Salve Titta, credo che il primo passo da fare è giungere alla consapevolezza che lo scarafaggio è/non è fuori o dentro casa: può essere dappertutto perché lei lo porta dentro di sé. Segregandosi in casa riesce a proteggersi? Mi pare di no. Se si concentra troppo sull'idea ed emozione che la sua paura per lo scarafaggio è qualcosa di "reale”, allora diventerà sempre di più attenta ai minimi movimenti, sempre piu' ipervigile, e sarà percorsa nel corpo da brividi. E' una strada che può portare solo all'esacerbarsi del problema. Che cosa teme veramente? Che cosa rappresenta per lei, simbolicamente, lo scarafaggio? Cosa la trattiene in casa e cosa teme se si apra al mondo?