Accettare un cambiamento così importante per la propria vita familiare e di coppia presuppone il riconoscimento e l’attivazione di risorse interne che spesso, nella routine quotidiana non sono prese in considerazione e quindi sottovalutate. Dalla sua lettera sembra, che ciò che l’aiuta a far fronte a una situazione così dolorosa, sia il senso di responsabilità, di tutela e di cura nei confronti dei figli, che la porta a un equilibrato riscontro di realtà. Nelle sue parole si avverte una grande tristezza e anche la paura di aver sbagliato tutto. Spesso, la fine di una relazione affettiva, scatena, soprattutto per chi rimane solo, un groviglio di sentimenti e emozioni contradditori e negativi che possono spaventare per la loro potenza. Lo stato depressivo che subentra è fisiologico, perché per convivere con la nuova realtà, è necessario“fermarsi” e comprendere le motivazioni personali e di coppia che hanno portato sua moglie ad andarsene. Di fatto quello che lei sta vivendo è paragonabile a un lutto, cioè alla perdita emotiva di una persona che ha condiviso con lei 27 anni di vita. C’è bisogno di tempo per attenuare il dolore. Per attivare le sue risorse interne, che sicuramente possiede, per poter tornare a “divertirsi”, mi permetto di tradurre, tornare a sentire e vivere sentimenti e emozioni positivi, non è necessario spendere soldi per l’acquisto di oggetti, bensì “spendere” le sue risorse interne, facendosi aiutare da uno psicoterapeuta e dai suoi familiari per comprendere e rielaborare il presente per poi organizzare e scegliere il futuro. Un cordiale saluto.