Come liberarsi dai pensieri ossessivi
Anni fa ho avuto la sventura di prestare del denaro a un conoscente (rivelatosi un vogare mascalzone e un lurido individuo) che non ha mai restituito il prestito, rendendosi irreperibile. Nonostante sia stato condannato dal Tribunale a 2 mesi di reclusione, il fatto ancora mi turba e mi amareggia. Da un lato continuo a rimproverami per essere stato così ingenuo da consegnare del denaro a una persona che non aveva né la mia stima né la mia simpatia ;dall'altro non riesco a smettere di odiare quel farabutto e vorrei tanto potermi vendicare di lui. Questa situazione genera di continuo dei pensieri ossessivi che non mi lasciano tranquillo. Come posso uscire da questa spirale?
Buongiorno Roberto,
quando si incappa in raggiri o truffe, è normale per la vittima provare senso di colpa e vergogna per ciò che è accaduto. A posteriori si sente di aver avuto tutti gli elementi per risolvere la questione in altri modi, per tirarsi indietro o decidere diversamente. Ciò potrebbe generare, come scrive lei, dei pensieri di natura ossessiva, che avvelenano la vita quotidiana alterandone le normali funzioni.
Le consiglio di non isolarsi e di affidarsi ad un professionista per elaborare il trauma del danno subito e allontanando da sè il pensiero ossessivo. Soprattutto, non si dia la colpa per una situazione su cui all'epoca non aveva alcun controllo e cerchi di non tramutare questa colpa in senso di vendetta, incappando in un'altra ossessione ma dal nome diverso: gli esiti, ahimè, sono gli stessi.
Le auguro di riprendersi presto
dott.ssa Alessia Serio
Psicologa - Torino