Ho da circa un anno e mezzo una relazione con una donna la quale è già legata ad una persona che fa parte di una setta pseudoreligiosa
Salve mi chiamo Marco Valentini, ho da circa un anno e mezzo una relazione con una donna la quale è già legata ad una persona che fa parte di una setta pseudoreligiosa chiamata “opera“ la quale fa capo ad una persona un certo giorgio Dibitonto. Il suo compagno insieme al gran capo hanno assistito la mia compagna (dietro compenso) all'inizio della loro storia, così si sono conosciuti salvandola da una grave forma depressiva, da allora lei è rimasta legata al suo compagno da un rapporto di dipendenza non riesce ad uscirne, nonostante questa persona si sia dimostrata totalmente inaffidabile ( l'ha lasciata 4 volte senza preavviso, la tratta male si comporta da padrone a casa sua senza partecipare alle spese del quotidiano e altro ancora senza considerare i particolari dei loro rapporti intimi. E' completamente incapace di affrontarlo rendendo impossibile la nostra storia, deve tornare a casa perchè lui si annoia o per preparargli la cena, è servito e riverito, lei vive costantemente con i sensi di colpa. Nonostante i nostri sentimenti siano molto forti non riesce ad uscirne. Che posso fare Amo molto questa donna e vedo il loro futuro già tristemente scritto se resterà con lui . Perchè poi queste persone scelgono ricchi o benestanti? La ringrazio anticipatamente
Salve Marco, non sono stupita per quello che riporta.
Oggi, le sette religiose o pseudo religiose come da lei chiamate sono sempre più frequenti.
Esse possiedo due facciate: una esplicita, trasparente con la quale esprimono l’intenzione di aiutare le persone che soffrono e l’altra implicita dove il vero e unico obiettivo è quello del denaro, del guadagno utilizzando la fragilità e la solitudine delle persone stesse.
Ecco perché queste persone scelgono i ricchi e i benestanti.
La donna che ama e che ricambia il suo amore è stata certamente condizionata ed influenzata da un potere che la rende dipendente non di per sè dal soggetto uomo inaffidabile ma molto probabilmente dalla paura di tornare alle sofferenze della depressione, una depressione che nasce molto spesso dalle carenze affettive, dalla solitudine e dalla percezione di non possedere le risorse personali da mettere in atto per superarle.
Ed è per questi motivi che, il senso di gratitudine per essere stati aiutati si può trasformare in dipendenza emotiva ed esistenziale all’interno della quale vige il senso di colpa quando non si esaudiscono i desideri richiesti.
In tale modo, il solo modo per uscire da questo circolo vizioso con riferimento alla donna che ama, è di trovare il valore di se stessa come persona, un valore che emerge dal riconoscere, accettare e comprendere l’origine della dipendenza prima dalla depressione e poi dal bisogno di continuare a dipendere dalle azioni delle altre persone.
Il futuro per la donna che ama può ancora cambiare in meglio se accetta di essere sostenuta nel fare emergere e nell’esercitare le proprie capacità di scelta per acquisire quel benessere psicofisico che le consente di esercitare quella libertà di scegliere, necessaria per stare bene con se stessa e il mondo che la circonda.
Cordiali saluti
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo - Roma - Padova