Un uomo ideale, ma lo amo?
Qualche anno fa, dopo delle storie difficili con degli uomini narcisisti, ho incontrato un uomo dolce, comprensivo, che voleva prendersi cura di me.
Abbiamo iniziato a vederci spesso. A lui sarebbe piaciuto andare a vivere insieme; io ho sempre preferito consciamente o inconsciamente dare più spazio alla mia carriera professionale e ai numerosi e lunghi viaggi di lavoro. Abbiamo instaurato una relazione prevalentemente a distanza: di affetto, scambio reciproco, protezione, supporto. Mi è capitato di avere delle breve relazioni con altri uomini, di cui gli ho parlato. Ci sono stati alti e bassi nella nostra relazione, dei momenti di tensione causati dalla mia relativamente poco presenza, dalle sue reazioni.
Credo sia una persona d'oro e non vorrei né perderlo, né farlo soffrire. Ma temo di non amarlo con passione. Non abbastanza. Non so che fare.
Buongiorno,
non mi è possibile dare un parere fondato, per l'inevitabile sinteticità del quesito. Ma credo sia utile fare delle considerazioni:
Gli uomini narcisisti fanno molto soffrire. Come mai questa "scelta" ricorrente?
Perchè parlargli delle brevi relazioni con altri uomini? Per "testare" il suo amore o come segnale di disimpegno nei suoi confronti?
D'altra parte le relazioni a distanza implicano quasi necessariamente un reciproco disimpegno.
La "passione" difficilmente regge alla saltuarietà del rapporto.
La domanda che lei si pone è "lo amo abbastanza" o "ne sono innamorata abbastanza"?
L'innamoramento è connotato da forti emozioni che si provano generalmente agli inizi di una relazione (connotata da incertezza del rapporto e scarsa conoscenza dell'altro) o quando l'altro ci fa percepire instabilità e precarietà.
Potrebbe essere che lei stia cercando "amori struggenti"? Per quale motivo?
Un caro saluto.
dott. Fabio Fagnani