Bioenergetica e Sessualita', la ricerca del piacere attraverso gli esercizi di bioenergetica
La Bioenergetica si basa sul principio che, essendo l’organismo un’unità funzionale, anche la salute è un concetto unitario. Ciò significa che vi è identità tra salute fisica e salute mentale, tra salute emozionale e salute sessuale.
Alexander Lowen (1910-2008), fondatore dell’Analisi Bioenergetica, definisce la salute sessuale come la capacità di esprimere pienamente la propria sessualità e la capacità di provare piacere nel fare questo, ed una buona salute sessuale riflette una buona salute fisica, mentale ed emotiva. Può accadere però che l’integrità dell’organismo venga compromessa e di conseguenza si possano manifestare ansie e problemi di natura sessuale. Tensioni e rigidità nell’area del bacino e del ventre sono molto diffuse e il motivo risiede proprio nel tentativo da parte della persona di controllare e limitare sensazioni sessuali che spaventano o creano sensi di colpa o vergogna. Ma, se si vuole vivere pienamente la propria sessualità, occorre che il bacino venga sbloccato. Generalmente, come sostiene Lowen (1979), le persone che presentano una rigidità al bacino, sia che lo tengano bloccato in avanti sia che lo tengano bloccato all’indietro, sono predisposte a dolori lombari, poiché entrambe le posture creano forti tensioni nei muscoli della parte bassa della schiena.
Una persona che tiene il bacino in avanti, si trova in una posizione di scarica, per cui le sensazioni sessuali percepite non vengono contenute ed hanno bisogno di essere scaricate immediatamente oppure di essere bloccate dando luogo ad esempio a problematiche di eiaculazione precoce nell’uomo e di vaginismo nella donna. Analogamente un bacino rigido tenuto all’indietro in modo rigido significa poco contatto con la propria sessualità, con conseguente difficoltà al raggiungimento dell’orgasmo. Queste tensioni hanno origine nell’educazione non sempre corretta che i bambini e le bambine ricevono nella primissima infanzia riguardo la pulizia delle parti intime e l’evacuazione di escrementi (ad esempio la pulizia ossessiva, l’evacuazione a comando o l’associazione tra genitali e sporcizia eccetera…). In età adulta rimangono tensioni croniche e inconsce che portano a bloccare l’abbandono al piacere e alla scarica sessuale.
Un corpo vivo sessualmente è caratterizzato da un bacino che oscilla liberamente avanti e indietro ad ogni respiro e che rimane fluido durante il movimento del camminare o durante un rapporto sessuale. Se con la psicoterapia si possono recuperare i ricordi sessuali rimossi che risalgono all’infanzia, con gli esercizi bioenergetici si può restituire mobilità e piacere al bacino. Come sostiene Maria Stallone Alborghetti (2003), psicoterapeuta di formazione junghiana e bioenergetica, per sciogliere il bacino è importante avere un buon radicamento (in bioenergetica si parla di grounding, ossia il contatto dell’individuo con la realtà della propria esistenza quindi la capacità di “essere con i piedi per terra”), una spina dorsale forte e flessibile, una mascella libera e morbida, le vertebre cervicali e lombo-sacrali decontratte e una respirazione profonda. Gli esercizi specifici sul bacino devono quindi essere integrati con quelli per aumentare il radicamento, con quelli sulla respirazione e con movimenti che coinvolgono tutto il corpo per rendere la colonna vertebrale flessibile. Inoltre occorre aiutare la persona, sempre tramite il lavoro sul corpo, ad esprimere emozioni di rabbia e tristezza, che se bloccate, provocano una condizione di stasi energetica e quindi difficoltà a sentire sensazioni sessuali e a provare piacere.
In questo contesto l’attenzione verrà focalizzata su alcuni esercizi significativi che coinvolgono l’area del bacino.
Esercizi per attivare la zona addome-bacino:
- Esercizio di base con due varianti. Sdraiarsi supini con le ginocchia piegate, i piedi paralleli e ben appoggiati sul materassino. Inspirare spingendo il ventre in fuori con la schiena inarcata e portando il bacino indietro con i glutei che premono a terra, quindi espirare ruotando in bacino in avanti e schiacciando il ventre a terra. Alternare i due movimenti oscillatori per almeno 20 respirazioni. Mantenendo la posizione supina con le ginocchia flesse, una variante di questo esercizio consiste nell’afferrare saldamente con le mani, le caviglie: si inspira sollevando in aria il bacino molto lentamente e si espira lasciandolo cadere a terra. Una seconda variante, sempre nella posizione di base, consiglia di mettere le mani a pugno sotto i calcagni. Il bacino va sollevato lentissimamente durante l’inspirazione e abbassato sempre molto lentamente durante l’espirazione. Rilassarsi portando e stringendo le ginocchia al petto.
- Sempre a terra, con le braccia spalancate e perpendicolari al corpo e il palmo delle mani appoggiato al suolo, ruotare la testa a sinistra e le gambe unite tra loro con le ginocchia flesse ruotate a destra. Invertire la posizione ruotando la testa a destra e le gambe a sinistra. Respirare emettendo un suono in armonia con il movimento. Lo stesso esercizio può essere fatto con le ginocchia accavallate: sinistro sul destro, ruotando il bacino a destra e le testa a sinistra; destro sul sinistro ruotando il bacino a sinistra e la testa a destra. I movimenti di rotazione quando si inverte la posizione vanno fatti molto lentamente, respirando in modo profondo e aiutandosi con l’emissione di suono.
