Sono attratta da un altro uomo
salve, sono una ragazza di 24 anni,sto con il mio ragazzo da sette anni e da un anno conviviamo.Da tempo ho conosciuto una persona sul posto di lavoro con il quale mi sono trovata subito al mio agio e c'è molta intesa e attrazione fisica da entrambe le parti mi riempie di complimenti ed è molto gentile,lui vorrebbe andare oltre ma io mi sono sempre trattenuta. Da premettere che lui è sposato e che non ci siamo mai nemmeno baciati. Con il tempo ci siamo sentinti non molto spesso visto che io ho cambiato città ma in quest'ultimo periodo mi sono molto più avvicinata a lui tanto di dirgli di venirmi a trovare,sento di amare il mio ragazzo ma sono attratta da lui.Mi ha chiesto di concedergli una sola notte insieme visto che è da tanto che mi viene dietro,ma io sono confusa...a dire la verità sarei tentata ad accettare ma allo stesso tempo mi sento in colpa per il mio ragazzo...come devo comportarmi visto che sono stata io a chiedergli di venire?? ho paura di mandare all'aria il rapporto con il mio ragazzo ma nello stesso tempo vorrei stare con lui...
Buonasera Stefania,mancano alcune informazioni, soprattutto su come stia andando il rapporto col suo attuale compagno. Naturalmente noi o,almeno io, non abbiamo il compito di dirle cosa fare o non fare o se fa bene a fare o non fare una qualunque cosa. Credo che nostro compito sia su farla riflettere su come lei si senta quando è con il suo compagno e come si sente quando è con l'altra persona. La domanda dovrebbe essere, secondo me: come mi fa sentire Caio? E, invece, Sempronio? Che immagine di me stessa mi ritorna quando sto con Caio e quale altra con Semproniano? Come mai, in questo periodo della mia vita sento di poter dare spazio emotivo e mentale anche ad un'altra persona? Mi manca qualcosa? Sto cercando qualcos'altro? Insomma, il senso della mia risposta è quello di stimolare in lei una forma di autoriflessione, su di Sé, sul suo compagno e sul vostro rapporto utilizzando un punto di vista alternativo a quello che utilizza da sempre ed in modo automatico ma che, evidentemente, non le offre le risposte che cerca (e che, sicuramente, non può trovare all'esterno di Sé e/o della coppia). In ogni caso, dovesse perdurare questa situazione di “stallo decisionale“, potrebbe essere utile parlarne col suo compagno (il quale, credo, abbia il diritto di conoscere i suoi dubbi, dovessero perdurare) e, nel caso anche così non si risolva niente, allora un colloquio psicologico individuale potrebbe aiutarla maggiormente. Buona fortuna.