Ho 34 anni e soffro di ansia
Salve sono Cristina ho 34 anni e soffro di ansia. Ho avuto una madre abbastanza assente..e succube di mio padre, e un padre padrone fin troppo ingiusto. Incomprensioni..indifferenza..e mancanza di amore e attenzioni hanno caratterizzato l'inizio della mia vita...almeno fino ai 18 anni.. A 27 anni ho iniziato a sentirmi spesso male..inadeguata..incapace di relazionarmi cogli altri..e totalmente priva di autostima. Un giorno..ho preso una lametta e mi sono tagliata le gambe..li sono poi andata dallo psicologo. 2 anni di terapia cognitivo-comportamentale per disturbo depressivo ansioso. Sono stata bene per un annetto... ma ora sto male di nuovo. Al momento ho tanta paura di fare le cose... sono ferma..esco pochissimo..casa e lavoro. Ogni proposta di andare in posti mi suscita un'ansia terribile..vivo malissimo. Mi privo di tantissime cose che vorrei..per paura di stare male e avere panico . Dico ok..torno a parlare con la mia psicologa..su skype perchè lei nel frattempo è andata a vivere in America. Lei non fa altro che dirmi che per me ha fatto tutto il possibile..e che io ho tutti gli strumenti x stare bene..solo che non li uso. Mi sento doppiamente male xkè da un altro che non conosco non vorrei andare..vorrei ritrovare la motivazione x vincere questa cosa da sola a questo punto..ma non ci riesco. Sono ferma e bloccata. Vorrei non aver più paura della mia paura..smetterla..e iniziare a vivere.. datemi un consiglio...grazie
Cara Cristina,
mi sembra che c'è una cosa che riesce a fare bene in questo momento: è giudicarsi, dicendosi che non è brava abbastanza per farcela, che non è brava a trovare motivazione, e che non è nemmeno brava a non stare male.
Inizi col non condannarsi per il suo stato, cerchi un aiuto esterno perchè farcela da soli è un bene ma farcela insieme con qualche altro non è svilente (e lei già ne ha fatto esperienza).
La fragilità di essere autentici può donare una nuova integrità: i sentimenti più profondi a volte sono così antichi e polverosi che sembra impresa ardua il ritrovarli dentro di noi, specie dopo tutta la fatica che si è fatta per arrivare fino allo stato presente. La paura (e ancor di più la paura della paura!) spesso non ci consente di vedere tutto ciò, anzi serve proprio a celare meglio le nostre vere emozioni e a rimetterci in contatto con noi stessi.