Dott. Francesco Pinto

Dott. Francesco Pinto

psicologo, psicoterapeuta, mediatore familiare

Arrossisco come un bambino al minimo imbarazzo

Salve, il mio problema è che alla veneranda età di 35 anni arrossisco come un bambino al minimo imbarazzo. So che dovrei sottopormi a una psicoterapia ma per motivi di lavoro e di tempo mi risulterebbe alquanto complicato almeno per ora. Vorrei chiedervi qualche consiglio pratico su come pormi davanti a questo disagio e come comportarmi specie quando qualcuno me lo fa notare. Il fatto che arrossisco da quando sono bambino mi convince sempre più che tale problema sia ben radicato in me e che solo l'accettazione potrebbe veramente aiutarmi a sconfiggere questa fobia. Accettare significherebbe imparare a conviverci, dunque, acquisire quelle abilità cognitive e comportamentali che mi permettano di affrontare il disagio senza particolari traumi. Vi sarei infinitamente grato se poteste indicarmi un percorso di pensieri e comportamenti da seguire. Qualcuno consiglia di sforzarsi di arrossire nelle situazioni di disagio, altri di continuare a parlare senza concentrarsi sulle vampate(il problema però è che in quest'ultimo caso sono gli altri a fartelo notare),altri ancora di esporsi in continuazione come per desensibilizzarsi, insomma secondo voi quale strada, strategia adottare?..so che rimane tutto molto soggettivo ma nella vostra esperienza clinica quali sono state le tecniche e i consigli più seguiti?..saluti

Caro Alessandro dici che "per motivi di lavoro e di tempo" non riesci a "sottopormi ad una terapia".. IO credo che il problema sia racchiuso in queste tue poche parole; vedi se la cosa ti corrisponde: nelle relazioni ti vivi come sottoposto?, ti senti di non essere all'altezza degli altri? Ancora, senti che cosa risponde la tua coscienza a quest'ultima domanda: eviti di andare in psicoterapia perché un rapporto stretto a due te lo immagini "troppo" da affrontare?