Le sostanze psicoattive danno luogo a effetti apparentemente simili ma le risposte soggettive sono molto diverse sia sul piano dell’ideazione, dell’umore, della motivazione ecc., per comodità si usa distinguere le sostanze in varie categorie es. eccitanti, sedativi, euforizzanti, a secondo dell’effetto apparentemente più visibile ma la descrizione soggettiva dell’effetto di chi ha assunto la sostanza può fornire quadri che si discostano molto da quelli che potrebbe dedurre l’osservatore, oltre al fatto che ormai è assodato che la stessa sostanza può aumentare o inibire l’attività neuronale a secondo dei neuroni e dei "circuiti" degli stessi con effetti complessivi che variano da soggetto a soggetto, pertanto l’idea che la cocaina abbia effetti paranoicizzanti anche molto dopo il momento dell’assunzione o abitudine all’assunzione è quantomeno una semplificazione che può far assumere atteggiamenti sbagliati nei confronti "dell’ipotetico ex cocainomane", la cosa migliore sarebbe che l’interessata "munita di pazienza..." si rivolga a uno psicologo che può valutare se, come e quanto "l’abitudine" all’uso abbia inciso sulla struttura di personalità, se vi è presenza di emozioni disadattive ecc. Anche una persona affettivamente significativa può rivolgersi a uno psicologo per approfondire il problema ed evitare di complicare ulteriormente la situazione.