Percorso psicologico: abusante e abusato
Salve, vorrei sapere qual è percorso dovrebbe intraprendere un/a ragazza/o che ha subito abusi da piccolo e la concepisce solamente molti anni piú tardi dopo averla subita. Invece per una persona che ha abusato? Come può essere aiutata? Grazie
Buongiorno, ciascun professionista potrebbe risponderle che il proprio approccio è quello più indicato, per cui potrebbe essere utile chiedersi lei o la persona per cui sta facendo la domanda con quale approccio si sentirebbe più a suo agio o quale sente che potrebbe fare più al caso suo.
Non parlando di altri approcci posso spiegarle il mio, il sistemico relazionale.
Ci si concentra sulla propria storia personale e familiare, andando a indagare le vite dei genitori del paziente e dei loro stessi genitori (la generazione dei nonni), al fine di comprendere che tipo di influenze ci sono state e come si è arrivati alla situazone attuale del paziente. Attraverso questo lavoro si cerca di dare un senso ai sintomi e/o ai traumi vissuti e fatti vivere. Si lavora sulle emozioni orbitanti attorno a momenti salienti della propria storia e si inquadra tutto all'interno dell'ottica della teoria dei sistemi complessi. Secondo quest'ultima, al fine di avere maggiore consapevolezza di sè e di ciò che è accaduto, bisogna prendere consapevolezza del sistema nel quale si è immersi (famiglia, contesto sociale, scolastico, lavorativo ecc), all'interno del quale ogni relazione tra le parti, anche quella vissuta come più dolorosa o negativa, ha la sua importanza.
Al netto di questo e trasversalmente all'approccio, è bene che lo specialista al quale si rivolge sia specializzato in EMDR, strategia ottimale per l'elaborazione e la diminuzione dell'intensità emotiva dei traumi.
La domanda che le pongo è dunque quale sia l'obiettivo che vorrebbe raggiungere con una terapia.
Rimango a sua disposizione per qualsiasi cosa e le auguro il meglio,
Dott.ssa Alessandra Papi