Nei Disturbi Alimentari sono state individuate due forme di processo di schema da Waller (2004):
1) evitamento: i comportamenti alimentari possono impedire la consapevolezza di stati emotivi e cognizioni intollerabili (ad es. alimentazione incontrollata e condotte di eliminazione); tale evitamento comportamentale / somatico (evitamento affettivo secondario) risulta pertanto associato alla Bulimia
2) compensazione: comportamenti, come restrizione, esercizio fisico compulsivo, compulsività ad es. nel cucinare, evitano prima di tutto l’attivazione emotiva; quest’evitamento affettivo primario attuato tramite la compensazione degli schemi (standard severi, autosacrificio, inibizione emotiva, sottomissione, esclusione sociale), risulta associato a disturbi restrittivi come l’Anoressia; di solito le persone affette da Anoressia sono infatti perfezioniste e inibite emotivamente.
La strategia di resa, in cui viene lasciato il controllo all’altro per evitare critiche, punizioni, umiliazioni e abbandono, è impiegata in tutti i Disturbi Alimentari.
Nella Bulimia, quando alcuni eventi (come il non superamento di un esame, la perdita di una relazione o un conflitto interpersonale) attivano gli schemi maladattivi precoci (insuccesso, abbandono, deprivazione emotiva), scatenano emozioni negative intollerabili, che vengono evitate attraverso comportamenti come binge eating, uso di lassativi, vomito o attraverso altre condotte dell’Autoconsolatore Distaccato (uso di alcool, autolesionismo, dissociazione). L’uso di specifici comportamenti dipende da esperienze precedenti (ad es. da cosa utilizzavano i genitori) oppure da cosa davano i genitori per gestire le emozioni (es. cibo) o dalla possibilità di accedere a quel comportamento o dal valore funzionale di quel comportamento (rapidità e durata dell’effetto).
Nei disturbi restrittivi, come l’Anoressia, il processo centrale è costituito dalla compensazione dello schema (es. standard rigidi) e viene attuato uno stile repressivo nei confronti delle emozioni per impedirne l’attivazione; questo comporta un distacco emotivo completo attraverso il Protettore Distaccato. Le esperienze precoci e gli schemi attivati sono simili a quelli delle bulimiche, ma la minaccia dell’attivazione degli schemi maladattivi precoci porta all’attivazione di schemi compensatori (mentre nelle bulimiche si attiva lo schema e solo poi viene bloccata l’emozione) e di comportamenti compensatori (restrizione, comportamenti ossessivo-compulsivi legati al cucinare o al mangiare) che portano a una percezione di controllo e riducono o evitano l’emozione. Nella loro modalità ossessivo-compulsiva, le persone affette da Anoressia possono anche pianificare quando metteranno in atto comportamenti di binge eating o di autolesionismo, che se pianificate diventano evitamento primario perchè impediscono l’attivazione dell’emozione.
In pazienti con modalità miste (restrittiva e bulimica), l’uso dell’evitamento secondario viene utilizzato come strategia di sicurezza che viene messa in atto se le strategie di evitamento primario non funzionano, ad es. alcool o autolesionismo possono venire utilizzati quando la restrizione alimentare non funziona.
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