Preoccupazione per mio figlio dodicenne
Buongiorno, ho un po' di preoccupazione per mio figlio dodicenne che frequenta la seconda media. Oggi sono stata convocata a scuola dalla professoressa di italiano, la quale mi ha riportato che mio figlio durante le lezioni si distrae, si assenta, avvolte guarda fuori dalla finestra, è come se si isolasse ma nello stesso tempo un'altra prof mi dice che chiacchiera con i compagni fin troppo. Il colloquio si conclude consigliandomi di rivolgermi allo sportello di ascolto della scuola, che ha detta loro potrebbe starci qualche malessere. È un ragazzo si riservato, racconta poco ma è ben accettato dai suoi compagni, ha amici, pratica regolarmente calcio, non so cosa pensare. Il rendimento scolastico non è dei migliori, si accontenta ma noi gli ripetiamo che può Fare di più e vale di più. Poi un altro dubbio...lo psicologo lo riceverebbe durante l'orario scolastico che secondo me invece andrebbe fatto fuori da quel contesto. Vorrei un vostro parere se si può per favore
Buongiorno Lorena,
parto con il rispondere all'ultima domanda da lei posta. Purtroppo, in barba alla privacy, per regolamento, lo sportello di ascolto deve essere attivo durante le ore di lezione, in giorni stabiliti a monte nel momento in cui il dirigente scolastico stipula il contratto con il professionista. Su questo, non ci può fare molto, se non rivolgersi invece al servizio pubblico di età evolutiva del vostro territorio di residenza. Le consiglio un servizio pubblico innanzitutto per la sua gratuità, ma anche perchè ci sono dei percorsi di valutazione cognitiva che il servizio pubblico propone per tutto ciò che concerne le difficoltà scolastiche. Servizio pubblico e scuola entrano in comunicazione proprio in questi casi. Deve solo chiamare per chiedere informazioni sulle difficoltà scolastiche e raccontare quali siano le problematiche di suo figlio. Le diranno loro quali sono i passi da compiere.
Lo stesso può richiedere ad un servizio privato, ma questa è una decisione che deve prendere lei in base alle sue possibilità economiche.
Un'altra possibilità potrebbe essere, inizialmente, di chiedere lei come genitore un colloquio con la psicologa dello sportello di ascolto della scuola per farsi indirizzare e in secondo luogo mandare suo figlio per capire se anche a livello emotivo vi siano degli elementi di difficoltà e sofferenza.
Le auguro buona fortuna,
un caro saluto
dott.ssa Alessia Serio
Psicologa - Torino