Dott. Alessandro Pedrazzi

Dott. Alessandro Pedrazzi

Psicologo, Psicoterapeuta

Mia figlia non vuole fare ginnastica a scuola

Salve, sono mamma di una bambina di circa 5 anni. questo è l'ultimo anno di scuola materna,una volta alla settimana sempre nella stessa scuola frequenta il programma di educazione motoria (ginnastica)ma da sempre la bambina rifiuta di andare, con manifestazione di pianto isterico, in alcuni casi somatizza con mal di pancia ,di piedi etc... Ho parlato con la sua maestra di classe e di ginnastica e mi dicono che dopo, fa l'attivita' normalmente e tranquillamente.Non riesco a capire come mai ogni volta che arriva il giorno,si comporta come ho gia' prima esposto.A casa vuole fare mille e una capriole,danzare ecc. Quando le domando perche' non vuole fare la ginnastica a scuola,una volta mi dice che non riesce a farla bene,un'altra che gli fanno male i piedi e in questi ultimi tempi mi dice che“io voglio fare come voglio“.Sono un po' confusa,e non so che atteggiamento avere,solo che mi dispiace lasciarla sempre piangendo. Vi ringrazio dell'aiuto che mi potete dare e vi porgo cordiali saluti.

Sig.ra Josephine,

in effetti può risultare complicato rilevare il motivo che può portare un bambino così giovane a "prendere delle decisioni" intransigenti su un'attività od altra cosa. Mi viene da dire che bisognerebbe raccogliere altri dati per fare meglio luce sulla questione, ad esempio al fine di scoprire se sua figlia ha avuto un'esperienza sgradevole (non dico traumatica) che l'ha fatta disamorare della ginnastica a scuola, ed escludere, magari, che si tratti di un capriccio o pigrizia. D'altra parte è difficile che un bambino punti i piedi per non fare una cosa che lo diverte. Forse, e dico forse, un'amica o un amichetto le ha detto qualcosa che ha ferito la sua sensibilità. Ma queste rimangono ipotesi. Senza mettere sotto pressione la bambina e assolutamente senza aggiungere ansia alla cosa (visto che già la bambina vive con ansia la ginnastica), credo valga la pena "indagare" meglio la faccenda: si faccia magari raccontare cosa fa durante la ginnastica, cosa fanno gli amichetti, etc. Può essere che tramite i racconti emergano frammenti di verità (o la verità completa) che possono fare luce sul mistero. In ogni caso la bambina deve capire che non può "fare come vuole" senza offrire alcuna giustificazione, questo sarebbe diseducativo anche per altre potenziali e future attività.

La saluto cordialmente. 

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Dott.Alessandro Pedrazzi

Psicologo, Psicoterapeuta - Milano

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