Gentile Cira, sarebbe utile capire ciò che ha fatto finora per affrontare questa problematica complessa e dolorosa per la persona che ne soffre. Ha mai fatto una psicoterapia? Oppure ha fatto solo colloqui saltuari, senza un reale coinvolgimento nel rapporto terapeutico? Ha mai preso farmaci? Lei scrive per richiedere una terapia efficace, risolutiva, la più veloce e la migliore possibile. E' una domanda legittima per chi da anni soffre di una situazione dolorosissima. Il problema principale che si pone chi soffre di attacchi di panico è che avrebbe bisogno di una terapia che lo aiuti a sopprimere tutte quelle emozioni, sentimenti, stati d'animo, idee, che percepisce come pericolose. Una terapia cioè che abolisca le emozioni. Ora questo è possibile? E' pensabile un essere umano privo delle sue emozioni? Si potrebbe obiettare: ci si vuole liberare di quelle emozioni negative, distruttive, che impediscono alla persona di vivere pienamente la propria vita, oppure semplicemente di vivere. E nel più breve tempo possibile. Nel senso che, la persona sofferente di DAP vorrebbe tutto e subito: è una persona che ha sempre fretta, fa tutto di fretta. A questo il mercato, risponde. Se si lavora con fiducia e costanza, la persona può acquisire la consapevolezza attraverso la psicoterapia che non è una persona così "schematica" così "tutta-d'un-pezzo" come mostrerebbe essere. E come finge di essere anche a sé stessa. Si tratta invece di una persona che ha idee, valori, desideri, motivazioni diverse e in conflitto tra loro. Una persona emotivamente ricca che si sforza di essere UNO, spesso adeguata ai valori dominanti della società e che obbedisce a norme morali autoimposte. Un lavoro approfondito sulle proprie dinamiche interiori, recuperando emozioni anziché tentare di camuffarle, permetterà alla persona di scoprirsi come persona diversa, e più ricca.