Quando i problemi di comunicazione diventano problemi insormontabili!
Buonasera,
sono una donna di 43 anni che si frequenta con un uomo di 53 da poco meno di due anni.
Fin dall'inizio della nostra storia abbiamo avuto tanti problemi, sia di comunicazione che a livello sessuale.
I nostri problemi di comunicazione sono sfociati in furibonde discussioni mentre i problemi sessuali sono partiti da non riuscire inizialmente ad avere rapporti per problemi di incompatibilità anatomica per poi arrivare a problemi di disfunzione erettile.
Oggi ci troviamo che ancora spesso discutiamo per vari motivi, ma stiamo imparando a comprenderci di più ed avere soprattutto più pazienza l'uno con l'altra, ma i problemi sessuali si sono aggravati giorno dopo giorno al punto che il mio uomo non mi cerca o addirittura ad ogni mio approccio mi rifiuta!!.
La motivazione? .... "è tutta colpa tua perché mi hai talmente tanto logorato che oggi non riesco nemmeno ad avere più rapporti intimi con te" ....detto in un modo più carino da come lui me lo rinfaccia .... e naturalmente a fronte di ciò, io mi sento sminuita come donna in quanto sempre rifiutata ..... oramai è da febbraio, quindi almeno 10 mesi e mortificata nel profondo perché vengo colpevolizzata del suo/nostro problema!!
Ognuno di noi va per motivi suoi personali da uno psicologo, ma gli ho chiesto di andare insieme anche da un terapista di coppia e naturalmente la risposta è stata negativa.
Ho provato a chiedergli di andare anche insieme da un andrologo e anche li il rifiuto totale.....
Potreste per favore consigliarmi quali atteggiamento dovrei avere e come posso riuscire a convincerlo che ci dobbiamo fare aiutare?
Non so più come fare.
Vi ringrazio infinitamente.
Isabella
Gentile signora Isabella, come si fa a convincere qualcuno ( più che adulto) di farsi aiutare, se lui stesso non ha o non vuole prendere consapevolezza di un problema?
Si può portare piano, piano, un bambino, a convincerlo che un qualcosa che gli da dispiacere o fastidio, può e deve essere affrontato, non un adulto!
Lei mi appare come una donna matura e consapevole, lucida e chiara in merito a suoi bisogni e mancanze, e, mi creda, non è poco!!!
Provo a fornirle un mio punto di vista.
Se lo ama molto e sente che quest'uomo è veramente importante per lei, è disposta a rinunciare alla dimensione sessuale? O almeno a darsi un tempo valutativo su tale dimensione fra voi?
O per lei la dimensione sessuale è talmente fondamentale che non è disposta a " perderla" per cui anche l'amore e l'intesa relazionale assumono un ruolo secondario?
Chiaramente , Isabella, la situazione è più complessa e articolata di un semplice " bianco o nero"!
l'invito, il suggerimento che le do, visto che lei è in psicoterapia, lavori su questo suo modo di vivere tutta questa situazione, con la /il sua/o psicoterapeuta .
Buono che lei abbia una " guida competente", un valido professionista perché, prima di tutto è bene che lei scopra, sia consapevole delle sue dinamiche più profende, ciò le consentirà i attuare scelte più idonee e consone a se', nel rispetto di sé e dell'altro .
Auguri di cuore
Dott.ssa Laura Bonanni
Psicologa, Psicoterapeuta - Roma