Ho bisogno di una persona che mi prenda per mano e mi aiuti a vivere.
Ad intervalli di un paio di mesi mi ritrovo a scrivere su di me con la speranza che la situazione possa migliorare ma al contempo consapevole che nulla cambierà. Perché allora sto scrivendo? Forse per trovare sollievo, forse per la compassione di qualcuno. Da solo non riesco, ho bisogno di una persona che mi prenda per mano e mi aiuti a vivere. Non parlo di uno psicologo o psicoterapeuta ma di una persona che mi accetti per quello che sono e che voglia condividere la sua vita con me. Una velleità, me ne rendo conto. Senza una mia reazione tutto è inutile.in Non mi accetto per quello che sono, ho paura di stare tra altre persone, anche fare la spesa è difficile e richiede per me uno sforzo enorme. Forse è depressione mista al dep, non lo so, l'unica cosa certa è che sono esausto e spero di trovare sollievo mi sarò del tutto arreso a questa condizione.
Gentile ragazzo, lei aspira a trovare una persona che la accetti "per quello che è", la prenda per mano e la trascini nel flusso vorticoso della vita. Che tipo di relazione immagini possa crearsi con questa persona immaginaria? Come pensa di poter iniziare a essere vitale e ricominciare a succhiare "il midollo della vita", se ora non vi riesce? E' un grande desiderio il suo, legittimo in questo bisogno urgente di liberarsi della tristezza e riprendere a vivere, lasciandosi alle spalle quella brutta sensazione di vuoto. Esiste una persona al mondo che sia in grado di operare questo miracolo? Lei stesso ha molti dubbi, se mai ne troverà una, rischia non solo di interagire come "malato", il rapporto non sarà paritario, ma di creare un forte legame di dipendenza. Uno psicoterapeuta lo accetterà per quello che lei è oggi, con tutte le sue difficoltà, e non solo le tenderà una mano, ma lo accoglierà in un luogo, simbolico piu' che reale, dove lei avrà la possibilità di potersi ricostruire. E riprendere in mano la sua vita. In bocca al lupo..