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Buongiorno, Ho iniziato la mia carriera lavorativa facendo l'estetista e ho studiato tanti anni per farlo. Niente mi ha dato più gioia per molti anni, finché il negozio per cui ho lavorato ha fallito. Nello stesso periodo ho conosciuto il mio compagno e siamo andati a convivere. Dopo un paio di anni, ho cambiato diversi lavori e ora sono commessa presso una grande catena. La gioia e l'essere sorridente non era un problema prima, quando ero estetista, ma ora proprio non ci riesco. Provo un senso come di diffidenza verso i clienti, quindi sorrido poco e non do confidenza. Ma ovviamente mi hanno ripresa per ciò e io mi chiedo come fare a sorridere se non sono a mio agio con quel tipo di clientela. Esiste un modo per abbattere questa mia barriera?

Gent.ma Anna,

ogni cambiamento richiede adattamenti. Quando faceva l'estetista lei era in una zona di comfort legata al fotto di aver acquisito una professionalità che le consentiva di dare risposte a ogni tipo di quesito proposto dai clienti, sapeva di poter fare un buon lavoro, ha studiato tanto per farlo.

Da quello che scrive non riesco a capire da dove le arrivi la "diffidenza" nei confronti dei clienti, posso solo supporre che forse teme che facciano richieste a cui lei non saprà dare risposta e che le faranno fare brutta figura o che la mettano in imbarazzo, ma questa è solo una mia fantasia.

Nel mio lavoro ho aiutato più di una persona con problemi simili al suo a fare si che riescano ad arrivare a sentirsi a proprio agio nel nuovo lavoro. Quello che le chiama barriera si può abbattere, ma occorre un lavoro specifico riguardo al suo approccio al nuovo lavoro, la barriera si abbatte un pezzo alla volta. Se vuole posso aiutarla visto che ho lo studio a Modena.

dr Adriano Grandi

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Dott.ssaIsabella Castelli

Psicologa, Psicoterapeuta psicoanalitica - Genova - Pavia

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