Problemi di erezione ed eccitazione
Buonasera dottori sono un ragazzo di 27 anni, negli ultimi mesi ho un problema che mi sta tormentando, sono innamorato di una ragazza e abbiamo provato ad avere un rapporto, siccome lei è ancora vergine era la prima volta per lei, allora fino ai preliminari andava tutto ok ero eccitato al massimo, ma nel momento della penetrazione ho perso l'erezione completamente, senza riuscire a fare più nulla, poi da quel giorno è come se fosse cambiato qualcosa in me.. non ho più erezione spontanee, come sempre nella mattina; raramente nel sonno durante la notte succede, è come se il mio pene fosse in stabd bay completamente anche se provo a guardare un video hard ho una scarsa erezione, mentre prima anche pensando ad una scena nella mia mente avevo subito un erezione ... ho fatto l'esame del testosterone ed è tutto nella norma, anche più del dovuto, quindi il medico mi ha detto che non ho nessun problema per quanto riguarda il testosterone... sono molto giù e tormentato, non so cosa fare, vi ringrazio se mi date un'idea. Grazie
Questo genere di problematiche insorgono spesso le prime volte che si sperimentano rapporti sessuali. Tutto deriva dal fatto di non avere esperienze collaudate alle spalle, che potrebbero sdrammatizzare la situazione.
Non trattandosi di problematiche fisiologiche (almeno così risulta dalla sua lettera), tutto fa pensare ad una difficoltà di tipo psicogeno, dettato probabilmente dall'ansia e dall'incertezza circa i comportamenti sessuali da seguire.
C'è soltanto da riprendere un pò di sicurezza per rimettere tutto in un qualche ordine, abbassando il livello di preoccupazione e ansia. Quello che è cambiato da quel giorno è soltanto la sensazione di non riuscire ad avere una normale prestazione sessuale, supportata dall'inesperienza, basta quindi non sprofondare nella disperazione e suggestionarsi in senso positivo, caricandosi di speranza, affinchè la prossima volta tutto ritorni al posto giusto. Ovviamente, se l'ansia dovesse peggiorare, e trasformarsi in panico, può ricorrere ad un colloquio con il clinico che la renderà più tranquillo.