Dott.ssa Mirella Caruso

Dott.ssa Mirella Caruso

psicologo, psicoterapeuta.

Come rendere sopportabile vivere?

Salve.
Mi sento molto giù di umore.
Ho il desiderio di morire , è l'unica maniera per essere felice.
Però non so che non posso perché ho una famiglia.
Per questo chiedevo come rendere sopportabile vivere? Odio vivere.
Della mia esistenza non se ne accorge nessuno.
Io non esisto già.
Non riesco a capire Perché tutti mi odiano o mi disprezzano ..non me lo dicono per pietà.
Vorrei almeno la verità.
Così me ne farei una ragione e non spererei in una vita migliore . sono stanca di questa sofferenza. Il mondo si accanisce senza lasciarmi un po' di respiro. Io ci provo a risolevarmi ma sono caduta troppo giù e non ho più speranza di rivedere la luce. Sono già morta. Non c'è differenza tra l'essere in coma vegetativo e la mia maniera di vivere..o meglio come sento la vita ..come tante sofferenze che si accaniscono contro di me.. E nessuno mi salva o si accorge di come sto. Vogliono anche gli altri che io muoia perché non possono fare niente per salvarmi. .ma non mi ucciderò. Sono già morta. Non c'è differenza . voglio solo rendere questo stato di morte un po' più piacevole.

Gentile Sherry (che bel nickname..) io credo che nessun essere umano desideri veramente la morte. Non la si può desiderare perché non ne sappiamo nulla, non riusciamo a concepirla con la nostra mente finché siamo vivi. Si desidera un cambiamento, una vita migliore con meno sofferenza, serena ed anche felice, perlomeno un po’. Ciò che emerge dalla sua mail è la fatica e la disperazione perché nessuno si accorge di Sherry, le vicende della vita pesano come un macigno e nessuno fa niente, nessuno sa come fare. Non può essere morta, lei desidera ardentemente una vita più serena, circondata da relazioni affettive significative e importanti. Nessuno può aiutarla perché nessuno ha gli strumenti per poterlo fare. Potrebbe partire proprio da qui: da questo desiderio di cambiamento per impostare la sua vita su basi diverse. L’aggettivo “piacevole” non si accorda con la parola “morte”. Si può solo desiderare un’altra vita, migliore. A diciannove anni ne ha diritto. Lo pretenda da se stessa.