni dell’orgasmo maschile e femminile sono curabili e nella mia esperienza clinica la terapia psicosessuologica e la psicoterapia sono stati gli approcci terapeuti più indicati con esiti soddisfacenti. La cura non la fa l’approccio teorico se non diventa un abito sartoriale per quel paziente e la costanza e la collaborazione sono ingredienti per il buon esito del percorso terapeutico.       

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