Dott.ssa Alessandra Papi

Dott.ssa Alessandra Papi

Psicologa e psicoterapeuta in formazione

Regole a 4 anni

Buongiorno, Scrivo qui perché non so veramente dove sbattere la testa. Ho un bimbo di 4 anni. Sorridente, molto sensibile, coccolone, vivace, intelligente, parla bene..ma questa vivacità per le educatrici della scuola materna sta diventando un problema. Mi spiego meglio. Finché si tratta di gioco libero mi hanno riferito che è tutto tranquillo, fa delle cose bellissime, gioca con gli amici.. ma dal momento che c'è da fare qualche attività nel "cerchio" o si è a tavola o si deve andare a dormire lui comincia a rifiutare quello che gli viene detto di fare ed entra in una fase di sfida, si alza, attira l'attenzione facendo rumore, non segue quello che si sta facendo ecc. E per loro questo tipo di comportamento non dovrebbe esserci essendo che comunque è al secondo anno di scuola materna (premetto che abbiamo cambiato nido al primo anno per dei problemi ed il primo anno di materna lo ha fatto in un altra scuola che abbiamo dovuto cambiare perché manifestava grossi disagi verso i bambini della classe con incubi e grande agitazione). In pratica, a loro detta, senza un educatrice accanto a lui che lo tiene lì nei momenti di attività "pilotata" tende ad alzarsi e ad andare a fare quello che interessa a lui e per loro dicono essere un problema perché non possono stare sempre vicino a lui. Noi stiamo cercando di lavorare su di lui parlandogli, facendo esempi, cercando di dare una regolarità alle giornate.. ma ogni volta che andiamo a prenderlo la descrizione della giornata è sempre "è stata una giornata complicata", e noi siamo veramente sconfortati da questa cosa anche perché a casa vediamo comunque qualche miglioramento, ma loro no. Ci hanno anche consigliato psicomotricità, abbiamo provato a portarlo ma non ci vuole letteralmente più andare, il giorno che è tornato da quella attività era molto nervoso e continuava a chiedere perché lo abbiamo portato da quella persona e perché non ci fossero altri bambini, ha proprio un rifiuto! E le educatrici al mio non lo porto più perché non posso frustrare mio figlio portandolo in un posto dove non vuole andare si sono molto indispettite. Ho sentito anche il pediatra e mi ha detto che l'unico "problema" secondo lui di mio figlio è la sorellina di 9 mesi (in effetti anche se la adora sta sviluppando una grossa gelosia). Vorrei poter trovare un modo per fare capire al mio bambino che non sempre si può fare quel che si vuole ma non so davvero come fare. Perdonate la banalità della gare ma siamo veramente stanchi di sentirci dire queste cose e siamo sconfortati perché sembra non esista più spazio per i bambini vivaci. Avete qualche consiglio? Grazie mille

Buongiorno Sara, prima di esprimermi vorrei domandarle che tipo di problemi ci fossero stati all'asilo e nella prima materna frequentate dal bambino. Vi volevo, inoltre, fare i miei complimenti per come avete accolto i disagi del vostro bambino in quel periodo e di come abbiate preso subito seriamente la cosa. 

Secondo lei quale potrebbe essere la motivazione del suo bambino a preferire il gioco libero rispetto a quello guidato? Come state lavorando a casa rispetto a questo?
Inoltre se questo disagio persiste potrebbe cercare un gruppo laboratoriale per bambini, con terapeuti ed educatori che svolgerebbero il lavoro di psicomotricità, ma ci sarebbe la componente dei pari che per suo figlio sembra tanto importante!

Per quanto riguarda il rapporto con la sorellina è del tutto normale che ci siano delle gelosie: la neonata ha bisogno di cure nettamente maggiori e pervasive rispetto a lui che è già più autonomo: questo potrebbe farlo sentire "non visto", bisognoso di essere accudito come in passato, accompagnato in questo momento, che è certamente saliente nella sua vita, in cui il vostro sistema smette di essere triadico, ma deve iniziare a sviluppare interrelazioni più complesse a 4. 

Rimango a disposizione per qualsiasi cosa.
Un abbraccio, 

Dott.ssa Alessandra Papi