- Posizione della preghiera mussulmana o del sultano. Inginocchiarsi a terra appoggiando la fronte sulle dita delle mani leggermente sovrapposte tra loro, i gomiti sono aperti, i glutei puntano verso il soffitto. Respirare cercando di rilassare ano e zona pelvica. Quindi distendersi proni al suolo con le dita dei piedi puntate al pavimento, la fronte è appoggiata sulle dite delle mani e i gomiti sono larghi. Facendo leva sulle dita dei piedi e sulle ginocchia sollevare il bacino e per poi farlo scendere in modo ritmico e continuato. Aumentare pian piano l’intensità del movimento colpendo con più forza il pavimento con il bacino e urlando: “Basta!” oppure “No!” oppure “Via!”. Rilassarsi nella posizione del bambino: glutei appoggiati sui talloni, testa appoggiata al suolo e braccia lungo i fianchi o allungate in avanti.
- Esercizio del gatto. A gattoni, inspirare incurvando la schiena verso l’alto e abbandonando testa e nuca verso il basso ed espirare inarcando la schiena verso il basso e i glutei verso l’alto e sollevando testa e sguardo verso il soffitto. Respirare emettendo un suono o il verso di un animale. Rilassarsi nella posizione della preghiera mussulmana.
- Esercizi in posizione eretta di grounding. Mettersi in posizione eretta con i piedi paralleli distanti tra loro circa 30 cm. Le ginocchia sono leggermente flesse e il peso del corpo è sugli avampiedi. Le spalle sono lasciate cadere verso il basso, il torace è morbido e la pancia rilassata in fuori. Con le mani sui fianchi ruotare molto lentamente le anche da sinistra a destra. Il movimento dovrebbe interessare soprattutto il bacino e coinvolgere solo in minima parte l’area superiore del torso e le gambe. Dopo circa sei rotazioni da sinistra a destra invertire la rotazione e fare lo stesso numero di rotazioni da destra a sinistra. Una variante consiste nel disegnare molto lentamente con le anche il simbolo a otto dell’infinito.
- Sempre in grounding con le ginocchia leggermente flesse, i piedi divaricati e paralleli e le mani sui fianchi ondeggiare il bacino avanti e indietro urlando “No!, No!” oppure “Via!, Via!”. Una variante consiste nel portare avanti e indietro il bacino accompagnando il movimento con le braccia che si aprono e si chiudono. Si consiglia di emettere un suono di piacevole apertura (ad esempio: “Aaah!....Aaah!” ) per dare forza e significato al movimento e per favorire la respirazione. Verificare che glutei e pavimento pelvico siano rilassati.
- Appoggiare le mani sulle ginocchia leggermente flesse, i piedi sono distanti circa 30 cm e paralleli, la testa è abbandonata in avanti come nella posizione di Bend-over. Iniziare a spostare i glutei a destra e a sinistra mantenendo le gambe e le spalle ferme: solo il bacino si muove in un movimento di ondeggiamento. Una variante consiste nell’immaginare di disegnare dei cerchi con il sedere, prima roteando da destra a sinistra poi da sinistra a destra.
Il lavoro sul corpo nelle Classi di Esercizi di Bioenergetica e nelle sedute individuali di Analisi Bioenergetica come si può comprendere da quanto si è delineato, non è esclusivamente centrato sulla respirazione e sul grounding. Ci sono esercizi, come quelli descritti, che aiutano ad aprire la strada alla propria sessualità, ma anche esercizi di auto-espressione, esercizi di percezione e contatto con il proprio corpo, esercizi a due per esplorare le dinamiche di coppia, esercizi per facilitare l’espressione delle proprie emozioni (quali rabbia, tristezza, gioia), esercizi per gli occhi e la vista, ed altri ancora. Certamente, la respirazione e il grounding sono come le fondamenta di un edificio, occorre partire da queste per dare un buon inizio al viaggio verso la scoperta di sé. Per una conoscenza più approfondita degli esercizi si rimanda il lettore ai manuali di esercizi bioenergetici di Lowen (1979) di Sollmann (1995) e della Alborghetti (2003).
Riferimenti bibliografici
- Lowen A. e Lowen L. (1979), Espansione e integrazione del corpo in Bioenergetica, manuale di esercizi pratici, Astrolabio, Roma.
- Sollmann U. (1995), Esercizi bioenergetici, Astrolabio, Roma.
- Stallone-Alborghetti, M. (2003), Bioenergetica per tutti, Universo Editoriale, Roma.
Letture consigliate
- Capecchi A. (2007), Che cos'è l' Analisi Bioenergetica, Carocci, Roma.
- Lowen A. (1977), Amore e Orgasmo, Feltrinelli, Milano .
- Lowen A (1989), Amore, sesso e cuore, Astrolabio, Roma.
- Lowen A. (1994), Arrendersi al corpo, Astrolabio, Roma.
- Marchino L. e Mizrahil M. (2004), Il Corpo non mente, Edizioni Frassinelli.
- Marchino L. e Mizrahil (2012), La forza e la grazia, Bollati Boringhieri
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