Giochi pericolosi
Salve ho 2 figli di 11 e 8 anni, vanno entrambi bene a scuola, sono educati ma ho un problema da esporre, quando litigano o anche x gioco usano le mani, rischiano anche di farsi male anche se involontariamente, il problema è che non sanno fermarsi, anche se l'altro si lamenta il primo continua pensando sempre fosse un gioco. E' come se non conoscessero il pericolo, è tt uno scherzo. Inoltre c'è il piccolo che come il grande "offende o prende in giro" lui reagisce con le mani o con i calci, io urlo metto in punizione ecc ma non risolvo nulla. Lui si giustifica che non lo fa apposta e che gli viene d'istinto. Come devo fare?
Cara Luisa, comprendo la sua preoccupazione. È giusto che i bambini esplorino i limiti del gioco e delle interazioni ma è altrettanto importante che imparino a riconoscere e rispettare i confini, fisici ed emotivi, dell’altro.
- Utilizzi una comunicazione chiara e un tono calmo, facendo comprendere ad entrambi che la violenza fisica non è mai accettabile, neanche nel gioco. Spieghi loro le conseguenze delle azioni fisiche, come il farsi male o far male all’altro.
- Crei delle regole chiare e specifiche riguardo ai comportamenti fisici; ogni volta che si superano certi limiti ci saranno conseguenze come, per esempio, la sospensione temporanea di un’attività piacevole per loro. È importante che queste regole siano coerenti nel tempo.
- Insegni loro delle reazioni alternative alle reazioni impulsive; ad esempio, esprimere verbalmente le proprie emozioni, anche quelle più spiacevoli, oppure fermarsi e prendere un respiro prima di rispondere. Potrebbe essere un’occasione per creare assieme una “strategia di pausa” che possano utilizzare ogni qualvolta si sentano arrabbiati o frustrati.
- Rafforzi il comportamento corretto, lodandoli per essersi autogestiti e per aver risolto un conflitto senza l’uso delle mani.
- Continui ad essere per loro un modello positivo di comportamento, aperto al dialogo e alla condivisione delle emozioni. Questo li aiuterà nella gestione delle situazioni difficili.
Spero che questi consigli possano esserle utili. Se il comportamento non dovesse migliorare, potrebbe essere utile richiedere un confronto con uno psicologo infantile.
Resto a disposizione per ulteriori chiarimenti, un caro saluto